Quando l'Europa è diventata cristiana (312-394). Costantino, la conversione, l'impero
(Collezione storica)EAN 9788811600787
Adispetto del titolo, che mette a fuoco più che altro il dibattito attuale sulle radici cristiane dell’Europa – tematizzato nell’ultimo c. –, al centro di quest’opera storica di taglio divulgativo c’è la figura di Costantino, che con la sua conversione al cristianesimo impresse una svolta al corso della storia dell’Occidente ma anche alla religione stessa, che ne sarebbe uscita profondamente modificata. La tesi propugnata ed esposta in tono assertivo (il riferimento al dibattito storico è demandato alle note) è che la conversione sia stata sincera e non strumentale. Sono quindi affrontati di petto nodi storiografici come la superiorità del cristianesimo rispetto alle religioni coeve e la nascita contestuale dell’antisemitismo cristiano.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2009 n. 12
(http://www.ilregno.it)
La conversione dell’imperatore Costantino al cristianesimo è uno degli avvenimenti decisivi della storia mondiale. Poco prima di quell'evento, nel 309 e nel 311, due feroci persecuzioni avevano provocato migliaia di vittime tra i seguaci del nuovo culto. All’epoca solo una piccola percentuale degli abitanti dell’immenso impero era di religione cristiana. Ottant’anni dopo, il paganesimo sarebbe stato vietato, scomparendo per sempre dalla storia. Paul Veyne, uno dei massimi studiosi dell’Antichità, individua le ragioni di quella svolta epocale.
Tratto dalla rivista Concilium n. 2/2012
(http://www.queriniana.it/rivista/concilium/991)
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