Pietro

C’è davvero ancora qualcosa da dire sulla figura di Pietro? Non gli sono stati già dedicati un consistente numero di studi che, mossi anche dall’interesse per l’istituzione del papato, ne hanno analizzato il profilo e la missione? C.P. Thiede (1952-2004), consapevole di questo panorama petrino, fa una scelta di campo ben precisa: «Questo libro non vuole delineare la storia degli effetti che Pietro ha prodotto nelle vicende della chiesa e del mondo. Senza alcuna pretesa si cerca piuttosto di mostrare le tracce che oggi ci conducono a ritrovare il Pietro storico, il pescatore, il discepolo, l’apostolo e l’autore delle lettere, che non era un mito ma una persona reale» (p. 6). Questa prospettiva storica si interessa allo sfondo e al contesto in cui Pietro visse, alla sua cultura, alla sua condizione sociale, nella consapevolezza che sganciare la sua vicenda da questo orizzonte porta, inevitabilmente, a letture faziose e ideologiche. I capitoli di questo interessante libro – frutto di una traduzione dall’originale tedesco del 2002 – si presentano molto accattivanti. L’autore, da par suo, miscela sapientemente la scienza biblica con l’arguzia dell’argomentazione, il tutto condito con un’esposizione diretta e chiara. Affronta l’intera vicenda dell’apostolo – dagli inizi, la sua chiamata, alla sua permanenza a Roma, dove sarà martirizzato – in nove capitoli: Reti, monete, sinagoghe (pp. 13-38); Un ebreo tra ebrei (pp. 39-55); Inquietudine e coraggio fin dall’inizio (pp. 57-87); La normalità dei miracoli (pp. 89-107); Gerusalemme (pp. 109-132); Pesce arrosto e vita kosher (pp. 133-165); Per la prima volta a Roma (pp. 167-214); Crisi e soluzioni (pp. 215-240); Epilogo (pp. 241-254). Non ci rimane che salutare con vivo compiacimento questo studio, che consegna al panorama italiano una delle ultime fatiche di uno dei maggiori e più controversi esperti di Nuovo Testamento.

Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n.6 del 2016
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)