Uno sguardo nuovo su Gesù

Partendo dalla constatazione che il Catechismo della Chiesa Cattolica (nn. 512; 521) ripropone il tema dei «misteri della vita del Cristo» come luogo di verifica della qualità teologica del proprio cammino spirituale, l’A., biblista salesiano già presidente dell’Associazione Biblica Italiana, si propone di offrire un ponderoso studio, a partire dai testi neotestamentari, delle varie tappe della vita e della missione di Gesù, teso a mostrare come in esse ed attraverso di esse si possa leggere in controluce il cammino della vita cristiana. Il metodo esegetico- teologico utilizzato – che mai rinuncia ad un’attenta e rigorosa analisi storico-critica dei testi – vuole ampliare (sulla scorta di quanto suggerito dall’esortazione apostolica Verbum Domini di papa Benedetto XVI) la loro comprensione ad uno sguardo unitario delle Scritture, avvalendosi anche dell’apporto dei testi della grande tradizione interpretativa dei padri della chiesa, dei teologi e dei testi liturgici. Ne emerge un ottimo compendio dell’intera vicenda del Cristo, teso a mostrare come proprio attraverso i passaggi delineati dal racconto evangelico, e contemplati degli scritti dei padri e dalla riflessione cristiana, si sveli il »mistero salvifico» dell’intera vita di Gesù. Il volume si presenta cosi come una lettura attenta e ispirata dei vari misteri della fede cristiana offerta a quanti – predicatori, catechisti, formatori – vogliano approfondire la dimensione cristologica della loro fede e della loro missione educativa. La lettura e scorrevole e ampie citazioni del magistero recente offrono al lettore la possibilità di confrontarsi con la riflessione viva della chiesa. Uno sguardo «nuovo» (come indica il titolo) non tanto perché offra nuovi strumenti alla riflessione, ma perché permette di cogliere la profondità della parola e dell’agire di Gesù, nell’orizzonte teologico della sua missione e della salvezza da lui offerta all’intera umanità.

Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n.1 del 2017
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)

La meditazione sui misteri della vita di Cristo, comprendente gli eventi che vanno dalla sua “preistoria” (i vangeli dell’infanzia) e fino alla glorificazione e ascensione al cielo, costituisce un genere letterario tradizionale della riflessione cristologica che ha avuto il suo inizio nella teologia patristica e il suo apogeo in quella medievale, per poi declinare sempre più a causa di molteplici fattori negativi che ne hanno determinato, se non l’abbandono, per lo meno l’insignificanza. A tal riguardo, infatti, si potrebbe richiamare, da un lato, l’eccessiva attenzione posta dalla teologia al solo mistero dell’Incarnazione e della Redenzione, letti, però, in un’ottica quasi esclusivamente metafisica e per questo distante dalla prospettiva storico-salvifica propria dell’esistenza concreta di Cristo e, dall’altro lato, la piega eccessivamente devozionistica assunta dalla riflessione spirituale nell’illustrazione di questi eventi della vita del Salvatore.

In tempi recenti, però, si è assistito ad un nuovo interesse da parte della teologia e dell’esegesi biblica a dare risalto a queste realtà, in vista non soltanto di un rinnovamento della spiritualità cristiana, ma anche della ricerca teologica più propriamente detta. È in questo senso, infatti, che si possono rileggere i contributi di A. Grillmeier, R. Schulte, Ch. Schütz e H.U. von Balthasar nel quinto volume dell’ormai classico Mysterium Salutis. Corso di dogmatica come teologia della storia della salvezza; lo spazio dedicato nei manuali di cristologia di Ch. Duquoc, G. O’Collins e M. Serenthà; per arrivare infine agli studi, con un taglio più propriamente spirituale, di R. Cantalamessa.

Ed è appunto all’interno di questo quadro di rinnovamento della teologia dei misteri della vita di Cristo che si colloca il volume che qui intendiamo brevemente illustrare. In esso, infatti, l’autore si propone di «illustrare il tema dei misteri della vita di Cristo a partire dai testi evangelici, collocati nell’orizzonte del Nuovo Testamento e dell’intera Bibbia», per proseguire poi con l’esegesi patristica, che «mostra come la grande Tradizione ha saputo scrutare in profondità ciascuno dei misteri e attualizzarlo nella vita dei fedeli» (6) e arrivare, infine, a valorizzare il contributo della liturgia, dei maestri di vita spirituale e del Catechismo della Chiesa cattolica per offrire alcune chiavi di comprensione teologica e spirituale necessarie a far vivere personalmente al lettore il contenuto di quanto letto nella Scrittura.

