Omelia: prassi stanca o feconda opportunità?

Frutto di un convegno, il contenuto del volume ne presenta i contributi articolati in due parti. Nella prima, sotto il titolo: L’omelia nell’attuale contesto sociale, si offrono gli interventi di quattro relatori: S. Lanza, «Essi alla predicazione di Giona si convertirono» (Lc 11,32); C. Biscontin, L’omelia: un atto di parola nel contesto dell’azione liturgica; R. Eugeni, L’omelia e l’imprinting della società mediatica; S. Borello, Analisi delle omelie tra criticità e prospettive. Nella seconda parte il lettore può confrontarsi con Modelli tra storia e contemporaneità. E questo emerge dagli interventi di L. Dattrino, L’omelia dei Padri Latini; G. Biallo, I Padri orientali; e P. Sartor, La predicazione omiletica del card. Carlo Maria Martini.
Nella congerie di pubblicazioni sul tema dell’omelia – il cui vertice (e spesso anche «fonte» per tanti altri interventi…) fu raggiunto con il Dizionario di omiletica – appare anche la presente. Se interessanti possono essere i testi della prima parte in quanto rilanciano attenzioni che mai devono essere disattese, meno convincente appare la selezione dei «modelli» della seconda parte. Non per le persone che vi collaborano, ma per l’orizzonte che ne emerge. Se la storia, infatti, racchiude una serie amplissima di modelli (il Dizionario di omiletica sopra citato ne presenta ben 100!), il presente-oggi richiede un’attenzione specifica che forse non può essere assorbita solo da un esempio. Ma il volumetto sarà sicuramente di stimolo per aprire gli occhi su numerosi altri orizzonti. È l’auspicio che formuliamo!

Tratto da "Letteratura liturgica" n. 5/2009 della "Rivista liturgica"
(http://www.rivistaliturgica.it)