Una periautologia paradossale. Analisi retorico-letteraria di Gal 1,13-2,21

Come dice già il nome della collana in cui questo testo è pubblicato, si tratta di una tesi di Dottorato in Teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, elaborata sotto la guida di S. Brodeur. L’A., nato nel 1980, aveva conseguito in precedenza la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico e attualmente insegna presso l’ISSR ad Aversa. Constatando che nei passaggi cruciali di alcune lettere l’apostolo Paolo fa leva sulla sua personale esperienza per aiutare le comunità a progredire nella fede senza cedere a facili scorciatoie, questa monografia dedicata al famoso passo autobiografico di Gal 1,13-2,21 cerca di comprendere se l’enfasi posta sull’«io» di Paolo abbia un intento elogiativo, per giungere quindi a chiarire la finalità per cui l’Apostolo si esprime in questi termini.

Due capitoli di carattere generale introducono alla lettera ai Galati, affrontando la posizione di Paolo fra epistolografia e retorica e chiarendo poi composizione, contesto e retorica della pericope al centro dell’attenzione. Quindi il terzo capitolo presenta un’attenta analisi esegetica del testo e il quarto sintetizza lo sbocco teologico a cui l’Apostolo mirava comunicando con i Galati. Il risultato di questa indagine consiste nel presentare il brano come un auto-elogio paradossale di Paolo: in questa argomentazione infatti l’Apostolo passa abilmente dalla propria personale esperienza a colui che ne è all’origine, mostrando ai suoi destinatari l’origine divina del Vangelo da lui annunciato, offrendo inoltre un esempio di fedeltà contro ogni manovra per travisarlo o allontanarlo dalla sua origine.

Il genere letterario della tesi dottorale comporta un linguaggio tecnico con l’uso abbondante di passi in greco (non traslitterati né tradotti), per cui la lettura è necessariamente riservata a esperti: resta tuttavia una trattazione esegetica esauriente e anche avvincente dal punto di vista letterario, nonché interessante per le conseguenze teologiche che mette in luce.

Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n. 1 del 2012
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)