Caterina e Giuditta Cittadini. Educare: scelta d'amore

Barbara Ferrari il 28 luglio 2008 alle 16:20 ha scritto:

Sono l'autrice del libro. Rendo grazie al Signore, alla mia Famiglia Religiosa, alla Vostra Casa Editrice per l'opportunità ricevuta di esplorare e custodire la vita di chi ci ha preceduto nel segno della fede, nell'avventura dell'essere cristiani. Incontrarsi con i testimoni della Speranza non lascia mai indifferenti: è esperienza che scuote dentro e fa puri e nuovi con tanta voglia di giungere là dove l'effimero si cancella, là dove è amore vero, là dove è dono di sè. Fino in fondo. Sull'esempio del Santo che ci ha redenti. Grazie a tutti.

Prof. Stefano Coccia il 6 luglio 2022 alle 14:58 ha scritto:

Questa collana, come affermato in altre circostanze, è davvero eccezionale perché riporta la vita dei beati o dei santi, non in modo minuzioso, ma a grandi linee non facendo mancare però le parti fondamentali che caratterizzano la virtù e la santità. Non ho mai sentito parlare di queste due sante sorelle però ma ho comprato questo libretto perché il sottotitolo mi ha molto entusiasmato. Se passerò dalle parti di Somasca mi fermerò volentieri a fare una preghiera davanti alla tomba di questa beata. Essendo un docente anche io penso che l'educazione sia una scelta d'amore. Le situazioni complesse con le quali bisogna fare i conti sono tantissime e penso che se non ci fosse l'amore a guidare un docente sarebbe solo un burocrate. Mi piacciono moltissimo le parole che riporta questo libretto quando si parla di Caterina come educatrice: "Caterina è tutta amabilità e dolcezza; la sua è un'autorevolezza educativa intessuta d'amore: con le alunne si rapporta come vera madre in Cristo, curando d'avere, quale corredo di virtù, la pazienza, la carità e la benignità, che furono in Cristo Gesù". Penso che queste virtù siano davvero necessarie per rapportarsi con i giovani di oggi e prego ogni mattina il Signore affinché possa essere sempre pieno di queste virtù.