La Lettera agli ebrei. Meditazione e preghiera

Il libro del prof. G. Crocetti, noto biblista e sacerdote sacramentino, intende tradurre la ricchezza del messaggio della lettera agli Ebrei «ai pastori d’anime, a quanti lavorano nella catechesi, nell’animazione e specialmente alle anime contemplative» (p. 8). Nella Presentazione (pp.7-8) l’autore traccia il percorso del libro, articolato in un’Introduzione e otto capitoli (che seguono la proposta strutturale di A. Vanhoye).

Ogni capitolo è diviso in tre distinti momenti: 1) una Presentazione esegetica e del messaggio teologico della lettera; 2) una Preghiera finale che racchiude il messaggio di ciascun capitolo; 3) una Riflessione su un testo specifico (o un concetto biblico) desunto dal capitolo, con approfondimento liturgico e patristico. Nell’Introduzione («Accogliete questa parola di esortazione», pp. 11-18) si offre una sintesi delle problematiche letterarie e teologiche della lettera (il genere omiletico, lo stile e la struttura letteraria, l’autore e i destinatari). Nel Capitolo I («Gesù Cristo figlio di Dio e nostro fratello: Eb 1,1-2,16», pp. 19-38) si evidenzia il solenne prologo cristologico, che fonda l’autorità della parola di Dio compiutasi in Cristo. Gesù è nostro fratello, reso perfetto mediante la sofferenza nella carne.

La centralità del sommo sacerdozio di Cristo è rielaborata nei successivi cinque capitoli. Nel Capitolo II si sottolinea che Gesù è «sommo sacerdote degno di fede: Eb 2,17-4,13» (pp. 39-60); nel Capitolo III si evidenzia la sua «misericordia » (pp. 61-78); nel Capitolo IV si afferma che egli è «sommo sacerdote alla maniera di Melchisedek: Eb 5,11-7,28» (pp. 61-100); nel Capitolo V l’attenzione è condotta sulla natura del «sacrificio di Cristo» (pp. 101- 128) e nel Capitolo VI Gesù è presentato come «sommo sacerdote fonte di salvezza: Eb 10,1-39» (pp.129-150). Gli ultimi due capitoli evidenziano la risposta di fede e di testimonianza da parte della comunità.

Nel Capitolo VII («La risposta con la fede e la costanza: Eb 11,1-12,13», pp. 151-172) il prof. Crocetti approfondisce il valore generativo della fede. La storia della salvezza testimoniata dagli antenati si sviluppa e si compie nel presente ecclesiale mediante la perenne mediazione sacerdotale di Cristo. Su questa base si fonda «l’impegno cristiano nella perseveranza». Tale impegno è tradotto nel Capitolo VIII («La vita cristiana nel quotidiano: Eb 12,14-13,21», pp. 173- 190), che allarga lo sguardo della fede alla prospettiva escatologica. Il «quotidiano» si traduce in un fecondo cammino personale e comunitario di assimilazione a Cristo, unico mediatore e sommo sacerdote, che schiude ai credenti il santuario del cielo. Il libro termina con un’ultima Preghiera tratta dal Prefazio della SS. Eucaristia I (p. 191) e una Riflessione tematizzata sulla Chiesa che vive continuamente del sacrificio del Redentore (p. 192).

Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n. 1 del 2014
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)

Il libro del prof. G. Crocetti, noto biblista e sacerdote sacramentino, intende tradurre la ricchezza del messaggio della lettera agli Ebrei «ai pastori d’anime, a quanti lavorano nella catechesi, nell’animazione e specialmente alle anime contemplative» (p. 8).

Nella Presentazione (pp.7-8) l’autore traccia il percorso del libro, articolato in un’Introduzione e otto capitoli (che seguono la proposta strutturale di A. Vanhoye). Ogni capitolo è diviso in tre distinti momenti: 1) una Presentazione esegetica e del messaggio teologico della lettera; 2) una Preghiera finale che racchiude il messaggio di ciascun capitolo; 3) una Riflessione su un testo specifico (o un concetto biblico) desunto dal capitolo, con approfondimento liturgico e patristico. Nell’Introduzione («Accogliete questa parola di esortazione», pp. 11-18) si offre una sintesi delle problematiche letterarie e teologiche della lettera (il genere omiletico, lo stile e la struttura letteraria, l’autore e i destinatari).

Nel Capitolo I («Gesù Cristo figlio di Dio e nostro fratello: Eb 1,1-2,16», pp. 19-38) si evidenzia il solenne prologo cristologico, che fonda l’autorità della parola di Dio compiutasi in Cristo. Gesù è nostro fratello, reso perfetto mediante la sofferenza nella carne. La centralità del sommo sacerdozio di Cristo è rielaborata nei successivi cinque capitoli.

Nel Capitolo II si sottolinea che Gesù è «sommo sacerdote degno di fede: Eb 2,17-4,13» (pp. 39-60); nel Capitolo III si evidenzia la sua «misericordia » (pp. 61-78); nel Capitolo IV si afferma che egli è «sommo sacerdote alla maniera di Melchisedek: Eb 5,11-7,28» (pp. 61-100); nel Capitolo V l’attenzione è condotta sulla natura del «sacrificio di Cristo» (pp. 101- 128) e nel Capitolo VI Gesù è presentato come «sommo sacerdote fonte di salvezza: Eb 10,1-39» (pp.129-150).

Gli ultimi due capitoli evidenziano la risposta di fede e di testimonianza da parte della comunità. Nel Capitolo VII («La risposta con la fede e la costanza: Eb 11,1-12,13», pp. 151-172) il prof. Crocetti approfondisce il valore generativo della fede. La storia della salvezza testimoniata dagli antenati si sviluppa e si compie nel presente ecclesiale mediante la perenne mediazione sacerdotale di Cristo. Su questa base si fonda «l’impegno cristiano nella perseveranza». Tale impegno è tradotto nel Capitolo VIII («La vita cristiana nel quotidiano: Eb 12,14-13,21», pp. 173- 190), che allarga lo sguardo della fede alla prospettiva escatologica.

Il «quotidiano» si traduce in un fecondo cammino personale e comunitario di assimilazione a Cristo, unico mediatore e sommo sacerdote, che schiude ai credenti il santuario del cielo. Il libro termina con un’ultima Preghiera tratta dal Prefazio della SS. Eucaristia I (p. 191) e una Riflessione tematizzata sulla Chiesa che vive continuamente del sacrificio del Redentore (p. 192).

Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n. 1 del 2014
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)