Citazione spirituale





Francesco, il Papa venuto 'dalla fine del mondo'

Quando si crede che la vita (la nostra, o quella di chiunque) sia finita in un vicolo cieco, perché non si vedono più possibilità realmente creative, ma solo faticose strategie di mantenimento o di ripiego, per fortuna succede qualcosa che ci spiazza.

È quello che è successo anche con l’elezione del nuovo pontefice, che per molte ragioni ci ha spiazzato. Resi scettici da un dibattito importante, ma duro da reggere (le finanze occulte, i protettori, o presunti tali, di preti pedofili), ci siamo detti: “Sarà dura trovare un volto nuovo in grado di riaccendere gli animi”. Eppure è successo. A testimonianza del nostro stupore, racconto questo breve aneddoto. Un amico cinquantenne, niente affatto credente, poco prima dell’annuncio del nome del nuovo pontefice, avendo sentito parlare di un cardinale che usava i mezzi pubblici, ha commentato: “Figuriamoci se eleggono quello!”. E quando è uscito proprio quel nome, ne è rimasto così toccato da commuoversi. Perché è veramente qualcosa che nessun uomo di potere ha mai fatto. Un gesto nuovo, un esempio, qualcosa di dirompente che rompe schemi secolari di distanza dalla gente.

Indubbiamente, si tratta di una figura di grande spicco. Ma la domanda che ci poniamo è questa: la sua personalità è sufficientemente attrezzata per reggere a questa rivoluzione annunciata già dal nome scelto, Francesco?

Il fatto è che anche la sua scrittura lascia sorpresi, perché si presenta come un vero concentrato di qualità sostanziali di mente e di cuore, sia pure con una certa dominanza della prima, il che a mio avviso non guasta, date le enorme capacità mentali che sono necessarie per affrontare le sfide che lo attendono.

La scrittura presenta tutto ciò che si può desiderare di meglio, e lo presenta in grado elevato. Per di più le qualità si potenziano a vicenda, anche se necessariamente vengono esposte in modo analitico.

In primo luogo, siamo in presenza di una mente profonda, raffinata, essenziale (segno Minuta), capace di vedere in profondità e nei dettagli tutto ciò che la circonda, con realismo esente da illusioni, perché è un uomo che sente la durezza del piano della materia (Marcata), la vede in tutti i suoi dettagli. Quindi non c’è il pericolo di una svalutazione del piano della Terra, perché ne sente tutta l’intensità e la potenza.

In secondo luogo, la personalità è dotata di una volontà ferma, che procede un passo alla volta, ma senza perdere minimamente di forza, e soprattutto senza perdere il contatto con la realtà, che ha sempre ben presente (Mantiene il rigo). Non è l’inflessibilità di chi prende delle posizioni che devono essere mantenute a tutti i costi, e neppure la tenacia di chi ha bisogno di radicarsi nel sentimento per non essere spostato da ciò che teme gli venga portato via. Sia l’inflessibilità, sia la tenacia che sconfina nella testardaggine sono strategie utili, ma comunque basate su un meccanismo di difesa della personalità che necessariamente ledono l’oggettività del giudizio. Diverso è il valore del segno Mantiene il rigo, che caratterizza in alto grado la scrittura del pontefice: qui non c’è nessun meccanismo di difesa, ma solo “la disposizione a mantenere i propri sentimenti invariabili nella loro sostanza senza privarli della loro vivacità e ricchezza”, come dice Moretti. Significa capacità di aderire nel tempo al proprio progetto di vita, nonostante le difficoltà che la vita possa presentare, senza usare strategie di difesa e soprattutto restando a contatto con la realtà e le sue contraddizioni.

Le due doti sopra indicate vanno inserite in un contesto di fortissima originalità di pensiero e di sentimento, per cui è un uomo sempre presente nel qui e ora, che non accetta soluzioni precostituite, anche se hanno avuto successo nel passato, perché è in contatto con una vivacità interiore che lo rende autenticamente curioso, desideroso che la vita lo sorprenda ancora, nonostante tutto quello che ha già visto e capito. Ed è veramente raro che un uomo della sua età abbia una personalità così ben definita e nello stesso tempo non rigida e assolutamente non sulle difensive.

Come abbiamo già avuto modo di anticipare, esiste in questa personalità, sotto molti aspetti estremamente equilibrata, una dominanza mentale (calibro piccolo) che fa di lui un vero scienziato, dello spirito in questo caso, perché è un uomo che vede molto ed è portato alla verifica oggettiva dei rapporti di causa-effetto che intuisce. In questo la sua mente raffinata è aiutata dalla tendenza all’essenzialità (Parca) che lo porta a distinguere la parte sostanziale da quella accidentale, in modo che il suo pensiero è non solo rigoroso e documentato, ma anche di ampio respiro concettuale.

La tendenza a piegarsi solo a ciò che è oggettivamente dimostrabile è ammorbidito in lui da quella tenerezza di cuore di cui parla, e che in lui agisce come una medicina interiore (Curva, Aste a destra, Aperture a capo O-A) per allentare quella distanza che altrimenti percepirebbe rispetto ai propri simili. Perché ripetiamo, è un uomo mentalmente molto dotato, e queste sue qualità lo portano, anche se involontariamente, a una inesorabilità nello sguardo: vede e capisce molto, anche perché non ha fretta di arrivare immediatamente a una conclusione, si sofferma sui problemi a lungo, in modo da poterli esaminare da ogni lato (oscillazione assale) per riuscire a portare a termine la sua impresa di sfrondarli da ogni elementi accessorio (Parca), in modo che quello che gli resta tra le mani, alla fine, è una verità di grande valore.

Non è un uomo umile, nel senso che non può non conoscere la potenza della sua mente. Ma è un uomo troppo intelligente per essere orgoglioso, o sentirsi superiore agli altri, perché la sua meta è la scala della conoscenza, che è infinita, e nella quale tutti possiamo essere solo degli apprendisti.

Un caldo benvenuto a papa Francesco, che ha scelto un nome molto difficile, ma ha tutte le qualità necessarie per reggere la sfida di sfrondare la Chiesa di tutto ciò che le impedisce di mettere in piena luce le gemme spirituali di cui è portatrice.


Lidia Fogarolo
analista e perita grafologa
www.grafologiamorettiana.it
27 marzo 2013

[Cruscotto bibliografico di grafologia morettiana qui]




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