I congressi eucaristici e il loro significato teologico

Alla luce di una vita cristianamente testimoniata e umanamente conclusa è più facile leggere il passato di ognuno. È quello che tentano di fare i necrologi o certe prediche durante i funerali. Ma quando si parla di personaggi che hanno contribuito a costruire la storia di una comunità diocesana, della Chiesa stessa, e hanno interagito la vita e la storia di tante persone, allora non è una bugia misericordiosa considerare i primi passi di un testimone dalla «personalità attrattiva» come don Tonino Bello.

La cui morte ha permesso ad alcuni di considerarlo, ad altri di amarlo ancora di più. Nei suoi studi teologici, don Tonino Bello (difficile chiamarlo mons. Bello) studiò all’Università Lateranense e ne conseguì la laurea in Teologia nel 1965. Questa è la pubblicazione integrale del dattiloscritto della tesi di don Tonino, della quale V. Angiuli ha rivisto il testo «senza apportare alcuna modifica, ma solo qualche lieve correzione formale» e premettendovi alcune pagine su Don Tonino Bello: lineamenti biografici, teologici e spirituali (pp. 5-38).

E per darne la «quotidianità del lavoro di ricerca e di stesura della tesi» in appendice sono anche riportate alcune lettere tra don Tonino, il suo relatore di tesi, prof. Roberto Masi, e i correlatori mons. Filippo Caraffa e padre Idelfonso Tassi. «La tesi riflette il fervore eucaristico che aveva accompagnato don Tonino fin dagli anni della sua formazione a Bologna e che egli aveva attinto dalla vita della sua diocesi. […] riflette anche l’atmosfera conciliare eucaristica e mariana [«il giovane sacerdote pugliese ebbe modo di seguire molto da vicino il Concilio»]» (pp. 23.25). «Questo lavoro scientifico, a differenza di tutti gli altri testi, è scritto per finalità accademiche, ma fa parte di quella ricchezza spirituale che don Tonino ha lasciato in dono a tutto il popolo di Dio […]» e che ha continuato con parole che si sono fatte Eucaristia e liturgia.

Ecco (almeno) un esempio nelle parole di don Tonino ai giovani riuniti a Reggio Calabria l’8 giugno 1988 per il Congresso eucaristico nazionale: «L’Eucaristia è la prima gemma che spunta sull’albero della Trinità. Quando questa gemma scoppia, viene fuori la Chiesa. La Chiesa, quindi, non è altro che il sacramento eucaristico pienamente sbocciato. Ma c’è un altro passaggio da fare: che cos’è la Chiesa rispetto al mondo? Quel che è l’Eucaristia rispetto alla Chiesa». Che la memoria di don Tonino sia di benedizione per «la Chiesa del grembiule» e per «la Chiesa della stola»: la Chiesa.

Tratto da "Rivista Liturgica" n. 4/2012
(http://www.rivistaliturgica.it)