EAN 9788810407448
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EAN 9788810407448
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Umberto Masperi il 8 novembre 2011 alle 13:36 ha scritto:
All’inizio della lettura di questo libro mi ha fatto un certo effetto pensare che uno dei più significativi esegeti cattolici (gesuita) , 5 anni prima della sua morte,novantenne , ci ha "donato" un testo che indica come tema l’ “agire” , anziché il “contemplare”. Ma : l’agire … secondo il Vangelo ;agire,allora, che è anche un contemplare, pregare che si confronta con la parola di Dio che mi illumina (rivelazione). Ogni cristiano sa che ha un dovere: far sì che le sue azioni ‘testimonino’ che ad operare in lui è un “ Altro” (azione di grazia, azione di salvezza). Il Maestro, in Paolo, è “nuovo” Adamo (eschatos Adam): anche noi che sperimentiamo, a seguito della costante presenza del male, il “vecchio” adamo quanto volte ci troviamo a desiderare di essere sempre più … un “nuovo adamo”! Col suggerimento di Léon-Dufour ci apriamo alla nuova antropologia, secondo la mentalità biblica: “ Allora che cosa sono l’anima e il corpo? Azzardo una proposta: il corpo è la terra di cui partecipo oggi, l’anima è lo Spirito di Dio di cui partecipo oggi”. (cit. , pag.8).
Il nostro agire … secondo le cinque tappe del libro. 1°) Dio presente:viene per regnare,è qui (cap.I).
Analisi del concetto del “regno di Dio”, secondo la tradizione sinottica e nella “trasposizione” in Giovanni. Il capitolo termina con “Apertura” . Puntualizzazione sul concetto di “Alleanza” ( ” anticipato”, e così spesso ricorrente , nell ‘A.T.) : “Gesù viene inteso come l’Alleanza personificata … Gesù diventa il prototipo dell’uomo unito a Dio con l’Alleanza che si è compiuta pienamente in lui stesso”.(p.41) 2°) Criterio dell’agire (cap.II).
Gesù di fronte alla tradizione giudaica ( la Legge-Torah). a) Tradizione sinottica: Gesù non sopprime la Legge ma ne rivela il senso ( alcuni aspetti concreti e la presa diGesù). b) In Giovanni: la Legge si compie nella Verità, il comandamento nuovo.
3°) L’uomo di fronte alla venuta di Dio ( cap. III).
a)Tradizione sinottica. L’uomo è peccatore; quando l’agire umano è autentico ( il dono gratuito della salvezza:” … perché è al tempo stesso un agire di Dio”) (p.85). b)In Giovanni: la luce, le tenebre.; il discepolo: …” l’azione del discepolo consiste nell’esprimere l’agire del Figlio”. … “ si impone una domanda: l’uomo è forse Dio? In sé,certamente no! Ne è comunque l’immagine”.
4°) L’uomo … “ di fronte alla realtà di questo mondo” (cap. IV).
a)Tradizione sinottica. Essere e avere ; il denaro; il ricco e il povero ( il fossato che il ricco scava separandosi da Lazzaro ) ; la sessualità: con l’incontro di un altro essere ( la donna ) l’uomo accede all’ io; divorzio e separazione: nel giudaismo, in Gesù; la società; il potere. b)In Giovanni:il comandamento dell’amore ( “Vi ho dato l’esempio perché in virtù di ciò che io ho fatto,facciate anche voi”.).
5°) Nel cuore dell’agire umano (cap V).
Il Dio del perdono,il Dio dell’amore. Amare l’altro: il prossimo.
Verso la fine scrive il nostro esegeta, : “… l’uomo si trova sempre di fronte all’altro. Il cristiano scopre che quest’altro è Gesù stesso,colui che non riconosce immediatamente , col quale vorrei entrare in dialogo”.
* … Io , mentre leggo queste parole del gesuita francese, non posso non ricordare, e confrontarmi con , l’altro pensatore francese ( così lontano, ma letto con interesse nei miei anni di studio giovanili) che lanciò quel grido: “ …l’inferno … sono gli altri” (Sartre).
* … Chiudo il libro , esprimo il messaggio che mi viene spontaneo cogliere = l’uomo del presente è l’uomo dell’agire;forse inconsciamente porta dentro di sé quel famoso “assioma” che venne espresso un secolo e mezzo fa dal filosofo tedesco (Feuerbach ) : l’uomo nulla è senza il suo agire, senza la sua attività che ‘oggettiva’ la propria ‘essenza’ ( principio che a metà Ottocento , subito, ebbe la sua storica evoluzione nel ‘prassismo’ marxista ( Marx: 11° Tesi: ” I filosofi hanno soltanto diversamente interpretato il mondo; si tratta di trasformarlo”). Io, credente, mi devo porre di fronte a quel … “torrente di fuoco /feuer-bach “, seguendo il messaggio evangelico ( che mi viene opportunamente presentato anche in questo libro); so con certezza, per esperienza di vita, che la verità non può mai essere “ verità a metà ”.
Infatti : Lèon-Dufour al termine del suo lavoro mi ricorda che Sant’Agostino lo aveva scritto.
“ E’ cosa nostra quel che si ha da noi ed è cosa nostra pure quello che si dona a noi … poiché è nostro in quanto donato da lui (=Dio) : Nostrum est quod a nobis habetur; nostrum est et quod nobis donatur … Illo dante fit nostrum”.
* … Mi risuonano le prime parole della “Prefazione” ( “Ora che sto invecchiando …” ).
Ma – ADESSO - posso chiedermi : “ Chi è “vecchio” e chi è “giovane” di fronte al PROBLEMA DELL’AGIRE ? “.
Marco Cimini il 4 ottobre 2021 alle 21:51 ha scritto:
Avere a disposizione la Sacra Scrittura per confrontarci col proprio agire, permette di entrare nel vissuto di Gesù e provare ad intuire come potesse vivere Lui. Il testo aiuta a vedere faccia a faccia alcuni passi del Vangelo che mettono in evidenza l'atteggiamento di Gesù e dunque donano quegli strumenti necessari per vivere al meglio il nostro essere cristiani.