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Citazione spirituale

Le adorazioni eucaristiche del servo di Dio Marcello Labor

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Copertina di 'Le adorazioni eucaristiche del servo di Dio Marcello Labor'
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EAN 9788825013603

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Descrizione

L'eucaristia amata e adorata, fatta centro della vita sacerdotale di un prete, che apriva la giornata con una prolungata sosta silenziosa davanti al tabernacolo; l'eucaristia alimento della fede e della vita interiore e sostegno nelle opere di evangelizzazione e di testimonianza cristiana. Questo è l'incitamento che si ricava dalla lettura di questo volume, dove vengono proposte le tracce di preghiera e di meditazione che il servo di Dio, Marcello Labor, proponeva settimanalmente ad un gruppo di anime di vita apostoliche, chiamate "Lampade viventi" nella cattedrale di San Giusto, ove fu parroco dall'autunno del 1948 al 1953.

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Tipo Libro Titolo Le adorazioni eucaristiche del servo di Dio Marcello Labor A cura di Vittorio Cian Editore Edizioni Messaggero EAN 9788825013603 Pagine 288 Data gennaio 2004 Peso 252 grammi Dimensioni 12.5 x 19 cm Collana Il pozzo di Giacobbe. Nuova serie
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Dal 1949 al 1954 nel periodo in cui fu parroco nella Cattedrale di San Giusto a Trieste, il servo di Dio Marcello Labor per ogni festività e domenica introduceva, con appositi foglietti volanti, tracce e proposte di meditazione per un gruppo di persone di vita apostolica, chiamato “Lampade viventi”.
L’autore, un convertito che proveniva da una esperienza di padre di famiglia con figli, rimasto vedovo, si fece sacerdote sotto la guida illuminata del vescovo di Trieste mons. Antonio Santin.
Egli tiene un tono accorato davanti a quei fedeli in adorazione, richiamati dal “grande mistero del silenzio di Dio”. Si accosta alla parola di Dio con trepidazione e amore: “Signore mio Gesù, mi permetti che parafrasi queste parole che lo Spirito Santo tuo ha ispirato? Penso che acconsenti”.
Alla presenza di Dio si sente umile e peccatore, nella “debolezza del mio amore”, totalmente abbandonato alla “misericordia compassionevole” del buon Gesù. Domanda d’essere liberato dalla preghiera “interessata”, “egoista” e si presenta davanti al divino “nudo nello spirito” per essere ricolmo dello Spirito di Dio.
In un procedere ove talvolta prevale la dimensione ascetica, tal’altra quella mistica, in tutto emerge la radicalità del dono oblativo al “Diletto della mia anima poverella!”. Si tratta di squarci di autentico sentimento religioso espresso in forma colloquiale, che hanno ancora il sapore dell’attualità.

Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2004, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)

Labor, Marcello (beato)