Preghiera dei giorni

Recensire libri per la preghiera può risultare relativamente utile per il professore di liturgia o per lo studioso del culto cristiano. Personalmente sono invece di parere opposto quando ci si trova dinanzi a opere che mentre sono frutto già di un’esperienza orante, hanno la capacità di costituire un esempio eloquente nel dare senso e contenuti a quell’arduo dialogo tra il fedele e Dio, costituito dalla preghiera. Ecco due esempi emblematici ed esemplari.

Da molti anni la Congregazione del culto divino promette la pubblicazione di un Lezionario alternativo per l’ora di meditazione. E credo che ne passeranno ancora di tempi prima di avere un sussidio ufficiale. Nel frattempo risulta oltremodo prezioso questa raccolta di Nuove letture dei giorni. Si tratta di testi di Padri d’Oriente e d’Occidente per tutti i tempi liturgici. È una selezione che è stata curata dai fratelli e dalle sorelle della Comunità di Bose, e i testi sono tradotti dalle lingue originali a cura dei monaci S. Chialà e L. Cremaschi. La Premessa si apre con il duplice interrogativo: Perché leggere i Padri della Chiesa? Abbiamo la Scrittura: non basta? Le poche pagine che seguono sono una prima risposta che invita soprattutto a valorizzare quanto è raccolto nell’antologia. Così, per tutti i giorni dell’anno, secondo la scansione dei tempi liturgici, per ogni giorno il volume offre un testo.

È dall’Indice dei testi che si percepisce la ricchezza di quanto selezionato. Dalla lettera A Diogneto fino a Zeno di Verona sono ben 77 gli scrittori presenti. Una ricchezza, dunque, che si affianca a quella già presente nella Liturgia delle Ore e che contribuisce a far conoscere meglio la traditio proprio attraverso i libri liturgici rinnovati secondo la lettera e la mens del Vaticano II. Il secondo testo costituisce la sesta edizione dell’opera apparsa per la prima volta nel 1973. Come recita il sottotitolo, si tratta dell’Ufficio ecumenico per l’anno liturgico.

A questo volume è da affiancare la raccolta di Inni (testo e musica) ben conosciuti da chiunque faccia esperienza di preghiera in quella comunità. In conclusione, la miglior recensione è quella che ciascun credente di fatto può realizzare qualora prenda in mano questi sussidi e si lasci portare dai testi per fare un’esperienza orante all’insegna di quel tessuto biblico che si rifrange nelle opere dei Padri e degli scrittori ecclesiastici e che traspare nelle composizioni recenti.

Tratto da "Rivista Liturgica" n. 4/2012
(http://www.rivistaliturgica.it)