Una vita per gli ultimi

Spiridon Kisljakov (1875-1930) è una delle figure più affascinanti e suggestive della Chiesa ortodossa russa tra la fine dell’epoca zarista e il consolidamento del regime stalinista. La predilezione per gli ultimi e gli oppressi caratterizza una vita che conosce la Kiev dei santuari e pellegrinaggi popolari come la Costantinopoli abitata dai musulmani, il monte Athos dell’esichia come la coabitazione religiosa della Palestina, la povertà urbana di Odessa e il tumultuoso sviluppo di Kiev all’inizio del Novecento. Non convenzionale nei gesti, nella liturgia e negli approcci spirituali, Spiridon mantiene ferma l’ortodossia della tradizione russa, con una visione messianico-apocalittica del destino russo e una tensione interiore mai del tutto risolta tra fiducia assoluta in Dio e disorientamento esistenziale. La pregevole ricostruzione s’avvale delle carte inedite di Spiridon.

Tratto dalla Rivista Il Regno 2009 n. 12
(http://www.ilregno.it)