Sogno a Herrenberg è un vivido affresco disegnato sullo sfondo della guerra dei contadini divampata in Germania nel 1525. Anche alcuni artisti si trovano a partecipare, seppur in modo diverso, al conflitto: se Albrecht Dürer si schiera dalla parte di Lutero e dei principi, tra le file degli insorti troviamo Mathias Grünewald, Tilman Riemenschneider e Jörg Ratgeb, protagonista di questo romanzo.
Il sogno di Ratgeb è artistico e politico ad un tempo. Per la sua Herrenberg, l’amata terra di Svevia, dipinge un polittico, una sorta di vangelo dei poveri, che diviene il manifesto della rivolta contro i principi. Ma il dramma precipita in questo grande romanzo sull’incolmabile abisso che divide la visione del mondo dell’artista dall’inesorabile incedere della storia.
Giuliana Morandini mette a fuoco con fedeltà storica e impressione plastica vicende e personaggi noti e meno noti che si muovono sul fosco scenario del Rinascimento tedesco.
Giuliana Morandini è nata a Udine e vive tra Venezia e Roma. Ha esordito con I cristalli di Vienna (1978). Si è occupata del rapporto tra letteratura e psicoanalisi e di scrittura femminile con E allora mi hanno rinchiusa (1977), La voce che è in lei (1980), Sospiri e palpiti (2001) [Premio Speciale della Giuria - Premio Rapallo 2002]. Tra le recenti prove narrative è Notte a Samarcanda (Marietti, 2006). I suoi romanzi di atmosfera mitteleuropea, editi per la prima volta per i tipi di Bompiani, sono stati ripubblicati nel corso degli ultimi anni da Marietti: Caffè Specchi (2003), Angelo a Berlino (2005), Giocando a dama con la luna (2009), Sogno a Herrenberg (2015).