Citazione spirituale

Venerdì Santo, passione del Signore

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Via crucis 2018

 


Copertina di 'Venerdì Santo, passione del Signore'
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EAN 9788826601106

Disponibile in 1/2 giorni lavorativi
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Tipo Libro Titolo Venerdì Santo, passione del Signore - Via crucis 2018 A cura di Andrea Monda Editore Libreria Editrice Vaticana EAN 9788826601106 Pagine 70 Data marzo 2018 Peso 80 grammi
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il 31 maggio 2018 alle 16:18 ha scritto:

Papa Francesco ha affidato quest'anno la preparazione dei testi per la Via Crucis del Venerdì Santo, presieduta dal Pontefice al Colosseo, a un gruppo di giovani, coordinato dal professor Andrea Monda, scrittore e saggista. I giovani sono studenti del liceo classico Pilo Albertelli di Roma, dove il professor Monda insegna religione. Monda conduce anche su Tv2000, l'emittente della CEI, il programma “Buongiorno professore”. Questa novità di quest'anno mi è piaciuta molto perché, essendo anche io professore di religione, ho meditato con i miei alunni questi testi.
Con l’entusiasmo tipico di questa età, i giovani, hanno accettato la sfida che è stata proposta dal Papa all’interno di questo anno 2018, dedicato in generale alle giovani generazioni, tema che sarà approfondito con il prossimo sinodo dei giovani di Ottobre.
Tre parole chiave, tre verbi, segnano lo sviluppo di questi testi: vedere, incontrare, infine pregare.
Quando si è giovani si vuole vedere, vedere il mondo, vedere tutto. La scena del Venerdì Santo è potente, anche nella sua atrocità: vederla può spingere alla repulsione oppure alla misericordia e, quindi, ad andare incontro. Proprio come fa Gesù nel Vangelo, tutti i giorni, anche questo giorno, l’ultimo. Egli incontra Pilato, Erode, i sacerdoti, le guardie, sua madre, il Cireneo, le donne di Gerusalemme, i due ladroni suoi ultimi compagni di strada. Quando si è giovani ogni giorno si ha l’occasione di incontrare qualcuno, e ogni incontro è nuovo, sorprendente. Si invecchia quando non si vuole più vedere nessuno, quando la paura che rinchiude vince sull’apertura fiduciosa: paura di cambiare, perché incontrare vuol dire cambiare, essere pronti a rimettersi in cammino con occhi nuovi. Vedere e incontrare spinge, infine, a pregare perché la vista e l’incontro generano la misericordia, anche in un mondo che sembra sprovvisto di pietà e in un giorno come questo, abbandonato all’ira insensata, alla viltà e alla pigrizia distratta degli uomini. Ma se seguiamo Gesù con il cuore, anche attraverso il misterioso cammino della Croce. Allora possono rinascere il coraggio e la fiducia e, dopo aver visto ed essersi aperti all’incontro, sperimenteremo la grazia del pregare, non più da soli, ma insieme.

il 22 giugno 2018 alle 22:21 ha scritto:

A RICORDO DELLA BELLISSIMA VIA CRUCIS