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Citazione spirituale

Jerusalem

di

Lagerlöf Selma

 (1 commento)

Copertina di 'Jerusalem'
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EAN 9788870910704

Esaurito
Descrizione

Alla fine dell'Ottocento, la quasi totalità del piccolo villaggio svedese di Nås si trasferisce a Gerusalemme per unirsi a una colonia fondata da una setta americana. Affascinata dalla "follia romantica dell'impresa", la Lagerlöf va a trovarli per cercare di capire. Ne nasce uno dei suoi capolavori, un romanzo epico in cui trovano spazio i suoi temi più cari: il contrasto fra l'attaccamento alla terra e la nostalgia di un ideale, fra realtà e utopia. Nelle vicende dei protagonisti s'incarna quella ricerca di riconciliazione con se stessi e con il proprio destino che è di ogni essere umano.

Continua
Tipo Libro Titolo Jerusalem Autore Editore Iperborea EAN 9788870910704 Pagine 416 Data dicembre 1997 Collana Narrativa
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il 27 marzo 2024 alle 10:24 ha scritto:

Libro riedito nel 2017 ,e ne valeva la pena, sempre ottima lettura da non perdere,per chi ama la bella scrittura e un’ utile riflessione nella dimensione dello spirito. Due parole sull’autrice forse ancora poco conosciuta tra noi. Svedese, scrittrice di romanzi e racconti ambientati nella Svezia del passato. Nacque nel 1858 a Mårbacka ,una fattoria a pochi chilometri da Sunne,cittadina nel centro della Svezia. Ottenne il premio Nobel per la letteratura ,la prima donna,nel 1909, visse sempre nella fattoria dove nacque,ed ivi morì nel 1940. Molto sensibile al mondo dei bambini,leggendo i suoi scritti ho notato una non minore sensibilità verso la dimensione religiosa,cristiana.In questo libro (ma altri meritano di essere letti ,per il loro fascino,di solito racconti brevi), libro piuttosto lungo,all’inizio troviamo la presentazione di personaggi ed ambiente contadino della Svezia ottocentesca; si viene introdotti nel misticismo ,pietismo,genuina religiosità ,che spinse (vera realtà!) alcuni a vivere nella terra di Gesù quasi suoi “discepoli “dopo duemila anni. La città santa (o della pace, ir salem shalon?),la piccola comunità,la Natura... mentre in quegli anni si stava affermando la cosiddetta Rivoluzione Industriale con tutti i mali (inquinamento, città dormitorio,affollamenti, promiscuità, sfruttamento del lavoro minorile e femminile ,che conosciamo dai libri scolastici di storia. Le utopie di alcune scelte in quei tempi,cornice di quest’opera, possono essere considerate “benevolmente” non “criticamente” pensando allo spirito che animava quelle persone. Oggi ,cadute le utopie(chi non ricorda le marcusiane scelte seconda metà secolo scorso?) il degrado ambientale preoccupa sempre più,in un mondo di 8 miliardi di persone.
*Le cose semplici,sempre utili.