Gesù
(Books)EAN 9788839928566
Indice
Introduzione all'edizione italiana di Rinaldo Fabris . . . . . . . 5
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
1. Inserto biografico: le immagini di Gesù della mia vita . 15
2. Preludio: da che parte cominciare con Gesù . . . . . . . . . 25
1. Cominciare dalle Sacre Scritture 25
2. Cominciare dagli altri 30
3. Cominciare dal tempo 34
4. Cominciare dalla fine 37
3. L'invenzione di Gesù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
1. I vangeli come leggende 39
2. La doppia verità dello storico e del credente 43
3. Lo schema della decadenza ' ovvero:
storia come strada a senso unico' 46
4. Hard facts ' ovvero:
quale grado di realtà hanno i vangeli' 48
4. Interamente uomo' Metà uomo/metà Dio' O che altro' 51
1. Giuseppe nell'accertamento esegetico di paternità 51
2. Nobody is perfect ' ma Gesù' 55
3. Che cosa significa: «Gesù era il Figlio di Dio»' 57
4. L'intimità della redenzione 61
5. Luce dall'alto 62
6. Trasfigurazione di Gesù ' l'asse segreto del vangelo 65
7. La missione del Figlio 72
668 Gesù
8. Gesù come dono di Dio 76
9. Camminare sulle acque' Il corpo misterioso di Gesù 78
10. Gesù può perdonare i peccati' 82
11. Hard way to heaven: ciò che scandalizza in Gesù 85
12. La provocazione Lazzaro 89
13. Perdono scandaloso 92
5. Che cosa pensa Gesù di Dio' . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97
1. La favola del buon Dio 97
2. Gesù e la comunità dei turbati 101
3. Gesù, il Dio santo e il Dio affascinante 109
4. Gesù e il Dio ingiusto 114
5. La sete inestinguibile dei nostri cuori 119
6. Gesù e la tolleranza interreligiosa 124
7. Gesù e il Dio unitrino 129
8. Si può imparare da Gesù a pregare' 133
6. Gesù e la felicità umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146
1. Dalla parte delle vittime 146
2. Gesù, uomini, donne, coppie, bambini 152
3. Gesù, il vino e la gioia di vivere 163
4. Digiuno e festa 170
5. Le nozze e le belle vesti nuove 179
6. Esauriti ' ovvero: la terapia di Gesù per le ferie 182
7. Gli amici di Gesù ' ovvero:
meditazione sul giardino di Dio 186
8. Cristianesimo come rifiuto della normalità' 190
9. La saggezza di Gesù 195
10. Gesù e gli altruisti 204
11. La deviazione verso la realizzazione di sé 210
12. Della realizzazione di Gesù 213
13. Il celibato e l'ignominia della croce 215
7. Gesù e le donne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221
1. Gesù e sua madre Maria 221
2. Donne ' esca del male' 224
3. Gesù e la tenerezza della prostituta 226
4. Donne poco perbene nell'albero genealogico di Gesù 229
Indice 669
5. La donna e la dracma 231
6. Il sospiro di sollievo dell'adultera 232
7. La solidarietà tra le future madri 234
8. Le lacrime di Maria di Magdala 237
8. Il contesto demoniaco di Gesù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241
1. Il male o il Maligno' 241
2. Il servizio della liberazione 244
3. La dimensione dimenticata della lotta 247
4. Le esperienze sataniche di Gesù 250
5. La prima e l'ultima tentazione di Gesù 252
6. Come si manifesta il diavolo 253
7. Il diavolo nella politica 254
8. Gesù, gli angeli e il Dio che protegge 255
9. Gesù e la sofferenza umana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261
1. Il Dio di Gesù è un cinico' 261
2. L'Onnipotente e la sua assenza 267
3. Domande ultime ' risposte bibliche 271
4. Come può Gesù stare a guardare
davanti alle sofferenze del mondo' 298
5. Perché Gesù ha dovuto soffrire' 300
6. Il Padre aveva proprio bisogno della morte di Gesù' 304
7. Sofferenza come pietra di paragone
della professione di fede 307
10. Il progetto politico di Gesù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 311
1. Che cosa conta per il discorso della montagna 311
2. Secondo le intenzioni di Gesù
si può governare uno stato
con il discorso della montagna' 314
3. È possibile contrapporre Gesù allo stato' 318
4. Gesù ha un programma sociale' 324
5. Gesù e la via rapida al potere 327
6. Gesù era un radicale' 334
7. Il pastore in fiamme e la political correctness 337
8. Gli eccentrici modelli di Gesù 338
9. La differenza tra morale e religione 340
10. Puntare tutto su una sola carta 343
670 Gesù
11. Essere chiamati. Andare 347
12. La gestione delle risorse 350
13. Contro il servizio su prescrizione 353
14. Cristiani svegli 355
15. Meditazione alla luce delle pretese eccessive di Gesù 358
11. Gesù in azione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 363
1. Perché Gesù non era un pacifista 363
2. Gesù e la violenza ' alcune tesi 378
