Questo libro non è la solita biografia sul santo del Gargano, ma un viaggio straordinario alla riscoperta della nostra fede attraverso la santità di san Pio da Pietrelcina. Con 26 testimonianze di persone, alcune inedite, il libro è arricchito da un numero consistente di fotografie pubblicate per la prima volta. Scorrendo le pagine del testo, il lettore viene catturato, dalla semplicità del linguaggio e dallo stile fluido e scorrevole. L'autore, con "Padre Pio il santo tra noi", ci regala una nuova chiave di lettura per comprendere il mondo, sempre in evoluzione, di san Pio da Pietrelcina dove il filo conduttore è la sua santità capace, ogni giorno, di combattere il male. Con la prefazione del teologo cappuccino presso la Santa Sede padre Gianluigi Pasquale.
Rilegatura e rifiniture di pregio copertina plastificata lucida con scritte in oro a rilievo.
NOTA DELL'EDITORE
di Massimiliano Pitacco
In questo primo volume dedicato a Padre Pio, ho voluto raccogliere le testimonianze di persone straordinarie, legate indissolubilmente alla figura del nostro Santo. Nel percorso professionale da me svolto negli ultimi 20 anni, di impegno giornalistico sul tema "Padre Pio", ho incontrato innumerevoli persone alle quali il frate di Pietrelcina, ha cambiato la loro esistenza.
Da qui nasce la volontà di raccontare insieme allo scrittore Francesco Guarino, che ha curato questa Edizione, alcune tra le tantissime testimonianze di figli spirituali di San Pio. Molti di loro hanno ricevuto delle guarigioni, altri hanno avuto la gioia di viverlo per tanti anni. Un pensiero particolare va a fra Modestino Fucci e Paolo Covino, confratelli di Padre Pio, che ho conosciuto personalmente e frequentato per diverso tempo.
A loro è dedicata questa Opera.
Buona lettura.
PREFAZIONE
SANTITÀ SALVEZZA E GUARIGIONE
di Gianluigi Pasquale OFM Capp.
Se l'uomo non avesse bisogno di salvezza le religioni sarebbero abbastanza inutili, ma le religioni diventano superflue anche in un altro senso: quando non sono più in grado di portare rimedio alle malattie, ai disagi fisici e psichici dell'uomo nel suo vivere quotidiano. Questo secondo caso oggi appare più flagrante e mette in difficoltà, in qualche modo, le religioni, e anche in particolare la religione cristiana. Tuttavia, la talvolta dichiarata incompetenza del cristianesimo a rimediare ai mali e alle malattie degli uomini d'oggi non può essere ingenuamente ratificata se si pensa al permanere del segno della profezia del Nuovo Testamento in alcune figure del secolo XX, come in quella di Padre Pio da Pietrelcina (1887-1968), oggetto di questo libro.
In quanto trattasi di «figura di profezia», in Padre Pio il cristianesimo non ha ottenuto una semplice dimostrazione che la sua fede risponde alle sofferenze fisiche e psichiche che travagliano l'uomo d'oggi, ma nella sua persona di religioso francescano-cappuccino e sacerdote lo stesso cristianesimo ha visualizzato l'anticipazione significativa di quando la salvezza diventa, nel tempo del nostro pellegrinare «salute» e «guarigione». Perché? La ragione che avvalla questa affermazione è a un tempo teologica e anche fenomenologica, per quest'ultima almeno nelle sue tracce essenziali, perché in Padre Pio, figura profetica, vi è stato il ricongiungimento tra il vivere la partecipazione alla salvezza soprannaturale nel proprio corpo con il dono singolare delle stigmate e l'intuizione terapeutica di trasmettere la stessa salvezza, in maniera realmente sanante, negli altri, attraverso la costruzione della casa «sollievo» della sofferenza.
