Citazione spirituale

Maimonide. L'altro Mosè

di

Hayoun Maurice-Ruben


Copertina di 'Maimonide. L'altro Mosè'

EAN 9788816406186

Disponibile in 5/6 giorni lavorativi
In promozione
Descrizione
Tipo Libro Titolo Maimonide. L'altro Mosè Autore Traduttore Salpietro S. Editore Jaca Book EAN 9788816406186 Pagine 320 Data 2003 Collana Di fronte e attr. Bibl. cult. mediev.
Voto medio degli utenti per «Maimonide. L'altro Mosè»: 5 su 5 (1 commento)

Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.

I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).

il 9 marzo 2017 alle 11:53 ha scritto:

Perfetta e rigorosa ricostruzione storico-filosofica del pensiero di un "gigante" della esegesi biblica e della filosofia medievale, al confine tra ebraismo, Aristotele, islamismo e pensiero teologico. La biografia, il pensiero di Maimonide di Cordova, la sua attività pedagogica e le polemiche suscitate nel tempo dalle sue impostazioni emergono con un linguaggio accattivante, profondo e ricco di riferimenti testuali alle opere più note dello stesso filosofo: anch'egli una figura di "ebreo errante", esule dalla sua "bella Andalusia" fino in Egitto, pellegrino della verità, nonché vittima di intolleranze, settarismi e malintesi dogmatici. Si scopre così che tra ebraismo e filosofia greca, anche nella "manipolazione" effettuata dai filosofi arabi coevi, non ci sono state e non ci furono quelle cesure e/o spaccature che ci hanno male insegnato a pensare alcuni manuali di filosofia tradizionali: anzi, piuttosto, ci fu un "filo rosso", simile a quello annodato dalla filosofia Scolastica e dal Tomismo (si vedano San Tommaso e Aristotele). Si può parlare così di una filosofia ebraica, così come si è parlato di una filosofia cristiana: e l'autore ne conferma la tesi, difendendo la lucidità intellettuale di un "maestro" del pensiero medievale, che, comunque, teorizzò la dicotomia tra verità rivelata, ad uso e consumo di una religione popolare, e verità filosofica "riservata" a una classe di persone elitaria, fermo restando il valore dell'ebraismo da intendere nella sua universalità e valenza per tutti i popoli.