La via dell'imperfezione

Il testo rappresenta un interessante appello ad incedere nel cammino della vita per inoltrarsi fiduciosamente in quella dello Spirito; ad animarne il contenuto è il medesimo spirito che sollecita gli uomini e le donne di ogni tempo ad innalzare tutto il cuore e tutta la mente a Dio per unirsi a Lui. I lettori, coscienti che il culmine della vita in Cristo si realizzerà compiutamente nel secolo futuro, saranno sollecitati a riflettere sul problema di come instaurare un proficuo rapporto con Dio a partire dall'esistenza terrena. Se ci si chiede che cosa significhi in concreto partecipare dello Spirito, e come si possa cooperare con Questo per compiere la volontà del Padre, ci accorgiamo che l'invito assume la sua concretezza nella vita quotidiana, per tale ragione dobbiamo affidarci alle testimonianze di coloro che hanno sperimentato in precedenza la Sua presenza, per questo alludiamo all'esempio dei Padri della Chiesa indivisa.
Un invito suggestivo a inoltrarsi con fiducia nel cammino della vita, della vita secondo lo Spirito, l'unica degna dell'essere dell'uomo che è fatto a immagine e somiglianza di Dio. Secondo la rivelazione delle Scritture, accompagnati dai Padri, alla scoperta di Dio che abita i cuori. Definirei così la ricerca della nostra autrice. Sotto varie angolature, per sviluppi successivi, con stimoli differenti, nella prospettiva delle Scritture interpretate dai Padri, viene descritto il cammino dell'uomo nei vari aspetti che lo strutturano come dinamica di vita e di vita piena. Il cuore dell'uomo porta nostalgia di quella vita piena, a cui anela, ma di cui tende a perdere la sensazione di possibilità reale. La via dell'imperfezione allude proprio alla continua perdibilità e difficoltà di discernimento nel trovare la vita. Spesso il cuore si trova ingolfato o disperso o refrattario o perfino ribelle. Eppure, senza mai perdere completamente l'urgenza di quella nostalgia.
dalla prefazione di p. Elia Citterio