Citazione spirituale

Angeli e demoni in padre Pio

-

Il mondo interiore del santo stigmatizzato

 
di

Gianluigi Pasquale


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Copertina di 'Angeli e demoni in padre Pio'
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EAN 9788867371082

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Descrizione
Tipo Libro Titolo Angeli e demoni in padre Pio - Il mondo interiore del santo stigmatizzato Autore Editore La Fontana di Siloe EAN 9788867371082 Pagine 340 Data gennaio 2019 Altezza 21 cm Larghezza 14 cm
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il 3 aprile 2019 alle 15:54 ha scritto:

Uno dei frutti delle celebrazioni giubilari che, nell’appena trascorso 2018, hanno riguardato la vicenda biografica e spirituale del santo cappuccino Pio da Pietrelcina, e cioè il centenario della sua stigmatizzazione (20 settembre 1918) e i cinquant’anni del suo beato transito (23 settembre 1968), può considerarsi questo corposo e intrigante saggio dovuto alla penna e al cuore del suo confratello Gianluigi Pasquale.
L’Autore, frate cappuccino della Provincia Veneta di “Santa Croce”, affermato teologo, professore nelle Università Pontificie, scrittore, direttore di collane editoriali, interprete e traduttore, conferenziere e presenza sempre più familiare negli schermi di TV2000 e altre emittenti, ha già dedicato a san Pio altre pubblicazioni a carattere prevalentemente divulgativo.
Con questo volume, invece, che presenta tutti i crismi della scientificità del metodo e del rigore teologico, padre Gianluigi ha voluto affrontare uno degli aspetti più controversi relativi alla santità di padre Pio, quello mediaticamente più appariscente forse, in quanto si avventura “nel mondo interiore del santo stigmatizzato”, dove si avvicendano “angeli” e “demoni”.
Dopo aver descritto nell’introduzione, con la leggerezza del reportage giornalistico, “atti” e “scacchi matti” che lo hanno condotto a incontrare padre Pio, attraverso luoghi e persone, tra cui la poetessa Alda Merini, l’Autore scrive: “Non si comprenderà mai l’inavvicinabile statura storica, morale e spirituale di questo uomo, ammirato dal mondo intero, senza entrare prima nel suo mondo interiore” (p. 27).
E proprio il mondo interiore di padre Pio, e il suo rapporto del tutto unico e irripetibile con le entità ultraterrene e celesti, è indagato da padre Gianluigi in sei articolati capitoli che, presi singolarmente, possono costituire preziose trattazioni sintetiche sui temi dell’ascesi e della spiritualità cristiana.
Nel primo capitolo, Alle fonti cristiane della sua spiritualità negli anni 1910-1923, gli anni immediatamente successivi all’ordinazione sacerdotale di padre Pio, ricevuta proprio il 10 agosto 1910 nel duomo di Benevento, l’Autore indaga sui molteplici aspetti dell’associazione alla croce, attraverso la condivisione delle sofferenze di Cristo, che si spinge fino all’offerta come vittima “per i peccatori e per le anime purganti” (p. 53).
Una prima anta del dittico: gli angeli e altre figure “celesti”, il secondo capitolo, offre a Gianluigi Pasquale l’occasione per sviscerare la percezione che padre Pio ha del fenomeno che lo vede protagonista tra “forme soprannaturali e forme umane” riguardanti sia l’angelo custode, non meglio identificati “personaggi celesti” e gli stessi Maria e Gesù (pp. 67-121).
L’altra finestra del dittico: il mondo demoniaco, che costituisce il terzo capitolo del volume, affronta l’aspetto certamente più inquietante e destabilizzante nella biografia del santo cappuccino di Pietrelcina, assai vicina alla “notte oscura dell’anima”, descritta da Giovanni della Croce come prova suprema di umiltà, pur in mezzo alle ossessioni diaboliche (pp. 123-154).
In queste condizioni, indispensabile è stato per padre Pio Il discernimento spirituale nelle visioni e locuzioni, com’ è ampiamente descritto dall’Autore nel capitolo quarto, nell’analisi del discernimento su se stesso, sui suoi figli spirituali e nei suoi direttori spirituali padre Benedetto e padre Agostino, entrambi da San Marco in Lamis (pp. 155-198).
Un utile sussidio per i non addetti ai lavori è il capitolo quinto, Il discernimento e i suoi criteri, in cui Gianluigi Pasquale passa in rassegna quanti, nel secolo scorso, hanno affrontato l’argomento: come ad esempio Adolphe-Alfred Tanquerey, Gabriele di Santa Maria Maddalena, Luigi Cortesi, Andrea Oddone, Karl Rahner e Laurent Volken (pp. 199-243).
In quello che può essere considerato un capitolo di sintesi, il sesto, Riconsiderazione teologica sulle visioni e locuzioni, l’Autore scrive: “Per quanto riguarda il discernimento, i criteri adottati da Padre Pio coincidono con il riferimento all’autorità costituita e con l’esame degli effetti prodotti dal fenomeno straordinario. Una lacuna evidente è costituita dalla carenza di una vera analisi psicologica del soggetto, improbabile per un qualunque membro del clero a inizio Novecento, di cui ci lascia però ampia testimonianza l’Epistolario, vera scatola nera del suo spirito e della sua psiche” (p. 246).
Nella Conclusione, “Padre Pio finestra aperta sulla profezia neotestamentaria”, padre Gianluigi può affermare con cognizione di causa che “Il mondo interiore di Padre Pio fu un’autentica ferita d’amore al cuore” (p. 306) e che “questa possibilità di rendere visibile all’esterno il nostro mondo interiore, solitamente sempre ricco di luce, è diventato in Padre Pio la realtà che, proprio per questo, lo ha collocato in testa alla classifica dei santi” (p. 311).
Il volume è arricchito da una Postfazione del sottoscritto, Il mondo esteriore a Padre Pio. Una storia in(de)finita di “misteri”, che occupa le pagine 313-321, nella quale a grandi linee è raccontata la vita straordinaria del cappuccino del Gargano, da sempre “segno di contraddizione” e “pietra d’inciampo”, sia da vivo che ancora più da morto, secondo una sua profezia.
Nella ricca e ragionata Bibliografia (pp. 323-331), Gianluigi Pasquale, oltre a rendere ragione dello sconfinato interesse che il santo cappuccino continua a suscitare, prende atto che gli “studi su Padre Pio”, a cinquant’anni dalla morte (1968-2018), sono ancora “agli inizi” perché del santo stigmatizzato rimangono ancora aperti parecchi interrogativi, quali: il “caso Gemelli”, l’interconfessionalità del messaggio del Santo del Gargano e l’interesse che egli suscita (p. 323).
Un essenziale e utile Indice dei nomi (pp. 333-335) elenca quanti, in un modo o nell’altro, si sono relazionati con il santo cappuccino, si sono interessati a lui o hanno scritto su di lui.
La lettura, assai impegnativa e affascinante, di questo saggio di Gianluigi Pasquale ci porterà pertanto ad accostare in modo non superficiale il mondo interiore di padre Pio, popolato di angeli e demoni, divenuto tuttavia cifra di ogni esperienza spirituale in cui si rispecchia anche il nostro “io profondo”, sempre in bilico tra luce e tenebre. Giovanni Spagnolo