Risonanza affettiva, appello etico, stile relazionale. Tratti di una fede vivibile e visibile

Fare teologia in «ascolto generoso del vissuto» di fronte alla sfida epocale di «ripensare teologicamente l’evento cristiano e l’identità credente» nel loro inverarsi in ciò che è propriamente umano; è quanto l’a., teologo gesuita, ha inteso fare nella sua dissertazione dottorale qui pubblicata. L’affinità elettiva tra evento cristiano e «umano comune» viene indagata mostrandone, da un lato, il radicamento biblico-fenomenologico (G.C. Pagazzi ed E. Salmann) e percorrendone, dall’altro, alcune delle traiettorie più originali nel contesto culturale odierno: il «tocco affettivo» della fede in P.A. Sequeri, l’appello etico e l’istanza profetica in A. Rizzi e la proposta del cristianesimo come «stile» vivibile e visibile in C. Theobald.

Tratto dalla Rivista Il Regno 2011 n. 2
(http://www.ilregno.it)