Il libretto che presentiamo propone un percorso biblico e filosofico-teologico che ruota attorno a un tema di grande attualità, quello appunto della fede che si interroga sulle sue ragioni e possibilità. La parte biblica, elaborata da Ester Abbatticoluista, prende avvio da un’indagine del lessico ebraico usato per esprimere la fede, un vocabolario che rimanda all’idea di stabilità e di sicurezza. Dall’analisi lessicale si passa poi alla descrizione di varie esperienze narrate nella Bibbia, racconti dai quali emergono sia la fedeltà di Dio che il suo silenzio, che suscita interrogativi dolorosi nel credente. La caratteristica della fede biblica sulla quale maggiormente insiste l’autrice è quella della relazione con un Altro, un Tu che non si possiede mai, ma che suscita un cammino di libertà. La seconda parte del libretto, ad opera di Marcello Farina, si apre con due metafore che richiamano l’idea del viaggio. Per l’uomo d’oggi la condizione della fede è un’esperienza paragonabile ad un oceano da attraversare e a un deserto da percorrere. Le due metafore esprimono la difficoltà e la fatica, il rischio e l’incertezza in cui si trova il credente odierno. Siamo infatti passati dal tempo dell’ovvietà della fede ad una condizione segnata dal dubbio, dall’indifferenza, un momento in cui è difficile coniugare la nozione biblica di fede con l’esperienza della vita. Le considerazioni proposte dai due autori sono, a nostro giudizio, interessanti e attuali, capaci di stimolare un dibattito necessario. Non possiamo infatti né abbandonare la rivelazione biblica né tradire il mondo in cui ci troviamo. Dobbiamo dunque interrogarci sulle ragioni che ci spingono a credere e inventare parole nuove, capaci di esprimere in maniera attuale ciò che ha valore perenne.
Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n.3 del 2017
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)
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