Angeli

Messaggeri fra Dio e le creature (il termine viene dal greco angelos, messaggero), esecutori delle disposizioni della potenza divina, gli angeli sono figure celesti presenti in tutte le grandi religioni del medio oriente (mazdeismo, ebraismo, cristianesimo, islam). Nei sistemi politeisti del medio oriente antico, gli angeli erano dèi di rango inferiore incaricati di eseguire gli ordini di un dio superiore, o erano ambasciatori che lo rappresentavano. Nel monoteismo ebraico e poi cristiano, gli angeli vengono definiti puri spiriti composti di luce; possono assumere forma umana, quando appaiono agli uomini. L’iconografia tradizionale attribuisce loro delle ali per simboleggiare l'adorazione perpetua in cui stanno davanti a Dio (elemento di origine semitica; vedi i "serafim", nelle tradizioni babilonese e biblica). Nella scrittura le funzioni degli angeli sono molteplici: lodano Dio (tranne quelli che si sono ribellati a lui: gli angeli decaduti capeggiati da Lucifero); sono assegnati sia alle nazioni che agli individui (da cui la nozione di "angeli custodi" che, già presente nell'AT e nel NT, ha preso forma definitiva nel XII secolo); recano messaggi agli uomini (per esempio in occasione della nascita di Gesù o della sua risurrezione); aiutano o ispirano gli uomini; portano le anime in paradiso e assistono Dio nel giudizio finale, intervengono anche nel regolare funzionamento della natura (la teologia medievale conosceva gli angeli reggitori delle stelle, che guidavano il corso degli astri). La teologia ha elaborato un angelologia molto gerarchizzata distinguendo nove categorie di angeli: angeli, arcangeli, principati, potestà, virtù, dominazioni, troni, cherubini e serafini. Certi angeli superiori sono dotati di un nome proprio che fa riferimento a questo o quell’aspetto di Dio (El in ebraico): Gabriele, Michele e Raffaele sono i primi tre arcangeli; compaiono nelle Scritture canoniche.