Il tirocinio formativo attivo dell'insegnamento della religione cattolica

L’attenzione al processo di formazione integrale della persona è divenuta, ormai da tempo, una priorità nella riflessione del magistero ecclesiale e, di rimando, della Chiesa italiana. La complessità dei modelli culturali, spesso in tensione con le piattaforme valoriali in vista della progressiva costruzione della società, esige al processo di formazione di essere costantemente assunto come un luogo adeguato nella comune ricerca della verità, propria del mondo della scuola.

Il testo, a cura di Vincenzo Annicchiarico, intende fare innanzitutto il punto della situazione sul contributo fornito dall’insegnamento della religione cattolica (Irc) nella scuola italiana. Focalizza i momenti di sviluppo dei processi di intesa tra lo Stato italiano e la Conferenza Episcopale Italiana, in merito al valore educativo promosso dall’Irc, la sua modalità di organizzazione, i programmi didattici, i profili di qualificazione degli insegnanti. A questo proposito, la sintesi legislativa posta in appendice al volume permette di avere uno schema chiaro sulla vigente normativa nazionale circa l’Irc. In secondo luogo, esso si propone di rilanciare questa disciplina scolastica, tale da mostrare il reale valore dell’educazione religiosa, performativo in ambito antropologico ed etico, capace di generare un cambiamento di mentalità che illumini la ragione e orienti le scelte personali.

Ciascuno dei sette contributi che compongono il testo definisce con precisione i termini per una rinnovata comprensione e dello statuto epistemologico dell’Irc, nelle sue dimensioni biblico-teologica, storico-culturale, antropologica, pedagogico-metodologica, e delle sue odierne prospettive di sviluppo. Queste ultime, infatti, cercando di legare geneticamente il momento ecclesiale con la promozione di un’antropologia cristiana adeguata, si spingono alla valutazione delle opportunità costituite dal dialogo interculturale, ecumenico e interreligioso all’interno del mondo della scuola.

L’elemento che, tuttavia, caratterizza il volume nel panorama dell’approfondimento dei processi educativi è quello legato al progetto del tirocinio formativo attivo (TFA), destinato alla formazione dei futuri insegnati. Quest’ampia sezione del testo guarda con lungimiranza alla costruzione delle metodologie, delle programmazioni, delle relazioni educative destinate all’insegnamento, attraverso incontri sia in presenza che on-line. Le nuove responsabilità e competenze professionali, di coordinamento, gestione, valutazione richieste ai docenti sono integrate nel TFA attraverso la convergenza delle pratiche formative con quelle didattiche. La questione centrale riguardo gli elementi di qualità che caratterizzano la formazione degli insegnanti, appare così essere la realtà della sinergia tra dimensione teorica e pratica, tra elementi accademici e professionali.

L’Irc nel contesto italiano non può fare a meno dell’apporto della figura del supervisore, in quanto l’ambito del tirocinio va evolvendosi come progetto di ricerca-azione e riflessione critica, nel senso di un vero tirocinio assistito. L’opzione, ormai, per un paradigma riflessivo sulla figura e sul ruolo dell’insegnante, che caratterizza un tirocinio sul campo e permette di accumulare esperienza, riflettere sulle pratiche per riorganizzarle, esige ulteriori interpretazioni. È la necessaria coerenza complessiva tra componenti teoriche del curricolo e attività collegate alle pratiche professionali, nel programma formativo relativo, in particolare, alla formazione iniziale degli insegnanti. L’obbiettivo è quello di creare uno spazio di confine, un vero laboratorio, tra lo studio dei contenuti e la pratica professionale, che permetta all’insegnante della religione cattolica di sperimentare altri fattori di qualità professionale, che solo le attività esperienziali possono far emergere. Tra questi fattori si impongono l’impegno e il coinvolgimento, la didattica e la metodologia dell’insegnamento, l’affettività nei confronti dei ragazzi, la gestione dei gruppi, l’adattamento, la conoscenza degli studenti, la collaborazione tra colleghi, la riflessività.

Questo volume perciò, potrà essere un prezioso strumento di lavoro e riflessione nelle mani degli Istituti superiori di scienze religiose e degli uffici diocesani, preposti alla formazione e all’inserimento dei futuri insegnanti di religione cattolica, oltre che di aggiornamento nelle mani dei singoli studenti e docenti.

Tratto dalla rivista Lateranum n.3/2015
(http://www.pul.it)