Citazione spirituale

L' infanzia murata

di

Vaccaro Valerio


Copertina di 'L' infanzia murata'
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EAN 9788856796261

Esaurito
Descrizione
Tipo Libro Titolo L' infanzia murata Autore Editore Gruppo Albatros Il Filo EAN 9788856796261 Pagine 132 Data novembre 2018 Collana Nuove voci. Strade
Voto medio degli utenti per «L' infanzia murata»: 4 su 5 (3 commenti)

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il 10 dicembre 2018 alle 22:22 ha scritto:

Un piccolo libro dal grande peso. La storia autobiografica è leggibile e scorrevole. I contenuti e le riflessionni all'interno della storia invitano il lettore a profondi interrogativi sulla nostra vita.

il 18 gennaio 2019 alle 14:34 ha scritto:

Si tratta di un breve romanzo autobiografico assolutamente veritiero e “sincero” poiché penso che i racconti autobiografici non possano non esserlo; il lettore capisce immediatamente se quanto scritto dall’autore risponde a questo importante requisito.
Il racconto nasce da un’immagine: la casa murata e fatiscente della copertina, la casa dove l’autore ha vissuto buona parte della sua prima giovinezza, la casa che fu teatro delle sue perdite e dei suoi più dolorosi lutti.
La narrazione si svolge lungo un arco di una ventina di anni riportando alla luce ricordi ed episodi talvolta dolorosi e profondi e talvolta scanzonati ed ironici (come lo sono le vite di molti di noi) mantenendo sempre sotto traccia un filo conduttore che vuole suggerire al lettore la profonda e misteriosa correlazione fra la nostra coscienza profonda e la realtà manifesta che ci circonda.
Il tema è quello, tutto da scoprire ma affascinante e misterioso, della fisica quantica e delle interazioni che questa prevede in linea teorica fra l’osservatore e l’osservato; l’idea cioè che la realtà assuma forme e significati conformi alla coscienza dell’osservatore ossia che venga per così dire “plasmata” dalla presenza cosciente dell’uomo attraverso una forma di energia ancora sconosciuta ma capace di indurre le particelle elementari costituenti la materia ad assumere nel tempo certe configurazioni.
Il romanzo non è né vuole essere un trattato di fisica ma vuole suggerire al lettore,in maniera discreta e leggera fra le pieghe del racconto,proprio il concetto suesposto,e lo fa,alla fine, attraverso la povera casa della copertina e questa diventa simbolica e reale allo stesso tempo evocando nel lettore l’immagine di una censura del passato;un luogo entro il quale l’autore ha murato e congelato le sue sofferenze ed i suoi ricordi.
La parte finale del libro poi,con la comparsa sulla scena del nipotino,chiude il cerchio della memoria-finalmente- con l’accettazione della vita passata, dando un senso ed uno scopo al complicato percorso di vita del protagonista.

il 17 febbraio 2019 alle 13:46 ha scritto:

Spinto dalle recensioni l'ho letto e devo dire che nel complesso il mio giudizio è positivo. Alcune parti mi lasciano un po' perplesso: la fisica quantica e le esperienze con le droghe. Ho invece molto apprezzato la parte sulla preghiera e l'accettazione della sua stessa vita da parte del protagonista e autore nel finale. Ne consiglio comunque la lettura.