Cattolicesimo romano e forma politica

Pubblicato originariamente nel 1923 nell’ambito del rinnovamento cattolico del primo dopoguerra, il testo di S. è stato percepito ora come momento di una nuova riflessione teologica trionfalistica, ora come appello a un’alleanza fra cattolicesimo e conservatorismo borghese contro il comunismo, ora come trattato apologetico della maestà ecclesiastica, ora infine come critica della modernità liberale. Riproporlo e riscoprirlo oggi, in un contesto storico, politico e culturale assai mutato, significa riconoscerne l’intatta forza di suggestione e l’immutata validità come contributo alla comprensione e all’interpretazione di una delle questioni centrali del nostro tempo: quella del rapporto tra Chiesa e stato, tra religione e politica.

Tratto dalla rivista Il Regno 2010 n. 10
(http://www.ilregno.it)