Padre Pio, dunque, è uno di quei «lati luminosi», alla pari della beata Madre Teresa di Calcutta (1910-1997), dell'Abbé Pierre (1912-2007) e di molti altri ancora, per i quali il cristianesimo cessa di essere religione e diventa autentica fede che salva (Rm 10,9-13) o, il che è lo stesso, uno di quegli interstizi di disponibilità in cui si osserva la salvezza operante nella storia. Ma questi lati luminosi o interstizi di disponibilità sono anche quei casi, precisamente, per i quali la veridicità del cristianesimo si impone, in quanto fede, come vera religio.
Dinanzi al dono delle stimmate in Padre Pio e al fiore di carità che è la «Casa Sollievo della Sofferenza» il dilemma in merito all'inutilità sanante del cristianesimo sembra sciogliersi da solo, dal momento che non si tratta più di un sconfinamento della religione in un campo di competenza non proprio, supposto, eventualmente, in assenza di altri mezzi e di altre conoscenze. Così nemmeno la fede, guardando a Padre Pio, appare più inconcludente, ma è, invece, una realtà dinamica, in grado di trasformare davvero la vita, di trasportare le montagne compiendo prodigi e miracoli di guarigione: in una parola di rendere iridescente nel tempo la santità eterna di Dio.
È proprio questo il fil rouge di questo nuovo libro del Prof. Francesco Guarino che mi onoro di presentare. Evidentemente ogni libro su Padre Pio non è mai uguale a un altro perché l'unità di misura della santità contenuta nel primo sacerdote stigmatizzato della storia è talmente ampia da risultare per ciascuno un'autentica miniera da esplorare. Ecco perché anche questo libro trattiene unapeculiare originalità rintracciabile non soltanto nella prima e nella seconda parte - ovvero nella vita e nei miracoli di San Pio - ma soprattutto nella terzaparte, quella delle «testimonianze». Anzi, in questa sezione l'originalità di questo volume contieneperfino ciò che conferisce al volume il proprio pregio: l'inedito. Si possono leggere fatti, dettagli, «parole» che di Padre Pio non testimoniano increspature superficiali, quanto, invece, l'impulso spirituale che seppe instillare in altrettanti testimoni di Gesù Cristo, quali sono stati, non da ultimi fr. Modestino Fucci e fr. Paolo Covino, che io stesso ho avuto l'onore di conoscere personalmente.
Le pagine che seguono, perciò, mantengono in sottofondo un triplice intento. Innanzitutto, viene adeguatamente collocato il fenomeno storico Padre Pio e il prodigio della stigmate, in quanto evento di guarigione salvifica per lo stesso stigmatizzato. Di esso si visualizza, poi, l'influenza per la portata salvifica che ebbe nella direzione spirituale delle anime e nel compimento dei miracoli. Infine, si narrano delle testimonianze attraverso le quali Padre Pio era per la gente una risposta ai loro disagi fisici e psichici, avendo scorto nel frate Cappuccino che abitava a san Giovanni Rotondo quella tessera di cristianesimo per cui esso godeva e gode di credibilità: il fatto che esso parla e realizza una salvezza totale, non soltanto razionale, ovvero non more technico. Analizzando alcuni passi cruciali della vita e dei miracoli di Padre Pio, l'Autore, mette, innanzitutto, a fuoco un primo guadagno: il modo prescelto da Dio nell'aver manifestato la salvezza operante storicamente nel santo del Gargano attraverso il dono personale delle stigmate. Chi pensa, infatti, a questo umile frate Cappuccino in quanto segnale della salvezza attuata nel nostro tempo - il secolo XX - non può rappresentarselo senza pensare anche al quel segno soprannaturale. Il secondo intento indica direttamente la modalità con la quale Padre Pio rispose all'interrogativo umano, visto in negativo, intorno alla salvezza, ossia a quello posto dinnanzi alla sofferenza umana. Sempre con l'ausilio della magna charta che sono i miracoli di Padre Pio, in particolare quello per la beatificazione e l'altro per la canonizzazione, si nota chiaramente l'offerta di salvezza veicolata dallo stigmatizzato del Gargano a numerosi uomini e donne, sia nella direzione spirituale, sia nel voler portare con loro e per loro - sottolinea giustamente l'Autore - la croce che, nel tempo, contraddistingue ogni esistenza cristiana.
