Citazione spirituale

La voce dei clienti

Tutti i commenti (da 4591 a 4605 di 33699)


Gianfranco Malucello il 29 giugno 2022 alle 20:02 ha scritto:

Un'opera di sicuro interesse che unisce il rigore esegetico alla riflessione spirituale fornendo al lettore motivo di profonde considerazioni per l'impegno etico e la vita interiore.
L'esame delle due lettere che San Paolo indirizza ai fedeli di Tessalonica permette di coglierne il filo conduttore nella dottrina escatologica: l'imminenza della fine del mondo, la venuta dell'Anticristo, il ritorno di Cristo nella gloria, il giudizio finale, l'avvento del regno di Dio sono i temi dominanti che percorrono i due scritti.
Il richiamo a questi punti basilari della fede cristiana non nasce però da un gusto catastrofista, nè mira a terrorizzare i destinatari delle lettere, ma serve ad esortare ad una vita santa e virtuosa, capace di sostenere le prove dolorose a cui i cristiani vanno incontro e aliena dai vizi e dai disordini morali del paganesimo, una vita che conduca all'incontro definitivo con Cristo e all'ingresso nella Patria eterna dei beati.

Lara Valmarana il 27 giugno 2022 alle 18:01 ha scritto:

Il volume vuole essere una riflessione sulle due lettere che San Paolo indirizza ai fedeli della città di Tessalonica.
Due lettere distinte, che presentano però molti tratti in comune. Soprattutto lo sviluppo dei temi escatologici: la fine del mondo, la manifestazione dell'anticristo, il ritorno glorioso e vittorioso di Cristo, il Giudizio finale, l'avvento del Regno di Dio. Sullo sfondo di questo scenario apocalittico le parole di San Paolo vogliono essere una esortazione a vivere il tempo dell'attesa nella speranza e nella fiducia, nella pazienza davanti alle prove che i credenti devono sostenere e nella dedizione ad una vita santa e virtuosa, perchè il giudizio finale non li trovi impreparati e possano rendersi degni dell'incontro definitivo e beatificante con Cristo.

Leggi tutti i commenti (3)

Giovanna Bellati il 29 giugno 2022 alle 11:22 ha scritto:

Il protagonista del romanzo è un funzionario statale austriaco di mezza età, che ha fatto carriera quasi per caso, senza particolari meriti personali. In un giorno dell'ottobre 1936 riceve una lettera nella quale riconosce la calligrafia di un'antica amante, unico vero tradimento nei confronti di una moglie adoratrice e ossessivamente gelosa. Anche Vera, l'amante, era stata da lui ignobilmente ingannata con il miraggio di un matrimonio (ovviamente impossibile essendo l'uomo già sposato) e poi abbandonata senza nessuna spiegazione. Nella lettera la donna gli chiede protezione per un giovane ebreo, la cui età corrisponde all'epoca della relazione: Leonida, il protagonista, si convince che il ragazzo sia figlio suo e di Vera, che è lei stessa di famiglia ebrea. Inizia allora una specie di processo interiore nel quale l'uomo ripercorre le vicende passate, fra auto-accusa e auto-difesa, cercando nel contempo un modo per affrontare il presente, con il timore di affrontare sia la moglie che l'amante, ma anche di perdere la propria posizione sociale. Nel finale il protagonista torna alla vita solita, ma con la sensazione che qualcosa di irreparabile sia accaduto. Il romanzo è notevole soprattutto per la sottigliezza dell'introspezione psicologica e per la portata simbolica del personaggio di Vera, che sintetizza in sé la tragedia delle persecuzioni naziste nei confronti degli ebrei, che l'autore stesso aveva subito

Monarch - Goccia di Stelle
Libro
Goccia di Stelle Edizioni Segno (maggio 2013, 232 p.)

