Pane vivo spezzato per il mondo. Linee di teologia eucaristica

L'A. in questo libro offre il frutto del suo insegnamento in teologia sacramentaria. Si tratta di un trattato o un manuale di teologia sistematica sull'Eucaristia. La materia è disposta secondo le indicazioni di Optatam Totius 16. In primo luogo, sono esposte le tematiche bibliche, con l'analisi dei testi relativi all'istituzione dell'eucaristia; si presenta poi lo sviluppo storico della riflessione ecclesiale nell'epoca patristica, nel periodo della scolastica medievale, in quello della Riforma e del concilio di Trento, per arrivare attraverso la riflessione post-tridentina al Vaticano II; quindi viene offerta una sintesi sistematica, in cui si riprendono i risultati dell'indagine precedente inserendoli nelle problematiche attuali.

Per la necessità di rispondere alle questioni sollevate della Riforma, il concilio di Trento aveva suddiviso la trattazione del mistero eucaristico in tre decreti: il decreto sulla SS. Eucaristia, in cui si espone la dottrina sulla presenza reale e la transustanziazione; quello sul santo Sacrificio della Messa, in cui si mette in evidenza il rapporto tra la celebrazione della Messa e il sacrificio della Croce; e quello sulla Comunione sotto le due specie e dei bambini, in cui si difende la prassi cattolica di dare la comunione sotto la specie del pane. Questo schema è stato ripetuto dai manuali scolastici, perpetuando una frammentazione che rischiava di compromettere la comprensione dell'unità e centralità dell'eucaristia nella vita della Chiesa.

Il rinnovamento della riflessione teologica, orientato al recupero di una visione unitaria del mistero eucaristico, è stato favorito nel secolo XX dal movimento liturgico e dal movimento dei Congressi eucaristici. L'A. prende in esame il pensiero dei teologi più rappresentativi di questo periodo e mette in evidenza l'importanza del contributo di Casel e della sua "teoria misterica" (Mysterienlehre). Questo consente all'A. un uso più ampio della categoria di "sacramento", non più limitata a designare la comunione, ma estesa a tutta la celebrazione eucaristica.

Troviamo così alcune significative affermazioni, tutte tendenti a sottolineare l'unità dei diversi aspetti dell'Eucaristia. La messa è «la presenza reale sacramentale del sacrificio di Cristo per l'edificazione della Chiesa» (334); «La messa è sacrificio, perché è la ripresentazione misterica (o sacramentale) del sacrificio della croce» (371); «L'eucaristia è la presenza reale del sacrificio di Cristo per la comunione con gli uomini» (398); «L'eucaristia è il sacramento del sacrificio di Cristo» (406). Così risultano unificate le nozioni di sacrificio, comunione e presenza reale.

È messa bene in evidenza la dimensione comunitaria dell'Eucaristia in rapporto alla Chiesa, valorizzando il pensiero di H. de Lubac con la sua nota affermazione: «È la Chiesa che fa l'eucaristia, ma è anche l'eucaristia che fa la Chiesa» (409). Buona anche la trattazione e la comprensione della "transustanziazione" (382-397), messa in relazione con l'enciclica Mysterium Fidei di Paolo VI (1965) e i problemi suscitati dall'introduzione dei concetti di "transignificazione" e "transfinalizzazione". È rimasta piuttosto in sordina la dimensione escatologica dell'eucaristia, a cui sono dedicati alcuni cenni nelle pagine finali. Anche la dimensione personale del fedele con Cristo a nostro parere andava meglio valorizzata nell'ottica della partecipazione alla risurrezione (cf 378-382). Tuttavia troviamo questa interessante affermazione che ci piace riportare: «Mangiando il corpo di Gesù e bevendone il sangue, gli uomini entrano in comunione con Gesù Cristo, cioè partecipano della sua vita di Figlio e quindi vengono introdotti alla comunione di vita con la Trinità» (407). In questo senso, l'Eucaristia è anticipo della gloria futura.

L'Eucaristia, secondo l'insegnamento del Vaticano II, è fonte e culmine di tutta la vita della Chiesa, e radice e centro della vita spirituale dei presbiteri e dei cristiani (LG 11; PO 5;14). È il sacramento del mistero di Cristo e non si finisce mai di esplorarlo e approfondirlo. Il libro che presentiamo costituisce una buona sintesi del lavoro teologico dei secoli passati e un punto di partenza per gli sviluppi futuri.

Tratto dalla rivista "Rassegna di Teologia" n. 4/2013
(http://www.rassegnaditeologia.it)