Da questa esatta prospettiva il fuoco incrociato che viene rivolto ai cristiani dalle religioni antiche, dalle nuove religioni e dalla stessa temperie culturale laica contemporanea, a causa del comandamento chiaro di Gesù di «predicare il Vangelo e di guarire i malati», non li trova affatto impreparati e attualmente sprovvisti di strumenti adeguati per affrontare il terzo millennio appena iniziato. Soltanto guardando ai martiri cristiani del secolo XX, oppure leggendo le mirabili - e commoventi - testimonianze qui riportate «memoria» del Gesù crocifisso e risorto, il cristianesimo in loro si è presentato con i panni più autentici del suo essere fede radicale ed effettuale nel Dio Salvatore e, quindi, Signore della storia. Ne segue che la correzione ermeneutica da molti agognata, da altri intrapresa, improntata alla calibratura della statura taumaturgica del santo stigmatizzato del Gargano avverrà soltanto se anche il cristianesimo accetterà di essere ciò che esso in realtà è: fede nella persona di Gesù Cristo, Parola fatta corpo di fronte a Dio per potenza dello Spirito Santo. Con «persona» non si può intendere soltanto quanto voleva significare il semantema di spirito incarnato, ma anche quella corporeità del Salvatore toccando la quale (Mt 12,15; 14,36; Mc 6,56; Lc 6,1819; 8,45) o toccati dalla quale (Mt 9,29; 17,7; 20,34; Mc 1,41-42; 7,33; 8,22; Lc 7,14) si veniva guariti e, oggi nella Chiesa, si viene profondamente risanati (At 9,34.39).
Questa verità i fedeli di Padre Pio l'hanno oramai compresa da tempo. Il cristianesimo, infatti, si è distinto dalle altre religioni in genere perché ha seguìto la vicenda occidentale e la cultura occidentale, dovendo lottare spesso a lungo per trovarsi ancora posto in un mondo secolarizzato in cui si credeva di poter fare a meno dell'ipotesi di Dio. Tuttavia, questa distinzione esso l'ha fatta sua malgrado e anche a proprio detrimento. La religione cristiana, in realtà, ha dovuto subire in parte anche il cogito cartesiano, la dualità di corpo e spirito, la razionalità e il razionalismo, e ha dovuto confrontarsi con il mondo dell'illuminismo prima e del positivismo e neo-positivismo poi, dovendo, insomma, cedere in qualche contesto per non restare succube della rete e dei tranelli che la scienza, di volta in volta, le poneva innanzi.
Ne è risultato, in questo modo, che il cristianesimo ha nettamente favorito il prodotto stesso della cultura occidentale: la salvezza attribuibile solamente alla ragione e alla tecnica perché da esse proveniente. Come secondo risultato, esso ha pure subìto l'impercettibile contraccolpo di essere rimasto il depositario di una mera salvezza antagonista a quella razionale e tecnica ma, per questo, ad esse accomunata nel disinteressamento della dimensione «ingenua» e «pia» del corpo umano, che è quella spirituale e psichica della persona.
