Capire la religione

Il nuovo volume di Giovanni Chimirri viene incontro al bisogno , ormai diffuso nei nostri contesti talora secolarizzati, di capire cosa si intenda o si potrebbe intendere con il termine religione, qualora si desideri dare una risposta personale e non superficiale alle questioni che tale termine solleva. Questa questione si presenta, come si chiarisce ancor meglio nello svolgimento del testo, quale una problematica che coinvolge l’uomo nel suo complesso e che richiede una risposta non solo sentimentale e non solo teorica o intellettuale. Si tratta, dunque, di una questione che coinvolge l’uomo nella sua vita e nella sua esperienza concreta.
Giovanni Chimirri, autore già di molti contributi filosofici e culturali non trascurabili, conduce il lettore a riflettere su questioni ardue con uno stile chiaro e piano. L’autore, nell’introduzione, sottolinea che il volume si divide in cinque parti che, innanzitutto, trattano dell’esistenza umana, della possibilità di pensare Dio e del fenomeno religioso. A proposito del cristianesimo Chimirri pone subito l’accento, dopo aver presentato varie questioni attinenti al religioso ed alle religioni monoteistiche affini al cristianesimo, sulle verità più alte e imprendibili, sui misteri di fondo del cristianesimo: egli prospetta, ed è questa una conclusione essenziale del testo, la centralità del messaggio di salvezza cristiano come risposta effettiva alle ansie dell’uomo.
Vediamo in che senso e in che modo l’autore argomenta le sue riflessioni.
Sapendo che la religiosità è rapporto e che tale rapporto coinvolge l’uomo senza estinguersi in lui, l’autore discute sul rapporto tra religiosità e attualità. Evidentemente egli riflette sull’uomo come unità di anima e corpo, ma soprattutto come persona e come essere che costruisce relazioni consapevoli. A partire da quest’approccio e collegando filosofia teologia e storia, Chimirri costruisce percorsi talora complessi che ci portano progressivamente alla centralità del cristianesimo come risposta non illusoria alle questioni poste dall’uomo.
Attraverso l’analisi di tematiche intrecciate con l’antropologia e la storia delle religioni, come le problematiche che si riferiscono alla morte e all’immortalità, alla superstizione, al politeismo, Chimirri , che ben conosce la difficoltà di defini-re termini quali sacro e religioso (anche quello cristiano), analizza le critiche alla religiosità cristiana mosse sia dal panteismo e dal deismo, sia dall’umanesimo antropologico dei nostri tempi. Tuttavia, se queste critiche vanno prese sul serio, è anche vero che l’evento religioso rimane di fondamentale importanza dal punto di vista dell’uomo concreto: l’evento religioso, che si rivela profondamente nel messaggio cristiano, tocca l’uomo nel profondo ed esprime esigenze insopprimibili.
Qual è la caratteristica originale del pensiero cristiano? A questo problema complesso , una risposta possibile sarebbe questa: il cristianesimo non si chiude in sé, ma parla di un Dio che è l’immutabile mutevole: «Dio è l’eterno, eppure è entrato nel tempo e nel divenire della storia. Dio è colui che ha patito, che ha avuto la sapienza e l’amore di poterlo fare». Nota ancora Chimirri: «il cristianesimo è la religione dell’umanità di Dio» (pagg. 194-195). Tale definizione è valida perché rompe le definizioni e le classificazioni rigide e, quindi, porta non alla chiusura in sé o alla fuga dal concreto, bensì alla riflessione, non nichilista ma orientata alla speranza, sulla vita umana e sul senso delle cose.

Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2005, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)

Il volume di Giovanni Chimirri è un’introduzione ai problemi della religione. In particolare, ricostruisce alcuni degli argomenti razionali della teologia filosofica e si interroga sulla ragionevolezza dei contenuti delle religioni. L’indagine prende le mosse da un’analisi dei tratti peculiari dell’esistenza umana; poi delucida utilmente che il pensiero umano può dimostrare su Dio (la sua esistenza, alcuni suoi attributi, la sua conciliazione con l’esistenza del male), le forme dell’esperienza religiosa, le critiche alla religione e l’ateismo; infine mette a confronto le varie religioni con i tre monoteismi ed esamina alcuni dei dogmi centrali del cristianesimo. I problemi affrontati sono molti e in certi casi richiedono un necessario approfondimento. In ogni caso il lettore può trovare già nel volume alcuni validi argomenti per un’efficace apologetica.

Tratto da Il Timone n. 60 - anno 2007
(http://www.iltimone.org)