Vogliamo vedere Gesù

La recentissima pubblicazione di don Alessandro Greco – Vogliamo vedere Gesù. Itinerario cristologico, VivereIn, Roma 2008 – è un contributo che favorisce la conoscenza di Gesù e sollecita la modalità della sequela. Realizzato per esigenze didattiche, per gli studenti dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose, è uno strumento per tutti coloro che desiderino avvicinarsi a Gesù attraverso l’intelligenza della fede. Infatti, il titolo esprime quel bisogno di vedere, cioè di conoscere, di entrare in comunione con lui, come i greci venuti a Gerusalemme. L’episodio fa pensare alla sapienza, alla ragione che interroga la fede. Il lavoro è condotto in modo lineare, con linguaggio accessibile, ma nello stesso scientifico affinché possa essere accessibile sia a coloro che studiano teologia, sia a coloro che volessero accedervi, ma non posseggono gli strumenti adeguati. L’A. apre il suo lavoro con due citazioni. La prima è di Giovanni Paolo II ed è tratta dalla Novo millennio ineunte (n. 16), nel brano in cui parla proprio di quel bisogno, manifestato a Filippo, di vedere Gesù. Il papa afferma oggi non solo si deve parlare di Cristo, ma si deve contemplare il suo volto, cioè entrare in comunione con lui, ascoltarlo e seguirlo.

Il secondo brano è dei Vescovi italiani ed è tratto da Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia (n. 10). Anche i Vescovi parlano della centralità di Cristo nell’attività evangelizzatrice della Chiesa la quale non può attuare la propria missione se no si mete in ascolto del Verbo della vita e se non segue l’itinerario della missione dell’Inviato. Nel primo capitolo sono affrontati le questioni riguardanti la cristologia: il metodo, i modelli cristologici, l’inculturazione e le aree geografiche, il rapporto con le religioni non cristiane, il Magistero conciliare e post-conciliare, la cultura. Il corpus del lavoro è costituito dalla lettura del vangelo di Marco per ricavare dalle pagine dell’evangelista l’identità di Gesù e le linee fondamentali della sua sequela. L’ultimo capitolo contiene, come conclusione, un essenziale excursus storico. Nel lavoro sono distribuiti, opportunamente, gli articoli del Catechismo della Chiesa Cattolica riguardanti Gesù Cristo e brani dei Padri della Chiesa. Il metodo teologico è applicato secondo un criterio personale dell’A. il quale ha pensato, con la sua proposta, di trasferire la teologia dalle cattedre universitarie nella vita del popolo di Dio. In questo modo supera il dualismo che vede da una parte lo studio e, dall’altra l’itinerario spirituale personale ed ecclesiale come due vie interdipendenti che conducono a Gesù Cristo. Gesù, dopo duemila anni, è ancora oggetto di curiosità, di interrogativi e di ricerca appassionata, segno che è ancora del tutto inesplorato e intatto nello spessore del suo Mistero. “Vogliamo vedere Gesù”, parola del vangelo diventata titolo di questo volume, esprime bene il desiderio più profondo del discepolo ma anche di ogni uomo. “Chi è costui?”. L’interrogativo del vangelo rimane vivo anche oggi.

È con vero piacere e gioia che presento questa opera del prof. Alessandro Greco. Lo scopo di questo libro, frutto di molti anni di insegnamento ma anche di attività pastorale, è quello di offrire a tutti, e non solo ai teologi specialisti, qualche itinerario esistenziale che faciliti la ricerca e l’incontro, perché la fede diventi sempre più un vedere in Gesù il Figlio di Dio. Un vedere che trasformi in Lui. Itinerario utile ai credenti e ai non credenti. L’impostazione del lavoro si inserisce nello sforzo che da un po’ di tempo la teologia sta facendo di partire dal vissuto e di andare al vissuto della fede. Con intelligenza e tatto pastorale l’autore coniuga la serietà scientifica, secondo il metodo teologico, con la vita concreta. Sacra Scrittura, Padri, Magistero, liturgia, vita di santità confluiscono in una visione ampia e armonica. Ne deriva una cristologia seria e bella, ma specialmente inserita nella esistenza concreta dei credenti e nella missione della Chiesa, cioè l’evangelizzazione. Molto interessante è il tentativo, originale, di inserire le problematiche cristologiche nell’itinerario verso Gesù Cristo, seguendo passo passo il cammino del Vangelo di Marco. Così le questioni cristologiche anziché essere affrontate come problemi astratti, sono visti nel vivo di quello che Gesù ha detto su di sé, in base alla coscienza che aveva del suo stesso mistero, di quello che ha fatto e vissuto. Acquistano vita.

A questo si aggiunge il pensiero dei Padri, il Magistero della Chiesa, la liturgia, la vita di santità dei credenti. Il tutto rende più agevole il cammino di tutta la persona, ragione compresa, verso Gesù, Figlio di Dio. Così teologia e cammino di fede avanzano insieme. Infatti potranno essere evitati da un lato la fede eccessivamente o esclusivamente devozionistica e dall’altra la fede eccessivamente o esclusivamente intellettualistica. E sarebbe un ottimo risultato. Dopo le precisazioni circa il metodo teologico e la situazione della cristologia a livello mondiale, pagine molto interessanti, don Alessandro si addentra nel vangelo di Marco con competenza, in modo essenziale e con un afflato spirituale e pastorale, che rimandano alla sua preoccupazione di pastore che ama Gesù e gli uomini e che ha a cuore la missione della Chiesa. Il linguaggio è semplice, accessibile a tutti, piacevole nella sua fluidità e insieme profondo e di livello scientifico. Sempre esprime contenuti alti esplicitati o allusi. Mi sembra un buon aiuto al “ripartire dalla centralità del Cristo” che il Magistero della Chiesa sta proponendo. Insieme alla ammirazione, piena di stima, per questo bel lavoro, un grazie all’autore per la non piccola fatica affrontata e l’augurio che possa aiutare tanti uomini a fare un passo avanti verso il mistero di Gesù.

Tratto dalla Rivista "Fides et Ratio" n. 2/2008
(http://www.issrguardini.taranto.it)