Citazione spirituale

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La Voce dei clienti [ultimi 10 commenti inseriti]

Umberto Masperi il 27 maggio 2024 alle 06:51 ha scritto:

Senza entrare nel merito di un problema che richiede competenze ad alto livello, e pagine su pagine, ci si può limitare ad una semplice considerazione introduttiva per avviare un commento al libro, da consigliare a chi desidera buone letture sui testi biblici. Tradurre da una lingua ad un’altra in modo corretto ed efficace è impresa non facile. Questo vale soprattutto se la lingua da cui si parte è antica, nel nostro caso l’ebraico e il greco, le due lingue fondamentali della Sacra Scrittura.
Per una traduzione occorre conoscere la ‘struttura’ della lingua,sintassi,grammatica ma anche i VOCABOLI. Questi bisogna memorizzarli con precisione, in se stessi e nel contesto in cui si trovano. Aver provato quello ‘smarrimento’ !! quando l’insegnante,al liceo, faceva tradurre,(la ‘versione dal greco’ ),senza dire nulla (sull’autore del brano,sul tema ,sull’argomento di fondo, sul periodo storico,ecc.). Ora veniamo alla Bibbia, col desiderio di comprendere sempre meglio,con una guida,i libri fondamentali per la nostra vita, per il nostro spirito, per la civiltà in cui viviamo. Questo libro del card. Ravasi è una ‘ guida’ preziosa. Attraverso 55 vocaboli ebraici, 54 greci ,spiegati con precisione nel loro significato, e con l’indicazione della loro presenza in alcuni passi biblici, possiamo comprendere meglio il messaggio della ‘parola’ di Dio, Antico e Nuovo Testamento. Con bella espressione il titolo del libro recita: ‘l’alfabeto’ di Dio’. Quanto ci fa male quando sentiamo dire: ‘quella persona è analfabeta’, anche se è persona saggia,onesta,impegnata ad aiutare il prossimo. Essere ‘analfabeti’ della Bibbia è brutta cosa. Questo libro ci fa seguire un percorso per ottenerne una valida conoscenza ,su concetti essenziali.
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Non bisogna avere remore: le parole ebraiche e quelle greche sono prima riportate con i caratteri dei rispettivi alfabeti,poi con i caratteri latini.

* Nell’INTRODUZIONE,pag.17,scrive il card.Ravasi:’ Invitiamo il lettore ad iniziare questa avventura curiosa di conoscenza delle lingue originali della Bibbia ... la fede comprende anche un sapere che esige studio e apprendimento,persino faticoso’.

* AVVENTURA ...CURIOSA. Precisa il nostro biblista che ‘curioso’ deriva dal latino ‘cura’,impegno,tensione, un ...’prendersi cura’. Come non dimenticare il maggior filosofo del secolo scorso,Heidegger?: affrontando il problema dell’esistenza, nel suo primo capolavoro ,’ Essere e tempo’, puntualizzava come la cura è l'espressione del rapporto tra l'uomo-Dasein e gli ‘altri’ ( mit sein) ; l’aiutare gli altri ad assumersi le proprie cure e quindi ad essere liberi di realizzare il proprio essere. Qui la NOSTRA ‘cura’ è per la parola di Dio (Gv.6,68 Tu hai parole di vita eterna)..


Umberto Masperi il 26 maggio 2024 alle 07:44 ha scritto:

