Gli sfondi nei quali il regista situa la storia sono quelli della vecchia Unione Sovietica, della Russia moderna e di Parigi. Andrei Filipov sollevato dal suo incarico, è costretto a fare l’uomo delle pulizie e il custode del teatro, mentre gli orchestrali per sopravvivere svolgono i lavori più diversi. La possibilità di una riabilitazione arriva dopo parecchi anni, quando, per caso, Andrei trova un fax indirizzato alla direzione del teatro, in cui l'orchestra è invitata a Parigi per tenere un concerto al Théâtre du Châtelet. Questa occasione cambierà il corso della loro vita: il direttore convoca i vecchi musicisti e decide di presentarsi a Parigi al posto della vera Orchestra del Bolshoi. Nella capitale francese incontrano numerose difficoltà ma, nel giorno stabilito, tutti si presentano sul famoso palcoscenico francese. Il successo sarà grande, assicurato dalla bravura di Andrei e dalla celebre violinista Anne-Marie Jacquet che si unisce all’orchestra, senza sapere che la sua vita è legata fortemente ad alcune persone del gruppo.
Il concerto ricucirà finalmente le lacerazioni passate mettendo in chiaro la vita dei protagonisti. Tutto è raccontato tra l'ironico e il grottesco, passando dalla commozione alla riabilitazione. I protagonisti erano stati costretti a mettere da parte gli strumenti musicali, e avevano abbandonato il mondo della musica svolgendo i lavori più svariati, ma Andrei Filipov ritrovandoli offre loro l’affrancamento musicale e la riabilitazione artistica. Finalmente è riuscito a ottenere il tanto desiderato riscatto: eseguire al Théatre du Chatelet di Parigi il concerto per violino e orchestra di Cajkovskij.
Il racconto è percorso da un’energia inesauribile che diverte, commuove e mette in luce momenti di storia vera, riconciliando passato e presente. Durante l’esecuzione del concerto, che accompagna le ultime scene del film, si crea una sintonia profonda tra immagini e musica, una sorta di metafora finale in cui il legame tra il singolo e il gruppo è molto forte. Sarà la musica a riconciliare gli animi attraverso una sincera competizione che esprime tutto l’affiatamento musicale e umano.