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Salomone


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EAN 8013147491084

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Descrizione
Tipo Dvd Titolo Salomone Regista Roger Young Attori Anouk Aimee, Ben Cross, Dexter Fletcher, Maria Grazia Cucinotta, Max Von Sydow, Vivica A. Fox Durata 170 Anno 1997 Editore Multimedia San Paolo EAN 8013147491084
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, masperi.umberto@yahoo.it il 17 settembre 2012 alle 14:54 ha scritto:

SALOMONE. “Osserverai i precetti del Signore tuo Dio, camminando nelle sue vie e praticando i suoi comandamenti”, observa decreta Domini Dei tui, ut ambules in viis eius et custodias statuta eius et praecepta eius (1 Re 2,3): così aveva esortato Davide,
morente, suo figlio Salomone.

SALOMONE. Un nome che racchiude quello che tutti hanno invocato sempre (shalòm ,la pace), una figura che sarà ,nei tempi ,sinonimo di “sapienza”.

Una “trama” meno complessa se confrontata con quella dei primi due re,Saul e Davide; la teniamo presente seguendo il testo della Bibbia (1 Re,1-11),sintetizzando.

+ Adonia, dopo la morte dei due fratelli maggiori Amnon ed Assalonne (come abbiamo visto nel precedente DVD dal titolo“Davide” ), ritiene di essere erede del padre . Davide ,però, aveva scelto l’altro figlio ,Salomone; sarà quindi questi ad essere consacrato. Il giovane re Salomone, da abile ‘politico’, rafforza il potere eliminando ogni ostacolo a partire dall’uccisione di Adonia, sposando poi la figlia del faraone d’Egitto. + In sogno chiede a Dio … “ un cuore che sappia governare il popolo in modo da distinguere il bene dal male”. Dio lo esaudisce completamente:” Ecco io ti dono un cuore saggio e perspicace (sapiens et intelligens) come non ci fu prima di te né uguale sorgerà dopo di te. Anzi io ti dono pure quanto non hai chiesto, cioè ricchezze ed onore, così che tra i re non ci sia mai alcuno uguale a te”.
+ La ‘saggezza’ si mostra subito: il famosissimo episodio della contesa tra le due donne che litigano,rivendicando, ognuna, per sé il figlio oggetto di contesa e Salomone che si fa portare una spada (col seguito che nessuno ignora). + Il regno di Salomone è caratterizzato dalla sua vasta estensione e dalla pace che trionfa: “Salomone dominava su tutti i paesi,dal Fiume ( cioè l’Eufrate ) fino al paese dei Filistei e al confine d’Egitto” … “e v’era pace tutt’intorno ai suoi confini”. Oltre a questo tono certo esagerato non manca un’altra esaltazione: ” Dio concesse a Salomone sapienza ed intelligenza grandissima e un cuore vasto come la sabbia sulla spiaggia del mare” …. “Egli fu il più sapiente di ogni altro uomo ,sapientior cunctis hominibus, … “La sua fama si diffuse fra tutte le nazioni circonvicini, nominatus in universis gentibus per circuitum” … “ Venivano ad udire la sapienza di Salomone, da tutti i popoli e da tutti i re della terra”.
^^^ Il testo biblico dedica ampio spazio alla descrizione della costruzione del Tempio.
Abbiamo,infine il famoso episodio della regina di Saba che si reca a fargli visita. Come se non bastasse, l’ultimo capitolo di 1 Re ci dà quasi l’immagine di un ‘sultano’ ante litteram ( ma una ragione c’è): “ Amò … molte donne straniere, moabite,ammonite,idumee,sidonie,hittite, dei popoli di cui il signore aveva detto ai figli d’Israele: “ voi non andrete da loro” … “Invece Salomone si legò ad esse per amore:egli ebbe settecento principesse per mogli e trecento concubine.” Ecco il punto: la DISOBBEDIENZA a Dio ( come nel paradiso terrestre). Le conseguenze si impongono : “Quando fu vecchio, le sue donne gli sviarono il cuore dietro le divinità straniere e il suo cuore non fu più tutto del Signore suo Dio,nec erat cor eius perfectum cum Domino Deo suo”… “Seguì Astarte,dea dei Sidoni, e Milcom,obbrorio degli Ammoniti”. Ci troviamo di fronte alla più forte contraddizione :il “re più sapiente” che nella massima stoltezza si allontana da Dio.
“ Epilogo”: dopo la sua morte c’è la conferma di come la potenza e la ricchezza ,costruite dall’uomo e su cui l’uomo si “basa”, sono della massima fragilità quando ci si allontana da Dio. Il figlio Roboamo,suo successore, si scontrerà con Geroboamo ( uomo valente e gagliardo,vir fortis et potens). Il regno verrà diviso: regno di Geroboamo (930-910),Regno di Roboamo in Giudea (930-914).

