I santi danno fastidio

Un titolo che vuole essere invito e provocazione, per un libro che racco­glie il frutto di una riflessione più che decennale, condotta dal carmelitano scalzo A. Cazzago, sulle pagine della rivista «Communio». Gli articoli, nati per occasioni e in tempi diversi, raccol­ti nel volume intitolato I santi danno fastidio, scolpiscono a tutto tondo l'immagine della santità cristiana. Nella prima parte l'autore s'interro­ga sul rapporto santità/cultura contemporanea e sul perché persino una personalità come quella della beata madre Teresa di Calcutta può infasti­dire e suscitare giudizi assai duri.

Dal fastidio si passa all'anelito interiore con l'esame di un'opera del filosofo rumeno E.M. Cioran, occasione per presentare un percorso esistenziale che giunge a un passo dal comprendere che l'ideale della santità è troppo bello, proprio perché è vero. La seconda parte, lungo tre capitoli, prende in esame il magistero recente sulla santità: si analizza il rapporto tra la vocazione universale alla santità, la santità della chiesa e le figure dei santi. Vengono considerate le «note» della chiesa nello specchio dei santi e l'auto­re mostra come proprio in esse molti (ad es., Cirillo e Metodio, Teresa di Li­sieux, Giuseppe Moscati, Teresa di Calcutta) abbiano trovato la propria originale via alla santità. Una ricerca sulla presenza dei santi nel Catechismo della Chiesa cattolica chiude la secon­da parte mostrando l'importanza della santità nella custodia e nella trasmis­sione della fede.

Nella terza parte, un interessante af­fondo sulla «gioia cristiana» come frutto e manifestazione della santità, partendo da un'analisi dell'esortazione apostolica di Paolo VI Gaudete in Do­mino, precede un interessantissimo squarcio sul rapporto, ancora poco in­dagato, tra santità e arte. L'esperienza dei santi è esperienza di bellezza: lo te­stimoniano lo studio sulle Annunciazioni del Beato Angelico, monaco a pittore della chiesa d'Occidente, e quello sulla Trinità di A. Rublëv, monaco e pittore della chiesa d'Oriente. A conclusione troviamo un'antolo­gia di testi dal magistero di Giovanni Paolo II, il papa che in tutta la storia della chiesa ha elevato agli onori degli altari il maggior numero di santi e beati e che ha additato a tutta la chiesa, all'i­nizio del nuovo millennio, la via della santità come un'urgenza pastorale.

Il libro, in cui si sente anche la pas­sione ecumenica dell'autore, peraltro docente di Teologia dell'Oriente cri­stiano e di Ecumenismo presso l'Isti­tuto superiore di scienze religiose dell'Università Cattolica di Brescia, è un approccio poliedrico e articolato al tema della santità trattato con intelligen­za culturale e spirituale. Uno stimolo per conoscere, approfondire e non sottovalutare con superficialità il grande tesoro, a ogni livello, costituito per la chiesa dall'esperienza della santità.

Tratto dalla rivista "Credere Oggi" n.1 del 2007
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