Nel ricupero di questa mediazione infranta, Padre Pio è stato veramente profetico, come questo libro del Prof. Guarino (di)mostra. In un mondo come il nostro in cui i malati si moltiplicano di giorno in giorno e le malattie non sono più guaribili tramite antibiotici, ma è necessario sempre più ricorrere a psicofarmaci, antidepressivi, neurolettici, tranquillanti o altro ancora, con effetti devastanti per la salute psicofisica, in mancanza d'altro non si possono assolutamente scoraggiare coloro che ricorrono a quei segni del tempo - come Padre Pio - nei quali il sensus fidelium scorse l'avvenuto ripristino della mediazione spezzata: in altre parole il segno concreto della santità di Dio. Tutto ciò può essere detto, beninteso, non per fomentare ulteriormente peregrine visioni distorte circa la figura taumaturgica del santo del Gargano, bensì a partire proprio dalla vita, dai miracoli e dalle testimonianze successive al «fenomeno» che Padre Pio è. Non a caso, in questo libro il Prof. Francesco Guarino è riuscito a coniugare la propria specializzazione di scrittore su Padre Pio, di consulente editoriale per la vita e le opere dello stesso con la propria professione di insegnante e psicologo. Da qui sporge il pregio di quanto si verrà a leggere: l'esatta delineazione della figura autentica di Padre Pio, la quale spinge l'interpretazione del filosofo, prima, e anche del teologo, poi, a delineare i corretti tratti di un testimone del cristianesimo del secolo XX, che ha indicato la fede come latrice di salvezza e di santità: ciò che, in realtà, se incontrato nel tempo trattiene il sapore dell'eternità.
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Antonio Pio Maccarese il 14 settembre 2013 alle 08:24 ha scritto:
Un libro molto bello e diverso dai trecentomila su Padre Pio perché mette in risalto finalmente le storie delle persone che hanno avuto miracoli e che hanno avuto la fortuna di poter operare vicino al Santo. Bella la testimonianza della suora Pia, della signora Irene di Roma che mi ha commosso. Belle anche le tantissime fotografie all'interno del libro che consiglio vivamente a tutti di leggere per conoscere da vicino il Santo e le persone vere che lo hanno vissuto. Anche Papa Francesco era suo devoto e bella la testimonianza del fotografo di padre Pio che racconta tanti aneddoti...
Rossana Ferentini La Dogana il 14 settembre 2013 alle 08:29 ha scritto:
Ottimo libro molto diverso dai soliti mattoni che parlano tutti delle stesse cose e dei stessi miracoli. Posso dire che con questo libro l'autore riassume la vita di padre Pio, i due miracoli che lo hanno fatto beato e poi santo, la vicinanza a fra Modestino e fra Paolo, i suoi più vicini confratelli, e ben trenta testimonianze inedite mai lette prima di persone che lo hanno conosciuto, hanno trovato persino il cuoco del convento!Molto bella la copertine e le foto mai viste prima. da regalare.
Francesco Maria Brunatto il 14 settembre 2013 alle 15:29 ha scritto:
Un libro che ne raccoglie ben 5: la vita completa di padre Pio fino all'ultima traslazione di giugno 2013, i due miracoli decisivi che lo hanno fatto santo, con la storia di Consiglia di Martino e di Matteo Colella molto ben raccontate; poi la storia dei confratelli padre Paolo e Fra Modestino molto vicini da sempre a padre Pio e infine ben 28 testimonianze di miracolati, amici e devoti del Santo che ne raccontano la loro vicinanza e le grazie ricevute. Tutte molto belle e mai sentite prima. Poi moltissime foto una più bella dell'altra. Complimenti allo scrittore che ha saputo cogliere in pieno i desideri di noi devoti che con un unico libro abbiamo di che leggere sul nostro caro Padre Pio.
Pasquale Trasi il 12 ottobre 2014 alle 17:47 ha scritto:
Questo libro è indispensabile se si vuole conoscere un poco di più il nostro caro San Pio da Pietralcina e capire quanto ci stia vicino nonostante sia vissuto anni fa. Il libro è in formato da portare comodamente in borsa e i caratteri sono abbastanza grandi da permettere una lettura comoda e rilassante. Consigliato anche come regalo per chi è religioso o si avvicina alla religione Cristiana.
Mara Breda il 8 maggio 2015 alle 22:55 ha scritto:
Davvero molto interessante. Da leggere e rileggere.
Mara Breda il 14 gennaio 2017 alle 16:43 ha scritto:
Fatto molto bene. Con molte immagini e tante informazioni chiare.