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Descrizione
Di tutta la grande famiglia dei «fratelli riformati», gli anglicani sono quelli che più si avvicinano ai cattolici. Ciò è dovuto al ben noto senso di moderazione degli inglesi, che hanno saputo trovare un buon compromesso tra gli estremi. Il mirabile equilibrio fu raggiunto da una sovrana straordinaria, tollerante e di larghe vedute, che seppe contrastare il fanatismo religioso della sorella (Maria la sanguinaria) riuscendo a creare una fede che fosse veramente nazionale. Elisabetta I fu la regina più amata della storia. Fu lei a saper capire il suo popolo come nessun altro; fu grazie a lei che l'Inghilterra si affermò come potenza mondiale; fu intorno a lei che i suoi sudditi si strinsero come un sol uomo nel momento del pericolo. Lei la regina adorata, osannata, celebrata, e dai più grandi poeti, come Gloriana, la Regina Vergine. Tutto ciò è romantico e commovente; peccato che, come questo libro dimostra documenti alla mano, sia profondamente falso. Il regime elisabettiano fu, di fatto, un sistema totalitario tra i più amari della storia. Peccato che il mito di Gloriana sia stato sapientemente costruito, pezzo dopo pezzo, da una minoranza al governo che fece carte false per conservare il potere. Peccato che il popolo si sia visto perseguitato, impoverito, oppresso come mai prima di allora. Peccato che la tanto decantata «vicinanza» degli anglicani al cattolicesimo sia nata da un duplice desiderio fondamentalmente molto semplice e concreto: gettare fumo negli occhi dei sudditi e formare una gerarchia di agenti governativi travestiti da ecclesiastici. Peccato che l'evoluzione-involuzione degli inglesi sia costata migliaia di vite umane (tra cui anche la Regina di Scozia), molte delle quali finirono immolate e squartate sul patibolo per alto tradimento. Peccato che, come nel Mercante di Venezia shakespeariano, lo scrigno d'oro contenga soltanto un teschio.
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DETTAGLI DI «Elisabetta la sanguinaria»
Tipo
Libro
Titolo
Elisabetta la sanguinaria - La creazione di un mito. La persecuzione di un popolo
Autore
Sala Elisabetta
Editore
Ares Edizioni
EAN
9788881555062
Pagine
376
Data
agosto 2010
Peso
490 grammi
Altezza
21 cm
Larghezza
14,5 cm
Profondità
2 cm
Collana
Profili
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guido il 11 aprile 2013 alle 13:52 ha scritto:
Libro mediocre e partigiano. Elisabetta Sala crede di sapere la storia ma fa solo un pamphlet polemico pari a quelli protestanti dell'epoca Tudor contro Mary I. Peccato che il libro manchi clamorosamente gli obiettivi e che Elisabetta I ne esca comunque vincente. Per l'autrice meglio ripassare la storia sui libri di David Loades o Alison Weir.
Esther il 13 aprile 2013 alle 14:05 ha scritto:
Ho letto questo libro spinta dal titolo di vedere la storia dall'altra parte della barricata, come certi storici inglesi fanno con il regno di Mary Tudor. Il problema è proprio qui: Anna Whitelock e Linda Porter sono storici e sanno scrivere e convincono natura sulla vera Mary I, Elisabetta Sala no. Il libro procede a supporto della sua tesi senza convincere, gli sbadigli ad un certo punto aumentano e dismisura e l'unica cosa da fare è metterlo da parte. Bocciato.