La questione morale

La morale sembra non avere più importanza nel nostro paese e chi la difende è appellato con il fastidioso aggettivo di “moralista”. Roberta De Monticelli scrive “La questione morale” nel 2010, prima degli ultimi scandali che hanno investito il mondo della tv e della politica, dimostrando che un male endemico e senza tempo invade da sempre la nostra società. Spesso veniamo definiti mafiosi all’estero, ma siamo così sicuri che questo modo di essere davvero non ci appartenga? La De Monticelli è forte nelle sue affermazioni e nel suo analizzare i comportamenti dello stivale non risparmia nessuno perché nota una mafiosità dilagante nel modo di essere italiani, nel pretendere un favore, nel difendere gli interessi privati e nella corruzione continua. Per la illustre filosofa la situazione in cui versa lo stato italiano è davvero giunta al livello più basso della scala morale perché non solo l’elite politica ed economica del paese diffonde questi biechi comportamenti, ma gran parte della popolazione li approva e, nel suo piccolo, li alimenta. De Monticelli ripercorre così in una sorta di excursus storico la storia italiana, dimostrando che questo male risale ad un’antica mancanza di responsabilità in cui neppure gli intellettuali riescono più a capire e tradurre i bisogni del popolo. Bisogna cambiare – sostiene l’autrice – e appellarci al più nobile esempio di morale che ci offre la storia: Socrate. Siamo stati infatti abituati a pensare all’etica, al diritto e alla politica come tre compartimenti stagni, senza renderci conto che si intersecano strettamente tra di loro. L’insieme di queste tre questioni, per l’autrice, forma l’unità della ragione pratica che, per esistere, deve essere per forza attraversata dalla questione morale. La filosofia tutta viene chiamata in campo in “La questione morale” per capire come appellarsi alle coscienze e come far ritrovare al popolo una sorta di cammino della verità. Il libro della De Monticelli, molto discusso a destra e a sinistra, è stato protagonista delle recenti pagine dei quotidiani in un acceso dibattito tra intellettuali e teologi contemporanei perché la morale è una dimensione che coinvolge politica, religione, economia, scienza e teoretica e le stravolge.