Da questa intuizione iniziale il volume si apre con una introduzione che intende mettere a tema il significato e l’utilizzo della parola “mistero” nella storia della teologia. In questo senso, perciò, il termine viene dapprima analizzato nella Scrittura (Antico e Nuovo Testamento), quindi viene, anche se brevemente, considerato nella teologia patristica, per essere poi riletto, con specifico riguardo ai “Misteri della vita di Cristo”, tanto nella teologia e nella spiritualità medievale, quanto in quella tridentina e post-tridentina, con particolare riferimento alla catechesi. A conclusione di questo percorso, dopo aver rilevato le alterne vicende che ne hanno segnato la decadenza come conseguenza della focalizzazione sui due soli misteri dell’incarnazione e della morte – resurrezione di Cristo, l’autore rileva il recupero del tema ad opera tanto della teologia contemporanea quanto del magistero della Chiesa. La prima infatti, sebbene con uno stile rinnovato, torna ad inserire la riflessione sui misteri di Cristo nella manualistica e nei trattati di cristologia successivi al Vaticano II, mentre il secondo ne darà ampia trattazione nel Catechismo della Chiesa cattolica (nn. 512-560), riproponendone perciò i contenuti nella catechesi.

Il volume procede quindi ad illustrare i singoli misteri, strutturando in tre parti la sua trattazione. Nella prima parte, infatti, vengono proposte le riflessioni che riguardano i Misteri della nascita e dell’infanzia di Gesù dall’annunciazione a Gesù dodicenne nel Tempio (21-97); segue quindi la seconda parte che si concentra sui Misteri della vita pubblica di Gesù, dal ministero del precursore (Giovanni Battista) e fino alla illustrazione dello stile proprio di Gesù nell’annuncio del Regno (99-219); l’ultima parte riguarda La sofferenza e la gloria, ovvero, come il titolo stesso suggerisce, gli avvenimenti che vanno dall’ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme e fino al compimento pasquale della sua vita e al dono dello Spirito nella Pentecoste (221-383).

Per quanto concerne la struttura di ogni singolo mistero, invece, lo schema rimane sostanzialmente invariato. Dapprima, l’autore propone il testo o, nel caso di racconti paralleli, i testi biblici sui quali esso si delinea e si fonda, e fornisce un’ampia ed articolata lettura esegetica degli stessi, con l’evidente intento di ancorare al dato scritturistico, e quindi alla Rivelazione, il contenuto del mistero. A ciò segue immediatamente la proposta di alcuni testi tratti dagli scritti dei Padri della Chiesa, i quali approfondiscono il tema scrutandone in profondità il senso e fornendo di esso una prima attualizzazione in chiave spirituale, volta ad alimentare la vita di fede del credente. Inoltre, nel caso in cui il mistero sia anche celebrato nel corso dell’anno liturgico, di esso vengono illustrati e approfonditi i testi proposti dalla liturgia sia occidentale che orientale, al fine di mostrare non solo una possibile chiave di lettura del dato biblico iniziale, ma anche di trarre tutte le conseguenze sul piano dell’ermeneutica della fede che si possono derivare dal noto adagio patristico secondo cui la lex orandi è lex credendi. Infine, la riflessione si conclude con un approfondimento del tema sul piano catechetico e spirituale, facendo riferimento soprattutto al Catechismo della Chiesa cattolica e al suo ruolo normativo nella comprensione del dato di fede.

Da quanto fin qui illustrato, resta evidente che il saggio del professor Mosetto rivela un triplice intento catechetico, liturgico e spirituale, e ciò ne determina tanto la struttura quanto i contenuti. Infatti, se da un lato la lettura è scorrevole e la consultazione del testo è facilitata oltreché dall’indice generale anche da un indice biblico e da quello delle opere citate, dall’altro lato, come ovvio in un’opera di questo genere, manca del tutto l’apparato critico delle note a piè di pagina. Tale apparato avrebbe potuto soddisfare l’interesse del lettore per i riferimento bibliografici all’esegesi proposta, oltre a renderlo edotto sulle questioni ancora discusse di questi stessi testi. Tuttavia, questo giudizio va immediatamente circoscritto e minimizzato nel suo valore, laddove si consideri il fatto che il saggio fornisce una bibliografia finale (387-391) come ottimo riferimento e punto di avvio per le ulteriori ricerche.

A conclusione di queste note, pertanto, non si può fare a meno di plaudire al lavoro di Francesco Mosetto. A partire da uno specifico punto di vista, infatti, egli ha consentito alla teologia dei Misteri della vita di Cristo di tornare ad essere attuale non solo sul versante della ricerca accademica, ma anche su quello della catechesi e della spiritualità, colmando un vuoto e fornendo un’opportunità a quanti, singoli o comunità cristiane, vogliono seguire un serio percorso di conoscenza e di approfondimento del mistero di Cristo.

Tratto dalla rivista Lateranum n.3/2017
(http://www.pul.it)