Nacque il 25 maggio del 1550 in provincia di Chieti, a Bucchianico. In misura assai notevole contribuì alla Riforma della Chiesa Romana della fine del 1500. Suo padre capitano di ventura Giovanni De Lellis discendeva da una famiglia di condottieri ed era un valoroso capitano di Carlo V, fedele agli Spagnoli e impegnato, durante la guerra franco-spagnola, in imprese militari, fino alla pace di Cateau-Cambresis del 1559.
Sua madre, originaria di Loreto Aprutino si sposò a Bucchianico con Giovanni De Lellis nel 1526. Dopo sei anni ebbe un primo figlio, Giuseppe, che morì in tenera età. Solo dopo 25 anni di matrimonio rimase incinta di Camillo, il paese ritenne la gravidanza un vero e proprio miracolo, vista l'età avanzata di Camilla. Camillo nacque il giorno della festa patronale di Bucchianico, e anche questo fu considerato un segno divino.
Nel 1567, ormai diciassettenne ed alto più di due metri, seguì l'anziano padre in direzione di Ancona per essere introdotto nell'esercito di Venezia che si apprestava a respingere l'avanzata dei Turchi. Suo padre morì lungo il tragitto a Sant'Elpidio a Mare. Camillo tornò a Bucchianico, ma subito dopo partecipò a diverse imprese militari, dilapidando poi tutti i suoi guadagni al gioco d'azzardo. Tuttavia sentiva che la sua vita era vuota; la parola di un frate cappuccino di San Giovanni Rotondo trasformò il suo cuore il 2 febbraio 1575, il giorno che lui indicherà come la sua conversione.
Una piaga alla gamba lo portò al S. Giacomo di Roma, dove rimase sconvolto e turbato dalle condizioni dei malati. Divenne infermiere a tempo pieno e per la sua diligenza presto fu fatto responsabile del personale e dei servizi dell'ospedale. Ma Camillo capì che non poteva farvi fronte da solo. Come per un'ispirazione divina pensò di riunire un gruppo di amici e di coinvolgerli al suo proposito: dedicarsi totalmente al servizio degli infermi. Nacque così nel 1582 la Compagnia dei Servi degli Infermi. Quattro anni dopo Papa Sisto V la riconobbe come Congregazione e accolse la domanda di Camillo di portare sulla veste una croce rossa.
La trascuratezza in cui versavano i malati non era solo materiale ma anche spirituale. Camillo trovò come suo seguace qualche sacerdote e poi pensò di farsi prete lui stesso. Camillo e i suoi presero servizio all'Ospedale Santo Spirito, ma si misero anche a rintracciare malati e poveri nelle borgate e nei tuguri di Roma. Papa Gregorio XIV ne elevò la Congregazione a Ordine dei Ministri degli Infermi nel 1591. Oggi i camilliani sono in tutto il mondo, a portare la loro assistenza fisica e spirituale là dove l'uomo è più debole e sofferente.
Ma soprattutto per quarant'anni fu sua casa l'ospedale, in cui addestrò centinaia di giovani al servizio della carità. col suo esempio e con le sue Regole, un codice di assistenza sanitaria che fu applicato in vari ospedali d'Italia. I Ministri degli Infermi presero servizio nelle principali città d'Italia, Napoli, Milano, Genova, Palermo. Se un esercito partiva per una guerra Camillo mandava i suoi compagni a portare la croce rossa sui campi di battaglia. Se in una città esplodeva un'epidemia accorreva con i suoi a curare gli appestati.
Tornò a Bucchianico solo dopo essere diventato un religioso. Dopo il 1600 le visite di Camillo a Bucchianico si moltiplicarono. Nel 1605 iniziò a costruire il Convento. La gente rimase sbalordita per il suo cambiamento: da giovane irascibile e impulsivo, era diventato educatore e ammonitore dei vizi. Fondò in paese una scuola di catechismo, si occupò dei sofferenti della cittadina inducendo il feudatario a istituire una condotta medica ed una farmacia pubblica.
Camillo morì a Roma il 14 luglio 1614. Fu proclamato Santo nel 1746, Patrono degli ospedali e dei malati, Patrono degli Infermieri, e, assieme a San Gabriele, compatrono d'Abruzzo.
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