Scelti per essere santi

La lectio divina assidua della Parola di Dio di una monaca di clausura, impe-gno «professionale» perché «carismatico» in questo speciale stato di vita, non rimane vincolata, come ricerca intimistica alle grate del monastero benedettino, di cui Madre Anna Maria Cànopi è abbadessa ma, attraverso la pubblicazione di questo libro, irradia provvidenzialmente i suoi riverberi luminosi e caldi su quanti avranno la gioia di poterlo meditare. Così, la collana «Coltivare la Parola» della «Paoline Editoriale Libri», si arricchisce di una preziosa «perla» come dono disponibile per tutti. Il commento spirituale al testo paolino della «Lettera agli Efesini», che costituisce la trama contenutistica del libro, mette a disposizione dei lettori la possibilità di quanto Paolo l’apostolo intende far conoscere del progetto che Dio ha su ogni donna e su ogni uomo della terra; questo: «Scelti per essere santi».

Paolo, così dicono gli studiosi dei codici più accreditati, non indica un destinatario preciso alla sua lettera (anche se nelle versioni ufficiali lo si cita: «ai Santi che sono a Efeso»), non affronta temi riservati ad una particolare comunità. La lettera è perciò, per così dire, una «enciclica»: ogni comunità e ogni persona può sentirsene destinataria. Ma che cosa di interessante ha questo commento spirituale che il libro propone? Esso chiama alla contemplazione del progetto di santità che Dio ha su ogni sua creatura e ne sottolinea la destinazione e la possibilità di attuazione per tutti, nessuno escluso. In questo progetto, come protagonisti, ci sono le singole persone, ci sono le Comunità di Chiesa, c’è l’intero universo. A dispetto di ricorrenti rigurgiti intimistici e di tentazioni elitaristiche, il messaggio dell’Apostolo delle genti viene debitamente presentato come l’eco di una notizia gioiosa, quella di una «benedizione» che «avvolge totalmente e primariamente la creatura umana» (p. 16) in quanto tale; benedizione che è sentirsi raggiunti del «dire-fare bene» di Dio, che ha scelto tutti ad essere santi, come Egli è santo, perché tutti resi suoi figli.

È questo un aspetto, tra tanti, che, con fine sensibilità pastorale, l’autrice sottolinea e lo fa, corredando la sua riflessione attingendo continuamente alla espe-rienza e alla dottrina dei grandi Padri della tradizione cristiana e dei «Dottori» più illustri della Chiesa. Le implicanze attuative, che la Parola suggerisce per il futuro della Chiesa e del mondo, dischiudono, nel libro, orizzonti di grande utopia e di autentica profezia, che sollecitano impegni personali e comunitari non aleatori, ma suggestivi e possibili, perché fondati sulla speranza cristiana che giammai viene meno. Al termine delle sei meditazioni proposte, il lettore può trovare suggerimenti inediti per la preghiera adorante, per una preghiera che si fa insieme supplica e umile e consapevole consegna a Dio di rinnovati propositi di conversione. Utile questo libro, atto ad accompagnare i cercatori di Dio, con l’aiuto di San Paolo, all’incontro con Cristo, sorgente di ogni santità.

Tratto dalla rivista "Parola e Storia" n. 2/2009
(http://www.scienzereligiose-br.it)