LIBRO DI RUT
L'argomento di questo libro è un quadro di vita familiare al tempo dei Giudici: il betlemmita Elimèlech, spinto dalla carestia, emigra con la moglie Noemi e due figli nella terra di Moab, ove i due figli muoiono dopo aver sposato due moabite: Rut e Orfa. Dopo dieci anni, rimasta senza marito e senza figli, Noemi torna a
Betlemme, seguita da Rut. A Betlemme Rut va a spigolare nel campo di Booz, che la sposa, e da lei genera Obed, padre d'Iesse e nonno di David.
Il libro sembra sia stato ideato ai tempi di David, prima di Salomone, così come il libro dei Giudici, di cui può considerarsi come appendice. Secondo altri critici ed esegeti, il libro di Rut sarebbe posteriore, e andrebbe probabilmente datato ai tempi di Esdra. Questo libro è uno dei cinque Megillot, o piccoli libri, che venivano letti per intero nelle feste principali ebraiche: quello di Rut era letto a
Pentecoste.
LIBRO DI ESTER
Il libro di Ester, come quello di Giuditta, narra la liberazione del popolo eletto per l'intervento di Dio tramite una donna. I Giudei, stabiliti in Persia, erano minacciati di sterminio per un decreto fatto firmare al re da un suo potente ministro, Aman. Ester è sposa del re Assuero e suo zio Mardocheo la spinge a chiedergli grazia, avendo scoperto le macchinazioni del perfido Aman. Ester prega e agisce, e la situazione si capovolge: Aman è messo a morte, Mardocheo esaltato e i Giudei possono difendersi e salvarsi.
Questo racconto illustra un fatto rilevante: l'odio da cui erano circondati i Giudei nel mondo antico, a causa della singolarità della loro vita, generata dalla fedeltà alla Legge di Dio. La Provvidenza divina, che tiene nelle sue mani i destini dei singoli e dei popoli, li protegge, intervenendo a tempo giusto e liberandoli.