La crepa e la luce

Che ne è stato del tempo del dolore? Gemma Calabresi ha deciso di percorrere un’altra strada, più difficile, ma sicuramente più liberatoria. Ho scelto il perdono della vedova del commissario Calabresi è una lettera e un’intervista al figlio giornalista Mario. Il 17 maggio del 1972 Luigi Calabresi fu ammazzato sotto casa da un commando di Lotta Continua. Stava recandosi in ufficio, lasciando dietro la porta una giovanissima moglie incinta e due bambini piccoli. Dopo quarantanove anni, nel 2021, Giorgio Pietrostefani è stato arrestato in Francia per essere il mandante di quell’omicidio insieme ad Adriano Sofri. La risposta di Gemma Calabresi è stata non di trionfo o di vendetta, ma di perdono. Il suo cammino di fede le ha permesso di raggiungere la pace e di cercare la gioia, fin da subito, finché i suoi figli erano ancora piccoli, sebbene orfani. Si può perdonare degli assassini? Se lo chiede il figlio Mario Calabresi e la risposta della madre è una testimonianza d’amore infinito e impeccabile. La ferita aperta nelle loro vite va così rimarginata non con un desiderio di vendetta, ma con la speranza di una verità, nel tentativo di ricostruire i tasselli mancanti del puzzle. In Ho scelto il perdono, di Gemma Calabresi, però non c’è traccia di odio, ma di cammino personale.