La bellezza di un incontro nuovo col papa; la profonda umanità che siamo abituati a cogliere nelle sue encicliche,lettere pastorali, omelie,interviste : ora la ‘sperimentiamo’ in forma nuova, speciale. Pensiamo a quando da ‘bambini’ (ma non siamo sempre bambini anche con i capelli bianchi:’se non diventerete come...sicut parvuli?) sulle ginocchia di papà chiedevamo in quegli anni di inizio di una nuova speranza:’mi racconti quando hai ricevuto la cartolina precetto l’estate del 40’? Proseguendo:anche con la storia che abbiamo , in parte, conosciuto pure noi,dalla guerra fredda all’ 11 Settembre ,ecc. ,attraverso i ricordi di papa Francesco: è importante riviverla nelle sue parole, non più solo conoscerla sui banchi di scuola, con riferimenti su ‘ambienti’ diversi,come per i momenti tragici del suo paese (l’Argentina), o su esperienze nei viaggi in Europa. Riviviamo ora,e sempre, qualche nostro ricordo: quel ‘BUONA SERA’ pronunciato per la prima volta...venuto tra noi ...:‘quasi dal confine del mondo’, ore 20,12 ; prima battuta, con il nostro sorriso sulle labbra...
* Il papa ancora impresso nella nostra memoria: la solitudine, metafora, ma reale !, durante il covid 19: cammina SOLO nella Piazza San Pietro; sempre il pellegrino in viaggio per tutto i mondo (euntes docete – TU:iens doce ) su una sedia a rotelle ( che possiamo immaginare spinta da quei ‘parvuli’ che si danno, anche a gara, il cambio). La solitudine fisica, che porta alla solitudine non fuori,ma dentro: ‘Ma soffrii in quel periodo perché non potevo più stringere le mani dei fedeli,accarezzare il volto dei bambini e degli anziani,abbracciare chi chiedeva un gesto di vicinanza’ (pag.299)
* L’ultimo capitolo,il XIV, è una riflessione sul mondo di oggi che soffre, con la chiesa che soffre per il male che ha operato,forse opera ancora,speriamo di no, dentro , gli scandali che uomini di chiesa hanno dato,anche contro alcuni ‘piccoli’. Ma c’è la forza che vince sempre:la preghiera. ( (Pag. 328: ‘ La preghiea anziché la sete di potere.E a proposito della preghiera,ricordate che il mondo ne ha sempre più bisogno:preghiamo di più’’.) E’il santo padre che, venuto dai confini del mondo, abbiamo da anni vicino; adesso attraverso questa testimonianza con un nuovo libro: ‘LIFE,la mia storia..’
Al termine della lettura ci lascia con una battuta che completa la richiesta che ripete ogni domenica dopo l’Angelus:’Non dimenticatevi di pregare per me. A FAVORE,NON CONTRO! (p.328) .Per noi è apertura ad un sorriso,ma non dimentichiamo che per LUI è una ferita che porta nel cuore.
.
** La lettura: questo nuovo modo con cui il papa ci viene vicino, mentre ,ad ogni pagina, aumenta il desiderio di sentirlo più vicino.

** La lettura sia come per la preghiera ...: ‘entra nella tua camera e, chiusa la porta ...nel segreto’ (Mt.6,6)


Come la luna - Maurizio Giannini
Maurizio Giannini Buk Buk (giugno 2024, 176 p.)

Ornella, ob114198@gmail.com il 22 maggio 2024 alle 19:39 ha scritto:

Una storia bellissima che consiglio ai ragazzi ma anche agli adulti che si sentono ancora giovani. Mahin la protagonista e' un personaggio stupendo come sua nonna.


Antonio Lucio Esu il 22 maggio 2024 alle 15:43 ha scritto:

Ho letto il libro con attenzione. Molto interessante e ben scritto, scorrevole, vi sono tanti spunti di riflessione personale e lo consiglio vivamente.


Catechista Raffaela Tardio il 22 maggio 2024 alle 14:04 ha scritto:

I momenti di preghiera legati al personaggio aiutano il percorso conoscitivo. Sono personaggi che sembrano lontani dalla realtà e presentarli ai bambini con attività e momenti spirituali, ne facilita la conoscenza.


Catechista Raffaela Tardio il 22 maggio 2024 alle 13:54 ha scritto:

Nella realizzazione del Campo Scuola Diocesano, sussidio di Azione Cattolica, utilizzato e fruibile anche a scuola per presentare il personaggio biblico agli alunni. La scansione per tappe facilita anche l'approccio didattico.


Catechista Raffaela Tardio il 22 maggio 2024 alle 13:41 ha scritto:

Manuale utilissimo, ne ho tratto una costruttiva guida pratica per sensibilizzare i giovani e adulti che come educatori devono mettersi in gioco come animatori. L'ho utilizzato negli incontri di Azione Cattolica in aggiunta ai percorsi formativi già in atto.


Paola gallazzi il 22 maggio 2024 alle 13:15 ha scritto:

..ottimo anche per un regalo natalizio, unisce a splendide foto di immagini pittoriche sui vari aspetti del mistero dell'incarnazione, meditazioni che permettono di penetrare e approfondire i racconti della Natività di Gesù.


Catechista Raffaela Tardio il 22 maggio 2024 alle 12:52 ha scritto:

Seguo i suoi post su FB e trovo molto interessanti le sue risposte. Ai giovani bisogna dare risposte chiare ed esaustive, senza giri di parole. Il contatto con i ragazzi, sicuramente dà al tutto una veridicità e una coerenza che traspare dal testo.


