Citazione spirituale

San Giuseppe

-

Nella spiritualità del beato don Giacomo Alberione

 
di

Carmine Bruno


Copertina di 'San Giuseppe'
Ingrandisci immagine

EAN 9788872633342

Disponibile in 24/48 ore lavorative
In promozione
Descrizione
Tipo Libro Titolo San Giuseppe - Nella spiritualità del beato don Giacomo Alberione Autore Editore VivereIn EAN 9788872633342 Pagine 180 Data settembre 2009 Peso 251 grammi Altezza 21 cm Larghezza 15 cm Profondità 0,9 cm Collana Protagonisti

Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.

I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).

il 9 settembre 2010 alle 10:02 ha scritto:

Come parlare del Santo silenzioso per eccellenza? Non mancano buoni testi di teologia, di spiritualità e di benemerita letteratura devozionale.
Il Santo ha molto da dire se interrogato sulle sue scelte di vita, sui valori in cui ha creduto e per i quali ha speso la sua esistenza.
Don Giacomo Alberione (C. Bruno, San Giuseppe nella spiritualità del beato don Giacomo Alberione, VivereIn 2009, pp. 180, € 10,00) ha adottato un metodo per parlare o, meglio, per donare la personalità di san Giuseppe ai suoi discepoli e alle sue discepole. Non è un metodo esplicitamente formulato nei suoi scritti, ma una guida metodica che da essi si ricava.
Giovanni Paolo II, nell’esortazione apostolica Redemptoris Custos (1989), ci invita a riprendere coscienza di una devozione che è sempre stata viva nella Chiesa: «Ispirandosi ai Vangeli, i Padri della Chiesa fin dai primi secoli hanno sottolineato che san Giuseppe, come ebbe amorevole cura di Maria e si dedicò con gioioso impegno all’educazione di Gesù Cristo, così custodisce e protegge il suo mistico corpo, la Chiesa, di cui la Vergine santa è figura e modello» (n. 1).
Allo stesso modo don Alberione interpreta l’ordine del Faraone che manda i suo fratelli da Giuseppe; e dirà sovente che è volere di Dio che Giuseppe sia mediatore tra noi e il Padre, tra noi e il Figlio, tra noi e Maria.
Don Alberione, per onorare questo Santo, scelse il nome Giuseppe quando il 5 ottobre 1921, insieme al beato don Timoteo Giaccardo e ai primi discepoli che lo avevano seguito, emise la professione religiosa; e ha inculcato nei suoi figli una particolare devozione a san Giuseppe, per cui tale devozione ha stretti legami con la spiritualità paolina.
Nella coroncina, che compose perché fosse recitata il primo mercoledì del mese, mette in risalto vari aspetti di questa devozione: l’aspetto cristologico (la forte intimità che san Giuseppe visse con Gesù), l’aspetto pedagogico (svolse con responsabilità il suo compito di educatore), l’aspetto sociale (è il santo della Provvidenza, patrono dei lavoratori), l’aspetto familiare (fu esemplare nelle virtù sociali e familiari, vero modello di ogni famiglia cristiana), l’aspetto ecclesiale (è invocato come protettore della Chiesa universale), l’aspetto apostolico (fu uno dei primi cooperatori che Gesù scelse per collaborare alla salvezza dell’umanità) e l’aspetto escatologico (è protettore dei moribondi).