Una stella a Oriente. La ricchezza dell'insegnamento del Buddha

A un’amica cristiana ospite nel suo ashram, Gandhi raccomandava: “Non ho alcun desiderio che vi allontaniate dal culto esclusivo che riservate a Gesù. Ma mi piacerebbe che comprendeste e apprezzaste anche le posizioni degli altri”. E padre Claverie, uno dei padri bianchi assassinato in Algeria, invitato a mettersi in salvo, rifiutò di abbandonare i suoi fratelli islamici, affermando di “avere bisogno della verità degli altri”.
In questa “verità degli altri” si inserisce il buddhismo con le sue diverse vie, una religione che non si comprende se non ci si riporta alla vita e agli insegnamenti del Buddha il quale ha indicato, non diversamente da Francesco d'Assisi, la 'bontà della perdita' (aveva lasciato un trono, un figlio, una giovane sposa per farsi monaco mendicante), e la necessità di abbandonare un io egoico causa di avidità, odio, illusione. Questi insegnamenti dell'Illuminato, ancora vivi oggi nel cuore di milioni di fedeli, vengono 'raccontati' dall'Autore attraverso fatti e personaggi rilevanti, dalle parabole del Sutra del Loto al grande poeta Ryokan, dal mistico Milarepa al Mondo dello Zen, fino all'affascinante lettura buddhista di Gesù, colta nell'incontro tra la compassione dell'Illuminato e la carità evangelica.

Gianpietro Sonō Fazion è uno studioso di buddhismo e praticante di zen. Ha curato la trascrizione di mantra indiani e soggiornato in templi buddhisti cinesi. Suoi anonimi mandala sono scolpiti su rocce montane. Ha all’attivo composizioni musicali ispirate allo zen e collabora a pubblicazioni di studi buddisti.
Particolarmente sensibili al tema del dialogo interreligioso, nel 1990 ha pubblicato Viaggio nel buddhismo zen, e nel 1993 Il Buddha, per la collana “Religioni e dialogo” della Cittadella Editrice di Assisi. In questi lavori, come nell’opera che presentiamo, ha sempre cercato di evidenziare, ove possibile, i collegamenti tra la cultura buddhista e il nostro mondo cristiano, utilizzando allo scopo un approccio e un linguaggio più familiari alla nostra cultura. Il risultato sono dei testi che, oltre a donarci la grande ricchezza del buddhismo e dello zen, ci restituiscono fino in fondo il piacere di leggere.