Saraprassede prassede il 28 giugno 2022 alle 16:08 ha scritto:

Ottimo libro grazie


Prof. Stefano Coccia il 28 giugno 2022 alle 12:57 ha scritto:

Anche questo utilissimo sussidio mi è stato molto d'aiuto per la mia tesi. Sono contento di averlo comprato nel reparto "usati" di questo sito. Il movimento ecumenico è molto importante per la Chiesa tutta e non significa rinuncia a qualche aspetto della fede, ma riconoscimento del fatto che il patrimonio di fede contenuto nelle Scritture ed espresso nei simboli di fede della chiesa antica è comune a tutte le chiese. Esse devono però aiutarsi a vicenda "affinché in esse sia presente tutto il contenuto e tutte le esigenze dell'eredità tramandata dagli apostoli. Questo vicendevole aiuto nella ricerca della verità è una forma suprema della carità evangelica (Ut unum sint n.78).


Prof. Stefano Coccia il 28 giugno 2022 alle 12:40 ha scritto:

Libretto che ho consultato per la mia tesi di Licenza. Sono molto contento di averlo letto perché mi è stato di aiuto anche se ho fatto solo una citazione. L'introduzione di Anna Maria Carpi è molto interessante perché spiega gli argomenti trattati in queste due operette in tutti gli scritti di Mann. Per me, che conoscevo solo per sommi capi la vita e le opere di questo premio Nobel, mi ha aperto un mondo e mi ha invogliato a trovare e leggere altre opere di questo scrittore. Queste due operette sono state scritte nel 1925 da un Thomas Mann cinquantenne per un libro-inchiesta sul matrimonio, questo saggio tratta, in effetti, più di omosessualità che del matrimonio stesso. Quanto all'omosessualità, Mann lo pone come unico amore alternativo al matrimonio e racchiude, in questo saggio, tutti i peccati dell'esteta e dell'eccentrico. Il discorso di Mann è estremamente lineare: i giovani aspirano al bello, che è un tratto peculiarmente giovanile e femminile, ed è ciò che caratterizza anche l'omosessuale, con il suo "estetismo erotico" (p. 38) che può essere tollerato, ma che è estraneo all'«imperativo vitale» e moralmente riprovevole, intrinsecamente incapace com'è di rispettare valori quali la responsabilità e la fedeltà. Per Mann la natura dell'omosessualità è il libertinaggio, perché gli manca la fedeltà. Per Mann la fedeltà è "l'essenziale vantaggio morale dell'amore comandato dalla natura, dell'amore generante, possibile solo nel matrimonio" (p. 39).
L'amore che porta al matrimonio è un amore che getta delle basi. Ciò che vi è di più mirabile nel matrimonio è proprio che in esso un sogno e un'ebrezza come l'amore col fondarsi sulla fedeltà si trasforma in azione umana, in una sorprendente avventura procreativa. Si badi bene che non sono mie parole, ma quelle dell'autore.
Nella seconda operetta "Brindisi a Katia" l'autore, dopo aver rimproverato alla comunità svizzera il fatto che la donna non è libera di poter neanche firmare una ratifica notarile, senza l'intervento del marito, perché la famiglia è intesa ancora in modo patriarcale, fa un elogio alla moglie che lo ha sostenuto per tutta la vita e perfino le sue onorificenze sono inutili senza l'ausilio della moglie. Sono parole davvero molto toccanti che mostrano l'amore per questa donna.

Ozio, lentezza e nostalgia - Christoph Baker
Libro

Giovanna Bellati il 28 giugno 2022 alle 09:25 ha scritto:

L'autore tratta argomenti importanti con uno stile il più delle volte divertente e ironico, spesso volutamente provocatorio, a tratti più drammatico, specie verso la fine. Per quanto mi riguarda le sue affermazioni sono in gran parte condivisibili, soprattutto nella critica al culto del lavoro, del benessere materiale, del primato, della competizione e di tutti gli altri pseudo-valori che ne derivano e che ormai purtroppo dilagano. Una visione disincantata del "progresso", l'invito a vivere con più calma e lentezza mi trovano ugualmente d'accordo: se l'uomo imparasse a stare "più fermo", certo la Terra ne guadagnerebbe e avrebbe qualche probabilità di salvarsi. Perciò sono convinta che il discorso dell'autore nelle sue asserzioni di base sia giusto e sacrosanto. Mi ha suscitato qua e là qualche dubbio in certe descrizioni che mi sembrano un po' troppo improntate a un vago egocentrismo, come pure in alcune affermazioni isolate (ad esempio non trovo che nel Vangelo ci sia l'esaltazione dello sforzo fisico, come si legge a p. 18), e soprattutto nella citazione finale, dalla quale dissento completamente. Nell'insieme, dunque, ho apprezzato maggiormente i primi capitoli che quelli finali, ma sono convinta che tutta la prima parte almeno meriti di essere letta e meditata con attenzione.