*** Passiamo al film : viene in parte evitato il pericolo di puntare sulla spettacolarità e grandiosità ( però: perchè quell’inizio sulla corsa a cavalli nella sfida tra Adonia e Salomone dal sapore troppo alla Ben Hur, colossal musica compresa? ). Il regista Roger Young si avvale di attori che riescono a caratterizzare il proprio personaggio con sicurezza ( a cominciare da Ben Cross-Salomone) anche se ha voluto dare ampio ‘spazio’ (un’ eccessiva mezz’ora) alla fanciulla-regina di Saba ( attrice Vivica Fox, dalla bellezza delicata , un incanto di occhi stupendi e pelle vellutata , ma … africana?!) costruendovi una love story con passione travolgente,coronata dalla decisione di diventar moglie di Salomone fino ad avere un figlio : una regina di Saba che ripete quanto c’era di “caricato” nel rapporto con la prima moglie, la figlia del faraone,all’inizio.
Intrighi di corte … conflitti … lotte per il trono … ma sembrerebbe che siano proprio alcune donne a meritare la nostra attenzione;due esempi:
Abisag-Cucinotta :semplicità,delicatezza,spirito di servizio fino quando la vedremo poi madre di due splendidi figli.
Betsabea-Anouk Aimée: credibile moglie devota al “suo re” Davide, con tenerezza ma anche molta determinazione; poi ‘regina-madre’ forte, intelligente, volitiva accanto al figlio Salomone che inizia a regnare dopo la morte del padre. Giustamente il film insiste sul “decadimento” di Salomone :religioso, morale e … umano, oltre che fisico, con la costante presenza, accanto, di Geroboamo (cui il regista ha voluto dedicare non poca attenzione).
Personalmente trovo che stoni il far pronunciare a Salomone frasi famose del Qohelet ( anche se una certa tradizione ne attribuiva la paternità); colpisce quel …“la sapienza è un fardello che Dio ci ha dato”.
Opportunamente si sottolinea la gravità delle colpe di Salomone nel suo scontro con il sacerdote che gli tiene testa sfidandolo apertamente: “ Anche i re devono saper sottostare alla legge”, verità che non dobbiamo percepire anacronisticamente con mentalità illuministica anti assolutista, ma nella pregnanza biblico-mosaica ( la LEGGE,quella “legge”).
Il film termina con le parole di Geroboamo (dopo la morte di Salomone ) che sono realisticamente la proclamazione della responsabilità di quel re, il più sapiente tra tutti:
“Non siamo più una nazione; la gloria di Salomone è finita per sempre”.

*** Non più una nazione: la storia di quel popolo continuerà attraverso i secoli scandita su questo dramma, ma la voce narrante … ci ricorda (ricorda all’uomo di fede):
“Ma Dio rimase fedele alle sue promesse”. .... Quelle promesse che si rinnoveranno, in un contesto tutto particolare,nell’età dei PROFETI