ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
1. Le catechesi del IV secolo della nostra era si erano ormai configurate con un particolare significato, le istruzioni che il vescovo teneva durante la quaresima a quelli che si erano iscritti per il battesimo alla prossima Pasqua. Un genere letterario che rispondeva alla etimologia stessa del termine. Esse non esauriscono tutta la dottrina perché prima di queste catechesi c'era stata una vera e propria scuola. Mi riferisco al catecumenato che aveva un suo programma e una sua durata. Diversa era la scuola del catecumenato prima della comunità allargata che si ebbe verso la fine del II secolo, da quella del III secolo, e questa dall'altra del periodo successivo alla pace di Costantino. Gli studi non hanno ancora approfondito le diverse fasi che caratterizzano storicamente il catecumenato. Le ricerche che in questi ultimi anni sono in continuo progresso ci faranno tra breve conoscere molte cose che riguardano l'antico catecumenato. Oggi possiamo parlare con fondamento. della dottrina, del metodo che si aveva in quell'insegnamento e del linguaggio simbolico usato per comunicare i contenuti dottrinali stessi. Molte sono state le risultane acquisite in questi ultimi tempi. Il libro che si seguiva era la Sacra Scrittura, il vero testo formativo del futuro cristiano. Come libro di intelligenza spirituale aveva bisogno di ogni approfondimento. Gesù leggendo nei profeti l'avvenire, spiegava ciò che la Bibbia faceva intendere. Per Gesù la Bibbia era da meditare parola per parola: Come sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi? ».
La esortazione a saper leggere nei Sacri Testi fu l'obiettivo di tutta la scuola del catecumenato. Anche san Paolo esorta Timoteo alla lettura biblica attenta-. Aggiunge poi nella lettera ai Colossesi che occorre un impegno assiduo perché la parola di Cristo viva in noi. Come tesoro di sapienza e di scienza la Bibbia è considerata una sorgente inesauribile della vera vita. Origene, un grande catecheta, paragona ogni parola della Bibbia al seme che più frutti produce quanto più l'agricoltore ha lavorato nel preparare il terreno adatto. Libro di preghiera e di vita la Sacra Scrittura insegnava a seguire Gesù Cristo maestro che trasmise la sapienza con la parola e conformò la dottrina all'azione.
Il principio dell'identità della fede con la condotta di vita doveva essere perfettamente attuato. Lattanzio, infatti, coglie nella frattura tra pensiero e azione la crisi della scuola pagana, mostrando i motivi profondi che ispirano i metodi d'insegnamento della scuola del catecumenato. Lo scrutinio di questa scuola non serviva a saggiare il grado d'istruzione religiosa raggiunto, bensì ad accertare che il catecumeno si sarebbe comportato in coerenza alla dottrina insegnata e da soldato di Cristo. Gli inetti, che non sapevano dominare le loro passioni, venivano allontanati per sempre dal catecumenato. La comunità poteva rammaricarsi della loro triste sorte, poteva pregare per un migliore ritorno, ma non rinunziava mai agli scrutinii secondo la norma costante da osservare nella pratica dei principi evangelici. Solo chi traeva profitto dagli insegnamenti, e lo mostrava con i progressi nella vita quotidiana, veniva iscritto nel numero degli illuminandi, cioè i battezzandi. Col cristianesimo, del resto, non esiste dottrina che non diventi pratica. Perciò tutta la Sacra Scrittura diviene fonte di sentenze e di proverbi, come guida di ogni nostro momento.
Quelli che avevano frequentato la scuola del catecumenato si erano abituati a recepire i valori dell'esegesi biblica e potevano proficuamente seguire le catechesi prebattesimali nel loro linguaggio simbolico. I simboli orientavano lo spirito dove il linguaggio umano non arrivava direttamente. Secondo il sistema di approfondimento del mondo antico, aiutavano la mente a risalire dal mondo visibile a quello invisibile, un tramite per intuire i misteriosi rapporti che avvincono l'uomo alla divinità. L'uso dei simboli fu per i cristiani antichi una necessità comunicativa a fine catechetico. Basti pensare alla formazione di uno dei simboli, la croce, che operò uno dei più profondi capovolgimenti delle idee correnti. Ai cristiani era connaturale l'interiorità con la quale valutavano gli uomini, il mondo e le sue cose.