Stefania il 27 giugno 2022 alle 19:43 ha scritto:

Un racconto delizioso, ironico e commovente

Leggi tutti i commenti (3)

Lodovica M. il 27 giugno 2022 alle 18:53 ha scritto:

Bibbia in ottima traduzione, praticissima anche per essere sottolineata e appuntata, con approfondimenti preziosi, resistente, ottima per i giovani. La copertina aggiunge un tocco di bellezza ulteriore.


Sarah Reali il 27 giugno 2022 alle 18:33 ha scritto:

Questo libro, molto scorrevole e piacevole da leggere, ha come tema l' "intelligenza" delle piante. Gli alberi hanno infatti delle capacità straordinarie che pochi conoscono. Questo libro è stato per me una sorpresa, ne consiglio la lettura a tutti, perché apre veramente un mondo inaspettato.

Il tappeto afghano - Gholam Najafi
Libro

Sarah Reali il 27 giugno 2022 alle 18:10 ha scritto:

Si tratta del secondo libro di Gholam Najafi, giovane afghano che all'età di 17 anni, a seguito di un lungo e pericoloso viaggio, giunge a Venezia dopo essere scappato dal suo paese in guerra. In questo volume, Gholam raccoglie alcune storie vere di donne afghane, in cui traspaiono la cultura e le tradizioni dell'Afghanistan, spesso con elementi di criticità.


Sarah Reali il 27 giugno 2022 alle 17:47 ha scritto:

Il ciclo dei romanzi di Harry Potter è meritatamente celeberrimo. In questo volume, il teologo Ciaccio analizza la saga dal punto di vista teologico. I libri di Harry Potter sono infatti densissimi di significati, alcuni palesi ed altri nascosti. Pur non essendoci riferimenti religiosi nei libri di Harry Potter, il comportamento del protagonista, nel corso dei sette anni di scuola di magia, ha molti punti in comune con l'etica evangelica: abnegazione e sacrificio per gli altri.

Il mio Afghanistan - Gholam Najafi
Libro

Sarah Reali il 27 giugno 2022 alle 17:28 ha scritto:

Questo testo narra la storia vera, autobiografica, di Gholam, ragazzo afghano che è scappato dal suo paese a causa della guerra. È la storia di un minore non accompagnato (Gholam infatti ha 17 anni quando giunge in Italia) che effettua un viaggio terribile, attraversando tanti paesi e tanti pericoli. La storia è a lieto fine: trova l'accoglienza di una famiglia veneziana ed ora dedica il suo tempo a lavorare e ad incontrare altre persone, per narrare la sua vicenda, al fine di sensibilizzare riguardo al problema dei profughi di guerra.

TerraFutura - Carlo Petrini
Libro
Carlo Petrini Giunti Editore (settembre 2020, 240 p.)

Sarah Reali il 27 giugno 2022 alle 17:10 ha scritto:

Questo libro nasce dal dialogo e dalla collaborazione tra papa Francesco e Carlo Petrini, il fondatore di "slow food", associazione per la diffusione di un'alimentazione consapevole, ecologica e sana. Il pontefice trova con Petrini un terreno comune per questo dialogo davvero fecondo e portatore di molto stimoli al miglioramento della propria vita in senso ecologico, nel pieno rispetto del creato. La lettura è molto scorrevole e piacevole.

Leggi tutti i commenti (2)

Sarah Reali il 27 giugno 2022 alle 16:58 ha scritto:

Questa enciclica di papa Francesco è, secondo il mio parere, una pietra miliare del pensiero del Magistero della Chiesa Cattolica, essendo storicamente la prima enciclica a tema ecologico. L'importanza del tema per il futuro dell'umanità lo rende un testo fondamentale per prendere consapevolezza del problema, da parte di tutti i cristiani e non solo. Questa lettera enciclica, a partire dal 2015 in poi, ha alimentato molti percorsi di formazione ai temi ecologici, sia in campo cattolico che ecumenico, nonché interreligioso.