3. Il concetto biblico di pace 381
4. Pace come arte dell'interruzione 382
5. I presupposti della pace 385
6. Scoprire l'estraneo in ciò che è nostro 386
7. Gesù, l'anima buona, ovvero:
esiste un umanesimo di Gesù' 390
8. Per un'ermeneutica dell'estraneità 394
9. Il Gesù 'estraneo' e i diritti dell'uomo 396
10. La Bibbia non è razionale 405
11. I miracoli ' simboli o fatti storici' 406
12. Quando si conosce troppo bene Gesù 416
13. Il cristianesimo come religione del guarire 419
12. Gesù e gli ebrei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 423
1. Gesù era un antisemita' 423
2. I farisei e altri falsi devoti 429
3. Perché gli ebrei hanno rifiutato Gesù' 432
4. Gesù e il Tempio 434
5. Il rispetto di fronte all'elezione prioritaria di Israele 436
6. Il mistero del numero dodici 438
7. Gesù si pone al di sopra di Mosè' 439
8. Per Gesù l'ebraismo è una religione estranea' 443
9. Gesù era un esseno di Qumran' 446
10. Gesù, il Messia e gli ebrei 448
11. Ciò che in definitiva ci unisce 450
12. Gli ebrei increduli e i credenti increduli 454
13. Gesù e il denaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 457
1. Denaro o amore 457
Indice 671
2. Scambio spirituale 461
3. Il dono dei poveri 463
4. Gesù fu a capo di un movimento pauperistico' 466
5. È davvero impossibile
che un ricco entri nel regno dei cieli' 470
14. Come si rapporta Gesù alla verità' . . . . . . . . . . . . . . . . 477
1. Il Gesù tollerante e le chiese intolleranti 477
2. La verità della logica e la verità di Gesù 479
2. Gesù e Buddha 482
4. Gesù e Confucio 489
5. Gesù e Mohammed 491
6. La fede in Gesù è l'unica che salva' 498
7. La fede in Gesù consente nuove rivelazioni' 503
15. Gesù e la Chiesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 509
1. Preludio: il circolo vizioso della teologia liberale 509
2. Gesù fa chiesa 513
3. Gesù rappresenta se stesso e la chiesa come vite 515
4. Gesù sta alle spalle dei suoi messaggeri 518
5. Gesù e l'esclusione dalla chiesa 519
6. Breve perorazione
per il fattore di indeterminatezza nella chiesa 521
7. Che cosa hanno fatto di Gesù le chiese' 525
8. Gesù e i crimini della storia della chiesa 532
16. I grandi segni di Gesù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 539
1. Il segno del pane e del vino 539
2. L'eucaristia è cannibalismo' 540
3. Sulla sacralità dell'eucaristia 543
4. Due confessioni ' una sola eucaristia' 546
5. La dimensione dell'eucaristia fra cielo e terra 550
6. Breve perorazione a favore dell'adorazione 555
7. Il segno del battesimo e ciò che produce 557
17. Si può morire con Gesù' . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 560
1. Uno che camminò sulle acque 560
2. Come diventare tali
da poter comparire davanti a Dio 564
672 Gesù
3. EXCURSUS
Lettera personale a Pietro,
oggetto: scandalo del canto del gallo 568
4. Nascita e morte come tappe della spiritualità 575
5. Ars moriendi ' allenarsi nell'arte del morire 583
6. Gesù come medico 590
7. Guardare alla morte di Gesù 593
8. Gesù ci ha riconciliati con Dio' 595
18. La vittoria della vita sulla morte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 598
1. La fine che è un inizio 598
2. L'inizio della nuova creazione 613
3. La gioia pasquale e i suoi motivi più veri 617
4. Gesù stesso dissolve i nostri dubbi 619
19. Che cosa potrebbe provocare oggi Gesù' . . . . . . . . . . . 628
1. Potrebbe unire la cristianità' 628
2. Che cosa direbbe Gesù
sull'uccisione di bambini non ancora nati' 631
3. Come reagirebbe Gesù
alla nostra situazione politica' 633
20. La fine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 637
1. Dialogo su vita terrena e vita eterna 637
2. Che senso hanno
le affermazioni apocalittiche sul futuro' 639
3. In mezzo all'orrore compare il Signore che salva 643
4. Il tempo vecchio e quello nuovo 644
5. La grande ridistribuzione del potere 648
6. Futuro come presente 653
7. La riparazione del mondo 655
8. Dio ci viene incontro 657
Epilogo: «Ma di tutte più grande è la carità».
Amare Gesù' . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 661
Dopo aver letto e scorso le ben 670 pagine dell’opera, vorrei però esprimere anch’io un mio parere. La prima cosa che impressiona in questo immenso dilagare di riflessioni sulla persona di Gesú per venti lunghi capitoli è la vastità della cultura critica biblico-giudaica nonché di quella classica, antica e moderna, senza dire della liturgia orientale e occidentale, che dimostra l’autore, professore di teologia del NT nella prestigiosa università di Heidelberg.
