Queste superbe celebrate sponde

La poetessa canta con voce appassionata Lecco: sua e nostra piccola Patria.
Le offre il suo canto, dopo averne osservato i colori, assaggiato i sapori, udito la voce antica. Ne esce una vera e propria elegia: un insieme di canti, di quadri, di visioni della città e circondario. Poesia di profonda riflessione e testimonianza artistica, che si fa interprete dell'anima arcaica dei nostri luoghi, di quello spirito celtico fiero e malinconico e dei sentimenti della loro gente.
Paolo Gulisano

E' sempre una grande gioia quando l'arte poetica riesce ad abbattere i confini tra la fisicità di un corpo, di uno spazio, di un territorio e la dimensioni più profonde ed intime dell'animo umano. Il tema delle radici, realtà nascosta che alimenta e sostiene le piante, è ben rappresentato nelle poesie di Germana Marini che, ripercorrendo tappe, luoghi, occasioni concrete, in realtà apre a dimensioni esistenziali profonde.
Dr. Virginio Brivio, Presidente della Provincia di Lecco

C'è ammirazione sincera davanti all'opera letteraria di Germana Marini, artista poliedrica e infaticabile, capace di toccare le molteplici corde dell'umano sentire.
Opera dove affiorano scenari e atmosfere familiari, luoghi che raccontano la storia della nostra città e orizzonti legati ai monti e alle acque, secondo quell'inestricabile connubio che elegge Lecco tra le più belle realtà del Paese.
Dr. Antonella Faggi, Sindaco di Lecco

Esprimo riconoscenza a Germana Marini per queste splendide poesie che costituiscono uno struggente pellegrinaggio a rintracciare i luoghi dell'anima, un inno di gratitudine per la bellezza che invade il cuore mentre va ripercorrendo "le superbe, celebrate sponde". Il tacito, sotteso augurio è che tutti noi ci accorgiamo della "geografia di paradiso" che ancora abitiamo.
S.E. Mons. Bruno Molinari