Umberto Masperi il 22 maggio 2024 alle 11:13 ha scritto:

L’autore è convinto che I vangeli canonici non sono attendibili:non sono stati scritti da coloro che hanno visto e conosciuto in prima persona Gesù, ma da chi ha ascoltato da altri che hanno ascoltato a loro volta,da chi ha pure ascoltato da... fino ad arrivare a chi era seguace di Gesù(NB. Su questo punto ritorna spesso,con insistenza, in quasi tutto il libro.)Anche se fossero stati scritti (attenzione al presupposto in funzione della propria ‘critica’,attacco pregiudizievole verso ...) da coloro che avevano conosciuto Gesù ,essendo stati scritti 40- 60 dopo la sua morte si sarebbero basati sulla memoria ( se non inventati,invented, o ‘creati’);e la memoria ,sia quella individuale che collettiva, è spesso o quasi sempre vittima di errori;(NB. almeno NON ha scomodato la psicanalisi con l’inconscio individuale e collettivo,altrimenti chissà fin dove sarebbe andato a finire, altro che le tesi Di Freud sulla religione, pensiamo al complesso che rafforza il rapporto ,positivo o negativo, col ‘padre’,e quante volte Gesù fa riferimento al ‘Padre’ !!). La prima parte è una lunga,ripetitiva,noiosa illustrazione di episodi che indicano casi in cui la memoria cade in errore ,o è vittima di autoinganno. INOLTRE: i seguaci di Gesù erano gente del popolo,quasi tutti analfabeti,quindi non mettevano per iscritto ciò che ascoltavano,per non dire poi che fraintendevano ciò che sentivano. E’ facile a questo punto calcare la mano su certe differenze anche tra i sinottici, ad es. anche nel riportare gli stessi episodi. Il libro offre ampio materiale informativo su opinioni di studiosi a livello di esegesi, a partire da Reimarus (metà Settecento)fino al secolo scorso (ma è da studioso serio il non indicare i presupposti filosofici che caratterizzavano quei pensatori?) NON E’ il caso di dilungarsi; una semplice considerazione di fondo: validi studiosi ,come la sana ermeneutica insegna, nell’affrontare i testi, cercano di comprendere la loro struttura, le caratteristiche linguistiche, ecc. ecc. per poi formulare delle ipotesi o indicare la loro posizione in merito;non partono dai loro preconcetti,da convinzioni escludenti (che poi non si sa se sono ... sinceri) per giudicare in base ad essi. Significativo il fatto che di fronte a chi interpreta diversamente da lui,il nostro autore abbonda (basta sottolineare il testo) di espressioni: ....secondo me,...è certamente,...è probabile,...in modo adeguato,...necessariamente,...facilmente,...non ci sono dubbi,...principalmente,...del tutto plausibile,...è possibile che,...tranquillamente,...ma di sicuro, ..non è corretto che,... ovviamente si tratta di.. (cui segue quanto, con la sua fantasia, ricostruisce quello che è avvenuto;fantasia non dati fattuali che mancano PER TUTTI.(Addirittura giunge perfino a dire quali erano le intenzioni degli evangelisti,che proiettavano situazioni del loro tempo su quanto scrivono della vita di Gesù.).Non mi dilungo più, ricordo solo che la Pontificia commissione biblica nel 1993 ha preparato un testo,semplice e chiaro, che vale la pena di tanto in tanto rileggere: ‘L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa’. Quando leggiamo libri su argomenti così importanti , fondamentali, non dimentichiamo mai di esercitare le nostre capacità critiche. Chi ha una preparazione di base negli studi biblici sa che i Vangeli non sono opera storica come intendiamo noi,oggi; non sono una ‘registrazione’ come potremmo fare di avvenimenti o personaggi tramite telecamere,registratori, interviste ecc. (E’ QUESTO IL PRECONCETTO,LA PRETESA,del NOSTRO: che quanto è indicato nel testo dei Vangeli dovrebbe essere proprio preciso,alla lettera. Esempio:Se Gesù sale sul monte è proprio così, ‘fisicamente’; non si coglie la profonda verità attraverso il simbolo,nella sua genuinità, VALORE,che richiama il monte biblico , YHWH che ‘parla’ (altro simbolo,la ‘parola’!) a Mosè -Non è necessario insistervi. Valutare,interpretare significa affrontare problemi difficili e complessi ,occorre buon senso,posizione equilibrata e critica. Come ho già detto, non si può negare che questo libro sia utile per la grande messe di informazioni che contiene. Bisogna però avere già una preparazione di base. Come non ritenere che questi libro è l’espressione di cos’è l’atteggiamento IPERCRITICO (confermato da continua e accentuata sottolineatura di alcune differenze tra gli evangelisti nei loro racconti. Quando si è ipercritici ( che significa: cercare il pelo nell’uovo) non si va da nessuna parte,o da una sola parte: l’autore dice quella che è proprio la sua convinzione o è in malafede? ( qualche volta da alcune espressioni l’autore sembra quasi irritato se non si accetta la sua posizione.) Nel presentare il problema della trasmissione orale viene da osservare se procede in modo critico e se è corretto mettere sullo stesso piano quella dei vangeli con quella di altre tradizioni,es. dai poemi omerici andando a finire fino ... all’Africa,Ruanda,Burundi!. Si nota che nel valutare pagine dei Vangeli non c’è un adeguato riferimento all’Antico Testamento che fornisce luce su non pochi punti(,ad es.,ma non solo, i libri dei Profeti).