Citazione spirituale

Dio mistero unico e possibilità di pensiero

di

Germano Fausta


Copertina di 'Dio mistero unico e possibilità di pensiero'
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EAN 9788868797720

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Descrizione
Tipo Libro Titolo Dio mistero unico e possibilità di pensiero Autore Editore Cantagalli Edizioni EAN 9788868797720 Pagine 416 Data dicembre 2020 Altezza 24 cm Larghezza 15,5 cm
Voto medio degli utenti per «Dio mistero unico e possibilità di pensiero»: 5 su 5 (4 commenti)

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il 27 gennaio 2021 alle 23:42 ha scritto:

Una ricerca completa sulla filosofia della religione.Lettura molto interessante.

il 3 febbraio 2021 alle 20:52 ha scritto:

Dio: Mistero Unico e possibilità di pensiero. Lineamenti di Filosofia della Religione tra metafisica e antropologia, edito da Cantagalli nel dicembre 2020, è un libro dove l’autrice approfondisce in modo originale la ricerca dell’uomo riguardo al mistero divino; argomentata a livello metafisico-ontologico e fenomenologico.
Una ricostruzione di tematiche filosofiche del dire di e su Dio, sulla sua essenza, esistenza e Verità, nella consapevolezza che il divino trinitario o trascendenza assoluta, si definisce oltre le premesse logiche, nel rapporto ragione e fede.
Una ricerca metafisica che si configura nell’indagine ontologica dell’essere in quanto tale, che trascende l’ambito fenomenico per l’orizzonte trascendente, per mezzo di argomentazioni ultracategoriali, analogiche, che approdano a una realtà autenticamente suprema.
Scorrendo le pagine viene ben evidenziato come la diversità qualitativa della sacralità non conduca a una conoscenza diretta di Dio, ma a un riconoscimento e una dicibilità sempre supportate da una ragione illuminata dalla fede. Un’apertura non sufficiente a rispondere agli interrogativi riguardanti l’esperienza dell’uomo nei confronti del divino, perché le richieste rimarranno sempre a quelle riguardanti la possibilità da parte della filosofia della religione di esaurire le istanze esistenziali dell’uomo nella sua totalità.
Nella complessità dello scenario attuale il richiamo alla verità e al completamento dell’essere dell’ente aperto al Dio trascendente è di notevole interesse sia antropologico sia fenomenologico. I presupposti tracciati nel libro richiamano alla questione della trascendenza con la sua opposizione alla critica antimetafisica delle diverse filosofie demistificatrici, per una significatività autentica rimarcabile in un recupero della filosofia speculativa, di un riconoscimento dell’esistenza della trascendenza all’insegna di un’antropologia della persona aperta al divino e in grado di ri-comprendere più profondamente sé stessa Nello svolgersi della trattazione si acquisisce la consapevolezza della complessità di una Realtà eccedente qualsiasi capacità conoscitiva, il cui linguaggio non è in grado di descrivere l’essenza dell’Essere Eterno.
Le dissertazioni sviluppate nelle pagine rendono le affermazioni e le enunciazioni chiare e convincenti, come lo sforzo profuso nel cercare di riflettere e rispondere alle domande sul divino, sul senso dell’esistenza, nonostante la complessità delle tematiche affrontate, non certo facili. Tuttavia l’istanza religiosa, comunque sia concepita, rimane un’occorrenza impellente per la realizzazione personale, per dare una risposta imprescindibile al valore esistenziale e alla questione circa la pretesa di verità e di Alterità.
Il riconoscimento dell’Assoluto è intimamente connesso con la natura stessa dell’uomo e l’intenzionalità ontologica del pensiero che coglie l’essenza degli esseri creati e riscopre la tensione verticale, permettendo di collocarli all’interno di un orizzonte di pienezza, dove l’uomo può conoscere sé stesso, il suo destino ultimo e l’Eterno che possiede l’essere per essenza. L’ambito d’indagine si colloca in prospettiva ontologico-metafisica ed ermeneutico-fenomenologica riguardo alla possibilità di rendere evidenti speculazioni inerenti alla religione e alla filosofia dell’essere, connessa a tutti gli interrogativi rivolti al ripensamento dell’Assoluto o della Trinità dopo l’eclissi della modernità. La presente trattazione si scandisce in sei capitoli, dal primo, connesso con il secondo, dove sono esaminati temi e motivi di fondo della valenza ontologico-veritativa dei saperi filosofico-teologici, fino all’esame del pensiero di eminenti filosofi e di come questi abbiano compreso il discorso dell’Eterno. Nel terzo dove viene illustrata la struttura del suo fondamento, che si risolve in un discorso ermeneutico, per quanto concerne l’ambito metafisico, fenomenologico se riferito all’esperienza eterocentrica vissuta dal credente nel suo rapportarsi all’Assoluto. Nel quarto e quinto, l’interesse è per la Verità metafisica s’intreccia con la libertà dell’uomo e la riscoperta dell’Essere Eterno nel suo significato più profondo, per un rinnovato e qualificante esistenzialismo antropologico. Infine, il sesto chiude la trattazione stabilendo l’apertura dinamico-relazionale della persona, in prossimità trans-soggettiva e con-soggettiva, nei confronti del divino, per mezzo della dialettica identità-reciprocità.
Un libro unico, originale, semplice nella complessità degli argomenti trattati, dove ogni uomo trova le risposte al senso dell’esistere. Le note chiarificano e rimandano a tanti studi notevoli con ricostruzioni puntuali e profonde riflessioni.

il 4 febbraio 2021 alle 11:35 ha scritto:

Il libro è molto curato, chiaro e profondo nello sviluppo delle tematiche ed argomenti affrontati, che forniscono un buona chiave di lettura per dare senso all'esistente e all'esistenza.

il 26 aprile 2021 alle 16:52 ha scritto:

Un'opera profonda e ragionata che porta ad uno stretto confronto tra la filosofia e la religione: l'uomo si interroga sulla propria esistenza e cerca di trovare la strada della "vita illuminata" tramite il percorso magistralmente indicato dall'autrice.
L'amore (Dio) muove il mondo.