Il libro si struttura in venti capitoli, che seguono grosso modo, ma molto liberamente la vita di Gesú (ma non è affatto una storia di Gesú, semmai è una storia del mondo attuale in relazione alla storia di Gesú) dall’inizio (pp. 51-54) attraverso il suo ministero fino alla sua morte e risurrezione, e la vittoria finale sul male in prospettiva apocalittica. Ma in realtà, i venti capitoli, sono una specie di meditazioni o conferenze familiari, in cui l’autore si rivolge spesso ai suoi lettori e in cui inserisce talvolta forme letterarie che egli crea, come la lettera immaginaria a Simone e il dialogo tra un maestro e il suo discepolo, senza dire dei brani autobiografici che spesso fanno la loro comparsa an-che dove meno te l’aspetti.
Gesú, come ho detto, viene presentato non inseguendo una sua eventuale storia, ma piuttosto come un Vivente attuale (vicinanza esistenziale: p. 12) che prende la sua identità dal passato (soprattutto i vangeli), ma ha relazione e risponde ai problemi della vita personale, ecclesiale, mondiale (dialogo ecumenico e interreligioso) e perfino politica di oggi (cap. 19).
L’orizzonte ermeneutico in cui va letto e da cui prende impulso è espresso nel primo capitolo (Inserto biografico: le immagini di Gesú della mia vita dove inizia proprio con l’esperienza esaltante della prima comunione) e nell’epilogo. Egli parte da ed arriva alla sua esperienza personale di Gesú, che gli dà una certezza assoluta per sè e una certezza che vorrebbe comunicare anche ai lettori cui si rivolge. La sua esperienza più forte è quella dell’amore per la sua sposa (con cui ha avuto un dialogo epistolare di dieci anni prima di sposarla), su cui ritorna spesso poi anche all’interno dell’opera. Tra lui e lei ci fu e c’è un terzo ed è l’esperienza comune di questo terzo che li unisce profondamente a e in Gesú. Sul paradigma dell’amore coniugale egli legge anche il Cantico dei Cantici e l’amore sponsale di Dio e di Gesú per il suo popolo e la sua comunità. Tale esperienza spirituale poi viene particolarmente vissuta nella spiritualità cistercense con cui l’a. ha avuto profondo contatto, soprattutto con Ildegarda di Bingen (nel passato) e nel presente con Sr. Assumpta Schenkl, badessa di Hefta, di cui ha scritto l’introduzione alla autobiografia spirituale (p. 664). E inoltre la bellezza della Liturgia orientale e occidentale, cui spesso ricorre per dire l’attualità di Gesú.
Per quanto concerne la prospettiva storico-critica, in particolare dei vangeli, egli si distanzia nettamente fin dall’inizio e spesso in forma ironica dalla critica ed esegesi liberale che purtroppo dice essere penetrata anche nei catechismi protestanti negando persino che Gesú sia «Figlio di Dio». Contro la critica del sospetto verso la plausibilità storica dei vangeli egli sostiene una critica di simpatia e di fiducia, richiamandosi ad una realtà soprastorica (che non va qualificata come «leggenda»), la esperienza diretta di Dio, un’esperienza mistica (anche l’Annunciazione), che pur non essendo oggetto della storia, tuttavia influisce nei suoi effetti sulla storia (le apparizioni di Gesú Risorto). A mio avviso questa critica, anche se può sembrare troppo radicale, ha un suo buon fondamento ed è in fin dei conti una critica al positivismo storico, ormai superato.
Come tendenza culturale ed ecclesiale, è decisamente per la tradizione cristiana senza qualifiche particolari, per un’identità forte della fede (fino ad apprezzare i catechismi del 1948) contro il suo annacquamento e compromesso con la modernità o nel dialogo interreligioso.
Infine egli confronta tutti i problemi moderni con la persona e il messaggio di Gesú, incluso celibato, ecumenismo, aborto e persino la politica, Al Qaeda e la paura dell’islam e così via. Significativa e impressionante è la breve citazione di Antoine de Saint-Exupéry all’inizio della trattazione «Come reagirebbe Gesú alla nostra situazione politica?»:
«Quando gli uomini sono senza Dio, allora i governi sono senza idee, le menzogne senza limiti, i debiti senza numero, le riunioni senza risultato, il progressismo senza cervello, i politici senza carattere, i cristiani senza preghiera, la chiesa senza forza, i popoli senza pace, i crimini senza misu-ra» (pp. 633-34).
Potrebbe sembrare talora fondamentalista, ma non lo è affatto. Mi sembra piuttosto una lettura radicale che intende essere fedele a Gesú e al suo messaggio e condurre alla fede autentica e all’amore profondo e disinteressato. Il lettore non sarà sempre d’accordo con tutto quello che sostiene il Berger, nella sua irruente creatività molto personale. Ma chi lo segue con simpatia non potrà che ricavarne fiducia e coraggio di fronte al futuro, per la certezza di un Passato, che non è trapassato ma è un Vivente presente, che apre al futuro e ci assicura la vittoria sul male e l’incontro con Lui.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2006, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
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