Citazione spirituale

I religiosi e la Chiesa locale

-

Tra esenzione e giusta autonomia

 
di

Pasquale Gianluigi


Copertina di 'I religiosi e la Chiesa locale'
Ingrandisci immagine

EAN 9788851415624

Normalmente disponibile in 20/21 giorni lavorativi
In promozione
Descrizione
Tipo Libro Titolo I religiosi e la Chiesa locale - Tra esenzione e giusta autonomia Autore Editore Ancora EAN 9788851415624 Pagine 144 Data settembre 2015 Peso 200 grammi Collana Vita consacrata
Voto medio degli utenti per «I religiosi e la Chiesa locale»: 5 su 5 (1 commento)

Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.

I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).

il 21 ottobre 2015 alle 17:22 ha scritto:

Tra le intuizioni profetiche di papa Francesco è certamente da annoverare l’indizione dell’Anno della vita consacrata (30 novembre 2014 - 2 febbraio 2016) nel quale egli ha voluto collocarsi “da fratello consacrato a Dio come voi” e che ha dato origine a una serie di iniziative, sia spirituali che culturali, per (ri)mettere sul candelabro della Chiesa il carisma della vita religiosa.
Anche gli studi e le ricerche, relative a questo tema, hanno visto, in questo anno giubilare della vita religiosa, il moltiplicarsi di interventi e pubblicazioni sia nelle riviste specialistiche che in saggi e monografie.
Il frate cappuccino prof. Gianluigi Pasquale, uno dei teologi più attivi e apprezzati sia nell’insegnamento in varie Università, italiane e straniere, come pure nell’attività di conferenziere e di instancabile scrittore, dedica all’argomento questa sua ultima produzione scientifica.
Sulla “giusta autonomia”, il secondo aspetto specifico trattato in questo volume, incentrato sulla vexata quaestio della “esenzione”, Gianluigi Pasquale era intervenuto nel 1999 con un articolo, assai documentato, sulla rivista Commentarium pro Religiosis et Missionariis, a proposito dell’esortazione Apostolica “Vita consecrata”, frutto del Sinodo dei Vescovi del 1994, che san Giovanni Paolo II aveva firmato il 25 marzo 1996.
Nell’Introduzione (pp. 1-13) spiegando contenuti e percorsi della sua lettura relativa a “I religiosi e la Chiesa locale”, l’Autore delinea con grande convinzione “La vita consacrata, come la Chiesa nata dallo Spirito”, tanto da potere affermare con sicurezza che “una Chiesa senza una vita consacrata forse non c’è mai stata e non la (ri)conosceremmo mai come Chiesa se essa venisse a mancare” (p. 14).
Nel primo capitolo del volume Gianluigi Pasquale ripercorre, attraverso un’inedita analisi storica supportata dal ricorso scrupoloso alle fonti documentarie, “Le origini dell’esenzione dei religiosi”(pp. 17-50), per dimostrare come la presenza della vita consacrata appartenga fin dai primordi all’essenza stessa della Chiesa, sia pure attraverso sfumature e particolarità collocate nel tempo.
Il passaggio di prospettiva “Dall’esenzione alla giusta autonomia, la scelta del Vaticano II”, è analizzata dall’Autore nel secondo capitolo (pp. 51-98) insieme alla puntualizzazione del problema confluito e fissato, dopo lunga discussione e osservazioni plurime, nel Codice di Diritto Canonico, promulgato il 25 gennaio del 1983.
Nel terzo capitolo, “Una Chiesa strutturata in carismi e in stati di vita” (pp. 99-115) il prof. Gianluigi Pasquale ha modo di far emergere, in tutte le sue implicazioni teologiche ed ecclesiologiche, il cambio di prospettiva dall’esenzione, concetto prettamente giuridico, alla giusta autonomia più “funzionale alla comunione dello Spirito” (p. 108), altrimenti detta “spiritualità di comunione”, scaturita dalla prospettiva conciliare.
Ed è proprio alla Conclusione (pp. 117-119) che l’Autore affida la sua convinzione più profonda, emergente dal suo percorso di riflessione e ricerca, quella cioè che “La vita consacrata dice della Chiesa la sua essenza”, sia pure attraverso la permanenza ad intra negli istituti religiosi della “esenzione”, come “conservazione ed espansione del proprio carisma” e ad extra dove si sottolinea la “giusta autonomia” (p. 118), come manifestazione di comune utilità.
A questo proposito scrive ancora Gianluigi Pasquale: “esperti di comunione, infatti, i religiosi e le religiose sono chiamati a essere nella comunità ecclesiale e nel mondo testimoni e artefici di quel progetto di comunione più grande che ogni Chiesa particolare realizza nella sua storia di comunità credente” (p. 119).
Non possiamo tralasciare l’accenno di Gianluigi Pasquale, assai attuale nel pontificato di papa Francesco, a quella “comunione meno centralizzata, di cui la vita consacrata è stata emblema e foriera fin dai primordi, ante litteram” (Ibidem). Intuizione che ha avuto ulteriore conferma nel discorso del Pontefice per la commemorazione del 50.mo anniversario dell’Istituzione del Sinodo dei Vescovi, lo scorso 17 ottobre 2015, in cui papa Bergoglio ha ribadito la sua intenzione di procedere nel cammino di una “salutare decentralizzazione”, già espressa nella Evangelii gaudium (16, 32).
Il volume del prof. Gianluigi Pasquale è impreziosito, giova ricordarlo, da una “Bibliografia ragionata” sui temi trattati, divisa in “Fonti” (pp. 121-125) e “Bibliografia complementare” (pp. 125-133) e da un “Indice dei nomi” (pp. 135-137) che rende ragione della coralità delle “voci” ascoltate e consultate nella ricerca.

Giovanni Spagnolo