Giobbe. L'uomo e Dio si incontrano nella sofferenza

Questo prezioso libretto di Gianni Cappelletto è frutto di esperienze condivise con religiosi e laici, che ripercorrendo il cammino esistenziale di Giobbe hanno potuto gustare la presenza viva e benedicente del Signore all’interno della loro sofferenza. L’autore è uno di quei biblisti che in questi ultimi anni in Italia hanno tentato di riportare la bibbia tra le mani del popolo, facendone gustare le enormi ricchezze spirituali attraverso il metodo della lectio divina. Anche questo lavoro s’inserisce in questa linea. Si tratta di nove proposte di lettura meditata e pregata del testo del libro di Giobbe percorrendo un approfondito itinerario di fede.
Se rimane sempre vero quello che affermava san Girolamo, che «spiegare Giobbe è come tentare di tenere nelle mani un’anguilla o una piccola murena: più forte la si preme, più velocemente sfugge di mano», il metodo adoperato dall’autore dona la possibilità al lettore di trattenere davanti a sé il testo almeno per qualche minuto. Innanzitutto Cappelletto insegna come disporsi alla lettura pregando lo Spirito Santo, e poi leggendo con attenzione e con calma il testo biblico, assumendo un atteggiamento interiore di stupore e di meraviglia. Nell’esperienza comunitaria della lectio, dopo la proclamazione del testo ad alta voce da parte di un lettore, è possibile rileggerlo personalmente, ponendo attenzione alle domande che suscita e che possono essere espresse in modo che chi svolge il ministero di «spezzare la Parola» ne possa tener conto. In un terzo momento il testo viene approfondito per comprendere innanzitutto quale Parola Dio voglia comunicare al lettore e per trovare delle indicazioni che lo orientino per il suo vissuto. In un quarto momento la Parola ascoltata va meditata e assimilata: il lettore è invitato a chiedersi che cosa dica Dio oggi a lui con questa Parola, per poi mettersi in dialogo con il suo vissuto. Dall’ascolto e dalla meditazione sgorga da cuore la preghiera, come risposta a Dio, dicendo sì alla sua volontà e al suo progetto. Nell’ultimo momento comunitario della lectio ciascuno è invitato a far risuonare con libertà e responsabilità, all’interno della comunità raccolta in preghiera, quanto lo Spirito gli ha suggerito.
Per Cappelletto non si tratta solo di leggere Giobbe, ma di percorrere un itinerario di «crescita nella fede» in sua compagnia in nove tappe: l’esperienza della nudità esistenziale (Gb 1,21), la coscienza del proprio limite (Gb 2,10), la protesta-contestazione personale di chi si sente «condannato» da Dio o da sistemi di oppressione che rendono la vita senza senso (Gb 3,1-25), l’accettazione delle provocazioni della sofferenza presente nella storia concreta degli altri (Gb 6,21), ricerca di una risposta dall’Onnipotente (Gb 31,35), ricerca del volto autentico di Dio sapendo di andare oltre tutte le definizioni teologiche trasmesse (Gb 19,25), esperienza di una ragione illuminata dalla fede (Gb 28,28), accoglienza del vero volto di Dio, quello che egli stesso manifesta nella storia concreta, anche dopo un tempo di attesa (Gb 40,2), e da ultimo accettazione di se stessi come amati pur nella sofferenza. Questa è la vera sapienza che orienta la vita del credente su ulteriori strade di gratuità.
Come si può intuire da quanto detto, questo volume di Cappelletto è utile non solo per il lavoro di scavo nell’esperienza spirituale del popolo di Israele, che spesso si è incontrato di fronte al dolore e alla morte, ma soprattutto perché il lettore è quasi preso per mano e condotto attraverso passaggi concreti a un incontro pacificante con Dio. In fondo, in questo libro l’autore, esperto nelle tecniche esegetiche, rivela la sua personale esperienza di vita intrisa di sapienza.

Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2007, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)