Citazione spirituale

Udienza ai partecipanti al Capitolo Generale dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria (Clarettiani)

Buongiorno e tante grazie!

Ho preparato un discorso in castigliano, che Mons. Gänswein vi consegnerà. Però preferisco dire quello che mi viene, visto che è in castigliano.

Ho avuto un brutto pensiero quando parlava il Generale: ha detto che quando lesse l’“Evangelii Gaudium” ha provato una grande felicità, lo ho immaginato nella libreria di Buenos Aires, che meditava tutti i libri….

I Clarettani si incontrano dappertutto. E devo riconoscere che sia nel campo della teologia – l’ex Generale, teologo della vita religiosa, del diritto canonico: veramente tra i migliori canonisti che abbiamo a Roma ci siete voi -. Un lavoro silenzioso, santo… che passò tutta la sua vita nella Congregazione religiosa: ha dato un esempio di vita, nella missionarietà.

Vorrei dirvi tre parole, pensando a coloro che conosco… Dio mi ha benedetto facendomi avere amici alcuni di voi.

Io vi direi tre parole che possono servirvi: adorare, camminare e accompagnare.

Adorare. Noi, nel mondo dell’efficienza, abbiamo perso il senso dell’adorazione, anche nella preghiera. Certo preghiamo, lodiamo il Signore, chiediamo, ringraziamo… Però l’adorazione è stare davanti all’Unico Dio, quello che è l’Unico che non ha prezzo, che non si negozia, che non si cambia… E tutto quello che è fuori di Lui è un’”imitazione di cartone”, un idolo… Adorare. In questo bisogna fare uno sforzo per crescere in questo modo di orazione: l’adorazione. Adorate, adorate Dio. E’ una carenza della Chiesa in questo momento, per mancanza di pedagogia. Questo sentimento dell’adorazione, che abbiamo nel primo Comandamento della Bibbia – “Adora l’Unico Dio. Non avrai altro Dio. E’ l’Unico che dovrai adorare... – Questo “perdere tempo”, senza chiedere, senza ringraziare, anche senza lodare, solamente adorare, con l’anima prostrata. Non so perché sento di dovervi dire questo, però sento che devo dirvelo. Mi viene da dentro.

Camminare. Dio non può adorare sé stesso, però Dio ha voluto camminare. Non ha voluto stare tranquillo. Sin dall’inizio ha camminato con il suo popolo. Il passo di Mosè è così bello, ricordate? “Pensate: quale popolo ha avuto Dio tanto vicino che camminò insieme a voi?”. Camminare. E camminare è aprire frontiere, uscire, aprire porte e cercare strade. Camminare… Non stare seduti; non installarsi, nel cattivo senso della parola. E’ vero, c’è bisogno di organizzare cose, ci sono lavori che esigono di stare tranquilli, però con l’anima, con il cuore e la testa camminare e cercare. Andare alla frontiera: le frontiere di tutti i tipi, compresa quella del pensiero. Voi intellettuali, andare alle frontiere, aprire cammini, cercare. Quindi non tranquilli, perché chi sta tranquillo e non si muove, si corrompe: come l’acqua, l’acqua stagnante si corrompe; mentre l’acqua del fiume che scorre non si corrompe. Camminare come ha camminato Dio, che si è fatto compagno di viaggio. Non si può dimenticare come nella Bibbia il Signore ha accompagnato il popolo, facendosi anche carico dei peccati, perdonando, accompagnando… Camminare. Camminare con questo desiderio di arrivare un giorno a contemplar e Lui, e non – come disgraziatamente è usuale - gente che viene ad assicurarsi la propria vita a un istituto o mettersi tranquillo, perché non gli manchi nulla… Camminare, camminare.

E la terza, accompagnare. Quindi non camminare soli, è anche noioso… Accompagnare il popolo: Dio camminò accompagnando. E’ così bello ricordare quando Gesù si finge ignaro, “finto tonto” con quelli che scappavano da Gerusalemme a Emmaus: si mise lì, li accompagnò, accompagnò tutto un processo….

Accompagnare i momenti di allegria, accompagnare la felicità delle coppie, delle famiglie; accompagnarli nei momenti duri, nei momenti della croce, nei momenti del peccato… Gesù non aveva paura dei peccatori: li cercava. Lo criticano: “Questo è troppo avanti; questo è imprudente…”. Accompagnare. Accompagnare la gente, accompagnare i tanti desideri che il Signore semina nel cuore e lasciare che crescano bene.

Mi è venuto di dirvi questo. Adorare, camminare e accompagnare. Se vi serve, avanti! Ve lo lascio tra le mani…

Siccome Maria è la Madre che vi cura, vi invito a recitare insieme l’Ave Maria.

Discorso del Santo Padre in occasione dell'Udienza ai partecipanti al Capitolo Generale dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria (Clarettiani) - 11/09/2015


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Nel mondo dell’efficienza, abbiamo perso il senso dell’adorazione, anche nella preghiera. Certo preghiamo, lodiamo il Signore, chiediamo, ringraziamo… Però l’adorazione è stare davanti all'Unico Dio, quello che è l’Unico che non ha prezzo, che non si negozia, che non si cambia… E tutto quello che è fuori di Lui è un’”imitazione di cartone”, un idolo.

- Papa Francesco -



Camminare è aprire frontiere, uscire, aprire porte e cercare strade. Camminare… Non stare seduti; non installarsi, nel cattivo senso della parola. E’ vero, c’è bisogno di organizzare cose, ci sono lavori che esigono di stare tranquilli, però con l’anima, con il cuore e la testa camminare e cercare.

- Papa Francesco -