Lo Scautismo è un gioco per ragazzi, diretto dai ragazzi, in cui i fratelli maggiori possono dare ai loro fratelli più giovani un ambiente sereno, incoraggiandoli ad attività sane che li aiuteranno a sviluppare il loro civismo. La più forte attrattiva che lo Scautismo esercita è mediante lo studio della natura e la scienza dei boschi. Esso si occupa della persona, non della massa, e coltiva sia le doti intellettuali, sia quelle puramente fisiche o morali.
Dal suo inizio il metodo scout ha puntato a questi scopi; ora per esperienza sappiamo che li raggiunge, purché sia correttamente adoperato. Forse colui che meglio di tutti ha esposto lo scopo ed i metodi dello Scautismo è stato il professor James E. Russell, Decano del Collegio dei Professori della Columbia University di New York. Ecco che cosa egli scrive: "II programma scout è una serie di attività da uomo adattate alla struttura del ragazzo. Il richiamo che esso esercita sul ragazzo è dovuto non solo al suo essere un ragazzo, ma anche al suo essere un uomo in formazione [...]. Il programma scout non chiede nulla al ragazzo che non sia fatto anche dall'adulto; ma passo per passo porta dallo stadio in cui si trova allo stadio in cui si troverà alla fine [...]. L'aspetto che più colpisce non sono le attività scout, ma il metodo: un metodo quasi ideale per condurre sistematicamente i ragazzi a fare la cosa giusta e ad acquistare l'abitudine giusta. In questo processo emergono due punti: il primo è che si formano delle abitudini; il secondo è che esso da ampia possibilità di iniziativa, autocontrollo, fiducia nei propri mezzi e capacità di autogoverno.
Per sviluppare lo spirito d'iniziativa lo Scautismo non fa affidamento soltanto sul programma di attività rivolte al ragazzo, ma utilizza la sua struttura organizzativa in modo stupendo. Tale struttura, che si presenta sotto forma di pattuglie e Reparti, offre un'ottima occasione per abbandonare metodi ormai invecchiati. Essa insegna ai ragazzi a lavorare insieme in gruppi, e lo sforzo in comune verso un fine comune che essa produce è già in se stesso una educazione al senso della democrazia [...]. Incoraggiando gli Scouts, inizialmente, a compiere Buone Azioni e, in un secondo tempo, a prestare un servizio per la comunità, e portandoli a fare ciò non con l'ipocrisia di chi cerca una ricompensa, ma uno spirito sano e allegro, si può fare per loro anche più di quanto si farebbe incoraggiandone l’abilità o la disciplina o la cultura, perché si insegna loro non tanto come guadagnarsi da vivere, quanto piuttosto come vivere".
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